No green-pass Campobasso, si è tenuta la manifestazione in piazza Vittorio Emanuele alle 17.30 guidata dal giovane Pasquale Morrone che ha spiegato le ragioni per il quale si può essere favorevoli o contrari al vaccino
No green-pass Campobasso, giovane Pasquale Morrone, esponente del collettivo che ha curato l’evento spiega le ragioni della protesta dicendo che si può essere favorevoli al vaccino e contrari a questa misura, che rischia di ripercuotersi anche sul tessuto produttivo locale. Ci sono stati diversi lockdown, ci sono state le chiusure, poi sono arrivati i vaccini e il green-pass. Mentre diverse regioni continuano a cambiare colore per tornare poi allo spettro delle restrizioni
No green-pass Campobasso
No al green pass, continua il dibattito pubblico inerente al provvedimento in vigore dal prossimo 6 agosto continua a comporsi di nuovi capitoli. Uno in particolare riguardante il Molise, a Campobasso in Piazza Vittorio Emanuele che è stato teatro della manifestazione tenutasi l’altro ieri, che ha raccolto la voce di chi è contrario al provvedimento della cosiddetta “carta verde”
No-vax e favorevoli al vaccino
A spiegare le motivazioni dell’evento e a curare la manifestazione è stato il giovane Pasquale Morrone, esponente del collettivo di soli 23 anni. Ha iniziato dicendo che questo si tratta di un provvedimento che limita la libertà del cittadino, di una pratica scorretta attraverso cui il governo italiano cerca di indurre tutta la popolazione a vaccinarsi senza offrirne le dovute tutele giuridiche.
No green-pass Campobasso
Nel dibattito attuale continua il 23enne, dicendo che stiamo assistendo a una polarizzazione delle posizioni tra no-vax e favorevoli al vaccino, ma che è fondamentale precisare che si può essere in disaccordo con l’istituzione del green-pass senza essere necessariamente dei negazionisti o contrari alla vaccinazione.
Ripercussioni sull’economia locale
Diverse sono state le ripercussioni sull’economia locale, se pensiamo alle categorie della piccola e media impresa, ai ristoratori, ai gestori di palestre o di cinema. Continua Pasquale Morrone dicendo che sono già state vessate dalle restrizioni. A queste categorie è stato già chiesto di chiudere, prima, e poi di uniformarsi ai protocolli antiCovid, per poi richiudere di nuovo. Poi è stato certo loro che bisognava attendere il vaccino: ora il vaccino c’è, ma viene chiesto anche il green-pass. E, in tutto questo, alcune regioni sono nuovamente passate in zona gialla. Questo provvedimento rischia perciò di rappresentare il colpo di grazia finale per tante attività.
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