Encausto, la magia dell’antica pittura a fuoco per la prima volta in Molise

Cultura

La tecnica pittorica classica, andata poi perduta, alla cui riscoperta si erano dedicati invano lungo i secoli studiosi e artisti, compresi geni assoluti del calibro di Leonardo e del Mantegna.È la prima mostra in Molise, di opere ad encausto, un procedimento misterioso quasi magico, basato sulla cera d’api fissata a fuoco, riportato alla luce da Michele Paternuosto.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Encausto: mistero, fuoco, tradizione. Si chiama così un’antica tecnica pittorica che usa il fuoco e la cera d’api per realizzare opere uniche, dai colori brillantissimi come il rosso cinabro, il nero avorio, il minio, l’alizarina… Grazie all’Encausto, i Romani decorarono le Domus con spiccata maestria ottenendo bellissime pareti o parte di esse abbellite con effetti indimenticabili come a Pompei, a Ercolano…L’encausto arriva in Molise grazie a Michele Paternuosto, con la mostra che omonima, la prima in regione. Il maestro Michele Paternuosto è riuscito, al momento unico al mondo, nell’impresa di riscoprire e praticare con esiti eccellenti la pittura ad Encausto, la tecnica pittorica più completa e ricercata dell’antichità classica, andata poi perduta, alla cui riscoperta si erano dedicati invano lungo i secoli tanti studiosi e artisti, compresi geni assoluti del calibro di Leonardo e del Mantegna.

È la prima mostra in Molise, dicevamo, di opere ad encausto, un procedimento misterioso quasi magico, basato sulla cera d’api fissata a fuoco, che ha il vantaggio di non ingiallire, non screpolarsi né creare problemi di altro genere. L’inaugurazione giovedì 18 agosto 2016 alle 18, presso la Sala Consiliare del Comune di San Giovanni in Galdo, a cura dell’associazione Culturale “Amici del Morrutto”, presieduta da Stefano Trotta. L’artista, che opera a Roma, in Via del Cardello, a pochi passi dal Colosseo, esercita il restauro d’Arte e realizza opere con l’Encausto, la  Scagliola artistica e l’Affresco lucido, ha al suo attivo importanti mostre nella capitale, in Italia e all’estero. Suoi lavori sono presenti all’estero e in Italia, anzitutto a Roma, in musei, chiese, palazzi patrizi e case di noti personaggi della vita politica e artistica.

Sfatando il noto proverbio Nemo propheta in patria, Michele Paternuosto finalmente espone nella sua terra di origine. Sì, perché l’artista, nativo di Toro (1943) e originario di San Giovanni in Galdo, essendo sangiovannaro il nonno materno, prima di trasferirsi con la famiglia a Roma nel 1961 ha iniziato la prima formazione artistica a quindici anni a Campobasso sotto la guida di  due maestri molisani, Angelo Fratipietro e Nicola Rago. A introdurre il maestro Paternuosto, Giovanni Mascia e Franco Valente. Quest’ulimo tratterà specificamente della tecnica dell’Encausto. La mostra ENCAUSTO – La pittura a fuoco degli antichi di Michele Paternuosto resterà aperta presso la Sala Consiliare del Comune di San Giovanni in Galdo, fino al 31 agosto 2016.

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