Ovidio e i Fasti. Memorie dall’antico. Il 12 e 13 febbraio Casa dei Carraresi terrà un convegno a Treviso. L’iniziativa è stata voluta dalla Fondazione Cassamarca, in occasione dell’anniversario della morte di uno dei più grandi poeti e narratori latini
Casa dei Carraresi, il 12 e 13 febbraio, ospiterà un convegno di studi dedicato a “Ovidio e i Fasti. Memorie dall’antico”. Un’iniziativa voluta dalla Fondazione Cassamarca, che giunge dopo le celebrazioni per il bimillenario dalla morte di uno dei più grandi poeti e narratori latini. Lo scorso anno molte sono state le iniziative a lui dedicate, culminate in una grande mostra alle Scuderie del Quirinale. Nel quadro delle celebrazioni, i Fasti sono rimasti un po’ nell’ombra e per questo la Fondazione Cassamarca ha voluto celebrare a Treviso questo grande poeta affrontando proprio quest’opera, da sempre considerata uno dei suoi lavori più originali. Sono stati riuniti i maggiori esperti delle discipline coinvolte, ai quali è affidato il compito di realizzare la traduzione completa e l’analisi critica dell’opera, con successiva pubblicazione dei risultati.
I Fasti opera preziosissima
I Fasti sono da sempre considerati una miniera preziosissima per chi voglia scoprire la vita di Roma, anche in epoca arcaica, sotto diversi punti di osservazione: politico, religioso, sociale, artistico, ecc. Con la sua narrazione straordinaria, Ovidio ci conduce dalla viva voce di un protagonista, attraverso la conoscenza della storia della ritualità romana dalla prospettiva di un uomo dell’età augustea. E’ possibile, attraverso la lettura dei Fasti, ricostruire la storia dei riti e delle cerimonie romane legate alla religiosità ancestrale che affonda le proprie radici nell’età pre romana. Ovidio, attraverso questo lavoro, ci fornisce anche un panorama sulle conoscenze astronomiche del tempo, perché lega eventi terreni allo scorrere del tempo e racconta l’origine dei nomi degli astri. Molteplici sono dunque gli spunti di riflessione per un evento che è aperto al pubblico.
Interventi
Il Convegno si aprirà mercoledì pomeriggio, alle ore 15, con il saluto del presidente della Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo, che presiederà la prima sessione dei lavori con questi interventi:
Manlio Pastore Stocchi, La fortuna dei “Fasti nel Medioevo e nel Rinascimento. Introduzione ai lavori.
Diego Poli, Il termine ‘fasti’ nell’antichità
Francesco Bruni, Il termine ‘fasti’ in epoca post antica
Paolo Mastrandrea, La fortuna del testo nella tarda antichità
Francesca Ghedini e Giulia Salvo, Muse e misteri celesti.
La seconda sessione di lavori si aprirà giovedì 13 febbraio alle ore 10, presieduta da Alessandro Barchiesi.
Questi gli interventi in programma:
Gianluigi Baldo – Antonella Duso, Il genere letterario dei ‘Fasti’ e la tradizione poetica
Federica Toniolo – Chiara Ponchia, Dai calendari istoriati alle stelle: i ‘Fasti’ e due tradizioni iconografiche a confronto
Paola Lambrini, Ovidio ‘giurista’
Mattia Milani, Ovidio sotto accusa
Chiara Buzzacchi, “Il dio Terminus nei ’Fasti’ di Ovidio: prospettive dal diritto
Luigi Garofalo, Ovidio e la sacralità dei confini
Il convegno si concluderà alle 13.30 con la discussione.
Dichiarazione di Luigi Garofalo
“Sono molto lieto di questa iniziativa che si avvia – ha dichiarato il presidente della Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo – Essa occuperà studiosi di notevole livello per il tempo necessario alla realizzazione della traduzione e del commento critico di un’opera di importanza fondamentale. Per la prima volta i “Fasti” di Ovidio saranno indagati sotto tutti i profili: storico, filosofico, artistico, della scienza e anche del diritto. E’ solo in primo di una serie di eventi altamente interdisciplinari che la Fondazione ha in animo di realizzare” .
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