Al gelo con la figlioletta di 2 anni. Soccorsa dai poliziotti che di tasca propria pagano l'hotel. Accade a Cosenza

Al gelo con la figlioletta di 2 anni. Soccorsa dai poliziotti che di tasca propria pagano l’hotel. Accade a Cosenza

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La giovane era scesa in piena notte dal pullman e nessuno poteva ospitare lei e la piccola. Il gesto di generosità degli agenti in servizio

La scorsa notte a Cosenza, agenti della Polizia di Stato hanno soccorso una donna dell’est europeo e la figlioletta di due anni, arrivate di notte in autobus da Roma, senza soldi in tasca e costrette a trascorrere la notte al gelo. Di fronte all’indisponibilità di posti letto da parte delle strutture che si occupano di accoglienza, i poliziotti hanno deciso di pagare di tasca propria una stanza di albergo alle due sfortunate. “Un gesto di particolare generosità – dichiara Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – che può sembrare trascurabile, ma non lo è per chi ha spesso difficoltà a fare quadrare i conti della propria famiglia, e comunque non esita a far fronte in prima persona alle inefficienze della pubblica amministrazione di fronte ad una situazione di bisogno. Purtroppo nessuno, oltre al quotidiano che ha riportato l’episodio, parlerà di questi poliziotti di Cosenza, così diversi dall’immagine tanto in voga del poliziotto violento e spietato. Ma a loro va il plauso e la sincera gratitudine di tutti i colleghi”.

“Insultati, maltrattati, offesi, accusati – prosegue Maccari – dei più odiosi abusi e delle peggiori nefandezze: sono i poliziotti visti da una certa stampa e da una certa politica. I poliziotti, quelli veri, quelli che il cittadino incontra per strada, intendono il proprio lavoro come una missione nei confronti della collettività, mossi da spirito di servizio, senso del sacrificio, straordinaria sensibilità”.

I poliziotti – conclude il segretario del sindacato di Polizia – sono protagonisti quotidiani di un’infinità di gesti di solidarietà, di attenzione, di aiuto verso i più deboli, anche laddove le strutture preposte sono latitanti. Sono storie di cui nessuno parla, perché dei poliziotti si parla solo quando qualcosa va storto, e allora sono tutti pronti a creare il mostro con cui indignare l’opinione pubblica.” 

di Antonio Cappussi

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.