Pandemia Covid e la Terra respira. L’emergenza sanitaria ha bloccato la vita frenetica di tutta l’umanità consentendo la riduzione dell’emissione di gas a effetto serra nell’aria
La pandemia Covid ha permesso alla Terra di tornare a respirare, finalmente. Il mondo intero si è bloccato a causa dell‘emergenza covid-19. La maggior parte delle aziende si sono fermate e le imprese hanno smesso di produrre, le automobili di circolare e il consumo dei combustibili è diminuito notevolmente, l’unica cosa positiva di quest’emergenza è che tutto ciò ha permesso alla natura di rinascere, all’aria di ripulirsi con la diminuzione dell’emissione di gas a effetto serra, tutto nella speranza di arrestare la pandemia che da mesi sta colpendo tutto il pianeta. Ma quanto durerà? Cosa succederà quando riprenderemo in mano le nostre vite e torneremo alla normalità? Possiamo cogliere l’occasione per rinascere come persone migliori e iniziare da zero nel nostro rapporto con la Terra, magari impareremo a rispettarlo scegliendo un modello di sviluppo diverso.
Pandemia Covid e la Terra respira, ma quanto ci vorrà per risolvere la crisi climatica?
Il cambiamento climatico è un’altra emergenza che l’umanità sta già affrontando e dovrà affrontare nel futuro, e ci vorrà del tempo per far tornare tutto alla normalità. Il sito web progettato per migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici, sia in termini scientifici che di risposta politica Carbon Brief ha annunciato che per contenere l’aumento delle temperature medie a +1,5 gradi centigradi entro fine secolo, le emissioni di CO2 dovrebbero scendere in media di oltre il 6% ogni anno (2,2 miliardi di tonnellate) nei prossimi dieci anni, finché le emissioni nette non saranno azzerate. Carbon Brief, in base alle sue analisi, ipotizza che in questo anno, con la pandemia, il calo delle emissioni climalteranti sarà di 2 miliardi di tonnellate di CO2Il che equivale a una riduzione del 5,5% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2019.
La Terra respira e continuerà a farlo, tutto dipende da noi
Il direttore dell’International Energy Agency, Fatih Birol, parla dei fondi per la ripresa della crisi climatica, che dovrebbero essere destinati alle tecnologie pulite, che potrebbero fare la differenza per il nostro futuro e porterebbero alla trasformazione delle infrastrutture energetiche al fine di portare benefici nel corso del tempo. Non sarebbe dovuta essere una pandemia a insegnarci come poter sfruttare la tecnologia e evitare i trasporti grazie allo smart working e quindi di conseguenza ridurre il consumo di combustibili, risparmiare sulla carta precedentemente utilizzata per gli infiniti documenti che invece ora si sono digitalizzati, ma paradossalmente è proprio grazie al Covid che ce ne siamo resi conto. Tutti questi piccoli ma grandi gesti potrebbero rivelarsi fondamentali per salvare la nostra bellissima Terra.
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