Ordinanza Sant’Egidio, testo completo del documento che vieta il campeggio, il bivacco e l’accampamento nell’ambito del territorio comunale,sottoscritto dal commissario Prefettizio Pigliacelli di Bojano
Ordinanza Sant’Egidio, testo completo del documento del commissario Pigliacelli. Giacchè il “sentito dire”, i “ma” e i “forse” non possono essere il riferimento per una sana riflessione su un’ordinanza che ha creato scompiglio nella città di Bojano, ma che ha un senso in una lettura in direzione ambientale e di rispetto del territorio, che è diventato leitmotiv dell’agenda politico sociale del capoluogo pentro.
Riportiamo per intero l’ordinanza incriminata, così da scalzare tutte le leggende metropolitane che già stanno viaggiando a ritmo serrato sui social. Nero su bianco, ciò che è stato deciso per le montagne che attirarono l’interesse dei Sabini, e che oggi sono il fiore all’occhiello del paesaggio.
Vietato campeggio libero
Nell’ordinanza, sottoscritta dal Commissario Pigliacelli si legge: “Rilevato che nel territorio comunale, segnatamente nelle zone montane delle località di Loc. di s.Egidio, Loc Pozzilli e aree limitrofe, numerose persone effettuano il campeggio libero con tende, caravan, autocaravan, veicoli di ogni genere, comunque denominati e trasformati in abitazione, altroché temporanea, nonché di qualsiasi altra attrezzatura o materiale idoneo a consentire il giaciglio di persone. Considerato che il Comune di Bojano, nell’ambito del territorio comunale, è privo di apposite aree e strutture igienico sanitarie da destinarsi a campeggio, bivacco e accampamento, considerato che tale tipo di attività può rappresentare un pericolo per la salute pubblica e per gli stessi occupanti dell’area, derivante dalle carenti condizioni igienico-sanitarie, dall’incontrollato abbandono di rifiuti sul territorio, nonché dall’assenza di allacciamenti all’acquedotto e alla fognatura”.
Ordinanza Sant’Egidio, degrado urbano e ambientale
“Atteso che – continua il documento sottoscritto dal Commissario Prefettizio – è compito del Sindaco, quale rappresentante della comunità locale prevenire e contrastare situazioni che riguardano l’aspetto igienico sanitario, la sicurezza e l’incolumità pubblica e il degrado urbano e ambientale. Ritenuto pertanto, per le ragioni di fatto e di diritto sopra indicate, necessario e urgente adottare un provvedimento che vieti nell’ambito del territorio comunale ogni forma di campeggio, di accampamento e bivacco di persone” e qui il documento cita: “Visti gli articoli 7, 7 bis e l’art. 50, comma 5 del D.Leg.vo n. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l’art. 2 del D.M. 5/8/2008; Visto il T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, R.D. n 773/1931, Visto il T.U. delle leggi sanitarie R.D. n. 1265/1934, Vista la legge n. 689/1981”.
Ordinanza Sant’Egidio, ecco cosa vieta
L’ordinanza “VIETA, su tutto il territorio comunale, il campeggio, accampamenti, attendamenti e bivacchi con tende, e ancora, sacchi a pelo, coperte e simili, attrezzature e costruzioni varie comunque denominati e trasformati in abitazione, ancorché temporanei, nonché di qualsiasi altra attrezzatura o materiale idoneo a consentire il ricovero o il giaciglio di persone, veicoli che occupano lo spazio esterno della loro sagoma e il posizionamento di oggetti; Sono fatte salve le occupazioni debitamente autorizzate e rilasciate, a titolo esemplificativo a circhi, esercenti l’attività dello spettacolo viaggiante o similari”.
Previste sanzioni per i trasgressori
Il mancato rispetto della ordinanza del Commissario Pigliacelli comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da € 25 a € 500 (ammesso il pagamento ridotto nell’importo di 300 euro). L’accertamento, la contestazione e la notificazione delle violazioni ai divieti stabiliti, le modalità di pagamento e di ricorso regolati dalla Legge del 24 novembre 1981, n. 689. In chiusura, il documento prescrive: “Qualora non fossero rispettate le norme previste dall’ordinanza, si provvederà all’immediato sgombero di qualsiasi attrezzatura, materiale o veicolo per il ripristino dello stato dei luoghi”. Sarà soprattutto la Polizia Locale a occuparsi di verificare il rispetto delle suddette prescrizioni.
L’ordinanza è stata trasmessa al Prefetto di Campobasso, Questore di Campobasso, Comando Polizia Locale, Comando Compagnia Carabinieri di Bojano, Comando Stazione Carabinieri Forestali Bojano, Comando Stazione Carabinieri Bojano e Responsabile del Settore Tecnico.
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