Belgio esclude green pass per accedere ai ristoranti o ai mezzi di trasporto. Il premier di Bruxelles, il liberale Alexander De Croo ammonisce: “Non abbiamo bisogno di tali misure. La soluzione non può mai essere quella di organizzare la nostra vita con i lasciapassare”
Belgio esclude green pass perché secondo De Croo, non ci sarebbero le condizioni per imporre un obbligo cosi stringente, l’unico utilizzo obbligatorio del certificato Covid potrebbe riguardare “i grandi eventi”, ma solo temporaneamente, al massimo “fino a settembre”. Per il leader belga, non è solo una questione di tasso di vaccinazione: “La soluzione non può mai essere quella di organizzare la nostra vita con i lasciapassare”, ha aggiunto. De Croo ha comunque ammesso che delle eccezioni potrebbero riguardare i grandi centri, come Bruxelles e Anversa, dove però a decidere spetta alle autorità locali.
Belgio esclude green pass e limitazione libertà
In un’intervista, il premier, ha ricordato i momenti più difficili della gestione della pandemia. “Quello che abbiamo dovuto fare è andato contro tutto ciò in cui credo – ha detto il leader liberale – Sono dell’avviso che se dai alle persone la libertà, le cose vanno meglio, che ci si può fidare di loro. Non avrei mai pensato, di decidere quante persone puoi ospitare a casa. Il momento più difficile è stato a Natale, quando non potevamo vederci con la famiglia. Ho dubitato, mi sono chiesto se fosse giusto. Ma è stata la decisione giusta”, ha concluso.
Proteste in tutta l’Europa
Intanto, in diversi Paesi europei, le proteste continuano: i cittadini sono scesi nelle piazze per manifestare contro il green pass: tra questi, la Francia, l’Italia, la Germania e l’Olanda.
Proteste in Francia
In Francia 150 città continuano a protestare contro le nuove norme che renderanno obbligatorio dal 9 agosto il certificato Covid per accedere a una serie di servizi e luoghi pubblici: in tutto il Paese vi sono stati cortei con migliaia di partecipanti. A Parigi vi sono stati scontri a place de la Republique, dove è arrivato il principale corteo, partito dalla stazione metro di Villiers. Un camion dei gendarmi è stato attaccato e la polizia ha lanciato lacrimogeni sulla folla. Alla stazione di Montparnasse, in testa ai manifestanti marcia Florian Philippot, leader del partito di estrema destra “I patrioti” ed ex vice presidente dell’allora Front National di Marine Le Pen.
Proteste in Italia
A Milano, Torino, Roma, Napoli e in altre città italiane, diverse migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro l’obbligo del Green Pass che entrerà in vigore dal 6 agosto. Migliaia di bandiere italiane, slogan, cori e pochissime mascherine per i manifestanti contro quella che definiscono “la dittatura sanitaria che ha creato un’emergenza mediatica virale”.
Proteste in Germania
In Germania nonostante i divieti imposti dalle autorità, le proteste hanno avuto luogo. I media locali hanno parlato di migliaia di persone che sono scese in piazza a Berlino per contestare le misure anti Covid: infatti, alcune attività richiedono all’individuo la prova dell’avvenuta vaccinazione o della negatività al virus o, ancora, della guarigione dal Covid. Durante le proteste vi sono stati scontri con la polizia, che ha cercato di impedire alle persone di manifestare, e quasi 600 di loro sono state arrestate dagli agenti.
Proteste in Olanda
La massiccia sperimentazione del green pass per i grandi eventi all’aperto non sembra avere funzionato in Olanda: oltre 1.600 partecipanti a 7 eventi. I cittadini hanno fatto sentire la loro voce esprimendo il loro dissenso contro le misure anti coronavirus, marciando nelle strade di Amsterdam.
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