Coronavirus mini lockdown Scozia, Berlino impone il coprifuoco: ristoranti e bar chiusi alle 23, la capitale tedesca corre ai ripari, divieto di incontro con più di cinque persone, valido sempre dalle 23 alle 6 del mattino.
Coronavirus mini lockdown Scozia Berlino impone il coprifuoco: ristoranti e bar chiusi alle 23, la capitale tedesca corre ai ripari, sono previste eccezioni solo per benzinai con bar, ai quali tuttavia sarà vietato vendere alcolici durante la notte. Tra le altre misure restrittive previste, il divieto di incontro con più di cinque persone, valido sempre dalle 23 alle 6 del mattino. E ancora: alle feste private in ambienti chiusi possono partecipare d’ora in poi solo 10 persone al massimo invece delle 25 persone previste precedentemente. Da venerdì due settimane di isolamento in Scozia. Il confinamento include rimanere a casa e la chiusa con ogni probabilità di saloni di bellezza e parrucchieri. Ha superato quota 210 mila il numero dei morti negli Stati Uniti per coronavirus. I casi di contagio registrati ufficialmente negli Usa sono stati finora oltre 7,45 milioni. Gli Stati Uniti restano il Paese al mondo più colpito in termini assoluti dalla pandemia, seguiti da India e Brasile.
Polonia, picco di positivi
Nuovi record negativi in Polonia dove sono stati registrati oltre 2.200 casi di coronavirus, mai così tanti in un giorno. In tutto, il Paese dell’Europa orientale ha avuto 104.316 positivi e 2.717 decessi. Il ministero della Salute ha fatto sapere che ci sono oltre 3.700 letti d’ospedale occupati. Per quanto riguarda la Russia, a Mosca sono più di 1.000 i pazienti affetti da coronavirus ricoverati nella capitale nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il centro di crisi anti-coronavirus della città, 1.049 pazienti con Covid sono stati portati negli ospedali nelle ultime 24 ore. Finora, 253 persone sono state collegate ai ventilatori negli ospedali di Mosca
New York, chiude vittima della pandemia Boathouse, storico locale a Central Park
La storica Boathouse, ristorante icona di New York soccombe alla pandemia e licenzia tutti i suoi 163 dipendenti, era aperta dal 1954. Tuttavia ora, a causa delle restrizioni per il Covid-19 e l’attuale capienza consentita all’interno era difficile gestire i costi del ristorante. Il locale faceva affidamento su migliaia di turisti che ogni giorno in tempi normali prendevano d’assalto il parco newyorkese, tenterà la riapertura nella prossima primavera
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