Covid Time umanità ritrovata nelle piccole cose di ogni giorno, nelle azioni di comunità, come quelle portate avanti dai cittadini di Bojano lungo il fiume Biferno e il torrente Calderari, nella messa con l’altoparlante ogni sera alle 19, nella meraviglia per la natura che si sta riprendendo il suo territorio
Covid Time umanità ritrovata. Sembra uno slogan, ma è proprio quello che sta accadendo dopo quasi due mesi di quarantena, con le persone chiuse in casa, il distanziamento sociale ossessivo, strade e piazze deserte. E allora ci piace raccontare quello che succede nella regione additata ad esempio, il Molise, isola felice nel mare tempestoso della pandemia Covid. L’umanità l’hanno ritrovata, ad esempio, a Bojano, dove i residenti lungo il corso del fiume Calderari e fiume Biferno si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di portare il proprio contributo alla Bellezza. Siamo nel tratto del parco fluviale dopo il ponte su via San Bartolomeo. Silvestro D’Egidio abita qui, ha la fortuna di poter stare all’aria aperta restando nella distanza massima di 200 metri imposta con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.
Covid Time umanità ritrovata: il desiderio delle cose proibite
Il parco sul fiume Calderari è diventato un punto di riferimento per la città di Bojano, per tutti quei residenti nelle vicinanze che portano a spasso il cane, fanno jogging, raggiungono piccoli orti per le normali attività agricole, escono all’aria aperta per sgranchirsi le gambe con l’immobilismo forzato. Magari c’è chi esce per sfuggire ai rimbrotti della moglie, chi per non sentire più il marito petulante dopo una convivenza innaturale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 50, lunghissimi giorni, 1200 ore totali. E c’è anche chi cerca di vedere l’amante, nell’illegalità, ringalluzzito dal desiderio delle cose vietate. D’altronde, Oscar Wilde ci ha lasciato una riflessione simpatica in merito: “Le cose migliori della vita – scriveva il poeta irlandese – o sono illegali o immorali o fanno ingrassare.”
Il decespugliatore di comunità
Covid Time umanità ritrovata nel servizio alla collettività. E’ cominciata quasi per gioco l’azione di ripulitura delle sponde del fiume Calderari. Prima la raccolta delle erbacce, poi l’allontanamento dei rifiuti, infine il decespugliatore. Ha cominciato Silvestro, poi lo hanno seguito a ruota tutti i residenti. A giorni alterni, in orari diversi, tagliano, potano, puliscono, e le aiuole tornano ordinate, sicure per i bambini, accoglienti per una passeggiata. Una solidarietà che si è vista nei fatti: chi presta il decespugliatore mettendolo a disposizione dei volontari, chi offre il filo per il suo utilizzo, chi compra la miscela, chi i sacchetti per recuperare i rifiuti. Alla chiamata hanno risposto le associazioni di Bojano i cui rappresentanti abitano nei paraggi. Tra queste la Via Micaelica, la Falco, Centro Studi, Molise Noblesse. Così il parco sul fiume sta tornando a nuova vita. E così il giardino delle ex Scuole Elementari ripulito dalla Falco.
Covid Time: malardi hanno deposto le uova
I volontari si alternano nella ripulitura delle sponde, in attesa di poter procedere alla pulitura dell’alveo con autorizzazione comunale. Ma il Covid Time è caratterizzato anche da un altro fatto importante. Il riappropriarsi, da parte della natura, dei suoi spazi, del suo territorio. E così sul fiume sono tornati i malardi, coppie hanno deposto le uova, covate con amore, al riparo da occhi indiscreti. Il malardo è il germano reale o anatra selvatica. I maschi hanno la testa di un bel verde smeraldo lucido, mentre le femmine hanno il piumaggio marrone maculato. Ne parla Boccaccio, che guarda caso nel suo Decameron, ha narrato della epidemia di Peste nera del 1348. “Andando queste intorno al fiumicello … Per far levar malardo o altro uccello”.
Qualche notizia sul Biferno per Molise Noblesse
Il Biferno è l’unico fiume della regione Molise che scorre interamente in territorio regionale. Nasce alle falde del Matese a Bojano, dall’unione di diversi corsi d’acqua provenienti dal massiccio calcareo del Matese, il principale dei quali è il fiume Calderari, e altri affluenti, tra cui la Callora (torrente, con sorgenti in alta montagna) e il Calderari (sorgente in località Santa Maria dei Rivoli). Il Biferno si snoda per 93 km. Dopo aver attraversato il centro di Bojano, riceve le acque di numerosi affluenti, a sinistra il torrente Cervaro, vallone Coruntoli, vallone Grande, vallone Macchie; a destra il torrente Cigno, vallone Ingotte, rio di Oratino, vallone della Piana, torrente Rio, vallone Rio Vivo, torrente Rivolo. Dopo la piana di Bojano si incanala nella valle del Biferno. Il Biferno si getta in mare a Termoli, con una foce a cuspide deltizia. Molise Noblesse è il progetto di valorizzazione del Molise, del suo territorio, delle sue eccellenze.
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