Referendum caccia 500mila firme raccolte. È lotta alla burocrazia dei Comuni

Referendum caccia 500mila firme raccolte. È lotta alla burocrazia dei Comuni

Attualità

Referendum caccia 500mila firme superate. Ora sono i comuni a rallentare l’iter a causa dei ritardi sull’invio delle certificazioni necessarie per depositare la firma in Cassazione

Referendum caccia 500mila firme raggiunte: “Non sarebbe giusto che un lavoro nato dal basso venga lasciato cadere” afferma la senatrice Virginia La Mura che ha chiesto alla ministra Cartabia di prorogare la scadenza al 15 novembre. Soprattutto se a causa di un iter rallentato dai comuni.

Referendum caccia 500mila firme

La proposta per l’abolizione della caccia ha raggiunto la soglia delle 500mila firme che sono necessarie per richiederne l’indizione su iniziativa popolare. Il problema sono i Comuni che non sempre riescono ad inviare la certificazione entro 48 ore, tempo massimo per far accettare la firma dalla cassazione. Senza questo step, tuttavia, non si può con il deposito entro il 31 ottobre.

Prorogare la scadenza

Virginia La Mura – Sinistra Italiana – afferma che “alcuni Comuni hanno difficoltà a produrre certificati elettorali perché ci sono state le elezioni e anche perché ci sono diversi referendum in corso”. La Ministra ha inviato una richiesta di proroga di scadenza al 31 novembre. “Non sarebbe giusto che un lavoro nato dal basso venga lasciato cadere”

Firma il referendum

Firma qui il referendum sull’abolizione della caccia entro le ore 12.00 del 28 ottobre. Puoi aderire anche recandoti al comune o seguendo le istruzioni indicate sulla pagina Facebook del Comitato Sì aboliamo la caccia.

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