Nadia Toffa è morta. La conduttrice de Le Iene si è spenta a 40 anni, uccisa dal cancro

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Cancro. Una parola terribile con cui Nadia aveva imparato a convivere. Te ne sei andata in silenzio, lasciando un’aura profumata di lillà, l’immagine di un sorriso contagioso, di un’indole forte con il coraggio di denunciare. Il sorriso sempre sulle labbra, pure reduce da una chemio, da una radio, da giorni difficili di dolore e prostrazione. Wikipedia ha già aggiornato la data della morte, 13 agosto 2019. Il messaggio commosso su Instagram degli amici de Le Iene. Il diario su facebook. Il saluto di Mina Cappussi, direttore UMDI

(UMDI – UNMONDODITALIANI) – ROMA, 13 AGO – E’ morta Nadia Toffa. La storica conduttrice e inviata delle Iene ha perso la sua lunga, tenace, dignitosa battaglia contro il cancro. L’annuncio della dipartita è stato dato stamattina da parte dello staff della trasmissione tv sulle proprie pagine social. E Wikipedia ha già aggiornato la voce con la data terribile del 13 agosto 2019. Nata a Brescia il 10 giugno 1979, la Toffa ha raccontato con dovizia di particolari, giorno per giorno, la sua malattia sui social network, assurgendo a simbolo di forza e tenacia per molti malati. Il suo ultimo post su Instagram risale al primo luglio scorso, sorridente, assieme al suo cagnolino Totò, aveva lasciato questo messaggio: “Io e Totò unite contro l’afa! E dalle vostre parti come va? Vi bacio tutti tutti tutti”. Ma è stato il suo ultimo bacio pubblico. Laureata in lettere con percorso storico-artistico all’Università di Firenze, Nadia aveva frequentato il Liceo classico Arnaldo a Brescia.

TUTTO E’ COMINCIATO A DICEMBRE

“In seguito ad un malore lo scorso dicembre sono stata operata d’urgenza – raccontava la giovane presentatrice nello studio  di Silvia Toffanin a “Verissimo”, lo scorso ottobre – Poi ho fatto la chemioterapia e la radioterapia. Sembrava tutto finito, ma a marzo durante un controllo, è arrivata la brutta notizia. Il cancro era tornato, e mi hanno operato nuovamente”.

IL MESSAGGIO COMMOSSO DEI COLLEGHI DE LE IENE

“Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi”, scrivono i colleghi della trasmissione Mediaset Le Iene sulla pagina Facebook. “Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa – prosegue il post – la più tosta di tutti. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro. Non ci resta che sperare che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso potrebbe consolarci. Niente per noi sarà più come prima”.

TELEVISIONE, GRANDE AMORE

Nadia Toffa era apparsa la prima volta in televisione all’età di 23 anni su Telesanterno, un’emittente televisiva locale, quattro anni per Retebrescia e finalmente nel 2009 diventa un’inviata del programma televisivo Le Iene. Tra i suoi servizi più celebri vi sono quelli durati tre mesi su presunte truffe compiute da farmacie ai danni del servizio sanitario nazionale (dove finisce a processo insieme ad altri per presunta diffamazione), sulla proliferazione delle sale slot machine, sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania per mano della camorra, sul crescente tasso di tumori nel “triangolo della morte” tra Napoli e Caserta e sulla “terra dei veleni” a Crotone.

DUE LIBRi, PREMI, TALK SHOW

Il 2 aprile 2014 è uscito il suo libro “Quando il gioco si fa duro” sul fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Il 15 aprile 2015 ha vinto il primo premio nella sezione TV del Premio Internazionale Ischia di Giornalismo. Nell’autunno 2015 debutta alla conduzione con il talk show di Italia 1 Open Space, ideato dai produttori delle Iene, andato in onda in prima serata per quattro puntate. Inoltre dal 2016 affianca Pif e Geppi Cucciari alla conduzione di Le Iene, nella puntata infrasettimanale. Nell’autunno del 2016 torna alla conduzione del programma Le Iene, affiancando nella puntata infrasettimanale Matteo Viviani, Andrea Agresti, Paolo Calabresi e Giulio Golia. Nel 2018 il suo secondo e ultimo libro, “Fiorire d’inverno. La mia storia”, che racconta, per Mondadori, le vicende, la paura, il dolore, il coraggio, nella battaglia contro il cancro che l’ha uccisa

 

Dal 16 ottobre 2016 conduce la puntata domenicale, affiancando gli stessi colleghi alla conduzione. Il 21 novembre 2017 conduce un servizio su un presunto pericoloso esperimento nucleare tenuto nascosto nel laboratorio del Gran Sasso, servizio smentito e giudicato privo di fondamento dal mondo accademico. Il 20 febbraio 2018 il comune di Taranto le conferisce la cittadinanza onoraria. A giugno 2018 vince Premio Luchetta per un reportage, realizzato assieme a Marco Fubini, sulla prostituzione minorile nella periferia di Bari. Da settembre 2018 è alla conduzione de Le Iene con Nicola Savino.

IL MALORE, LA DIGNITA’, LA FORZA DI GRIDARLO

Il 2 dicembre 2017 ha avuto un malore durante un servizio a Trieste, e su allontana per qualche tempo dalla Tv. L’11 febbraio 2018 rivela, al ritorno alla conduzione del programma televisivo di Italia 1 Le Iene, che il malore era dovuto a un tumore. Il 13 ottobre 2018, ospite del programma televisivo Verissimo, annuncia di essere ancora affetta dal tumore, ricomparso nel marzo dello stesso anno.

IL SALUTO DEL DIRETTORE UMDI, MINA CAPPUSSI

Cara Nadia, te ne sei andata in silenzio, lasciando un’aura profumata di lillà, l’immagine di un sorriso contagioso, di un’indole forte con il coraggio di denunciare gli abusi, le ingiustizie, gli imbrogli della società. Ho conosciuto personalmente i tuoi colleghi, Giulio Golia, Remisceg: portano avanti un’azione di denuncia coraggiosa, che spesso ha la meglio sull’indolente burocrazia che ci circonda, su un sistema schizofrenico, su una giustizia ingiusta. Hai avuto troppa fiducia nella scienza, quella che ingabbia, tortura, umilia e annienta altri esseri in nome di un finto progresso, quella che si erge a detentrice assoluta del potere, quella che ha perso l’umiltà di riconoscersi piccola e inadatta a curare i mali del mondo, perché nessuna scienza può progredire se si fonda sul dolore di altri esseri. Ma tu hai creduto nella vita, cara Nadia, e la vita ha immortalato il tuo sorriso. Te ne sei andata come un fiore che appassisce al culmine della sua bellezza; proprio tu che avevi scritto “Fiorire d’inverno”, hai lasciato la vita nel tripudio dell’estate, bellissimo fiore troppo giovane per sfiorire…

Sabina Iadarola

Giornalista iscritta all’Ordine tra le più giovani d’Italia (scrivo dal 2000!) studentessa di Medicina all’Università del Molise, 24 anni, maturità classica, vicedirettore del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, ho dato il mio contributo all’Italia come volontaria di Servizio Civile, ho seguito corsi di recitazione e teatro con la Compagnia Stabile. Adoro i cani, ho tre gatti, mi piace la moda, il design, lo stile, sono appassionata di Arte e ho scritto novelle e racconti pubblicati in antologie e nel 2016 ho tenuto una relazione al Parlamento Italiano sulla Chimica delle Emozioni. Eccomi qui!

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