Condanna a morte

Condanna a morte per chi esce dall’Islam. Il Marocco, primo Paese musulmano ad abolirla

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La via degli Eruditi supera uno dei nodi cruciali dell’Islam. Re Mohammed VI ha deciso di muovere guerra all’estremismo. Possibilità di conversione ad altre religioni

Pena di morte abolita per chi vuole uscire dall’Islam. È una politica illuminata, quella di Mohammed VI, re del Marocco. Il primo stato musulmano a scegliere la via dell’apertura, del pluralismo, della libertà. Il Consiglio superiore degli Ulema, massima autorità religiosa del paese, apre alla possibilità di conversione ad altre religioni. Ne dà notizia il sito Morocco world News. Secondo le regole in vigore in tutti i paesi musulmani, l’apostata è condannato a morte. È vietato anche fare proseliti tra i fedeli di Maometto, se si è di altre confessioni. Ma la fatwa degli Ulema marocchini intitolata “La via degli Eruditi” supera uno dei nodi cruciali dell’Islam, in linea con un paese che rispetta da sempre il pluralismo religioso e che, per volere del Re Mohammed VI ha deciso di muovere guerra all’estremismo.

Esigenza politica

Le conversioni religiose sono punite in maniera brutale negli stati islamici: in Arabia Saudita è stata comminata una condanna a morte nel 2015 per un caso di apostasia, mentre addirittura in Afghanistan i familiari del convertito possono eseguire di persona la condanna a morte per vendicare l’onore della famiglia stessa. “Nel 2012 – spiega il sito Morocco world news, l’alto comitato religioso aveva pubblicato un libro dove spiegava la sua articolata posizione ed era arrivato alla conclusione che un musulmano che cambia religione doveva essere punito con la morte, in base a una tradizione e a una giurisprudenza diffuse”. Ora la posizione viene rivista alla luce di una analisi degli insegnamenti di Sufyan a Thawri, in sostanza, è vero che in passato l’abbandono dell’Islam è stato punito con la morte ma questo risale ai tempi delle guerre di religione, quando l’apostasia era l’equivalente di un alto tradimento di natura politica. Oggi questa esigenza, secondo gli Ulema del Marocco, sarebbe venuta meno.

Di Antonio Rocco

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Manuela Canzona

23 anni, laureanda in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università degli Studi del Molise, diploma in Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, ho abbracciato il progetto Molise Noblesse Movimento per la Grande Bellezza. Sono una persona empatica e paziente. Mi piace viaggiare ed amo la natura.