Abbattuta statua Cristoforo Colombo a Baltimora. L’ultimo monumento in ordine di tempo ad essere colpito dall’ondata di manifestazioni antirazziste. Il vandalismo non è giustizia
Abbattuta la statua di Cristoforo Colombo a Baltimora. A rendere nota la notizia è stato il Baltimore Sun, pubblicando un video dell’accaduto. La testimonianza mostra un gruppo di manifestanti che, dopo aver legato la statua con delle funi, abbattono il ricordo dell’esploratore italiano. La statua, o ciò che ne resta, è stata poi trasportata nel porto vicino della Little Italy di Baltimora. L’accaduto crea sconcerto nella comunità italo-americana, ma è solo l’ultimo monumento in ordine di tempo, interessato dall’ondata di manifestazioni antirazziste, che hanno preso piede dopo la morte di George Floyd.
Abbattuta statua Cristoforo Colombo
Stavolta ad essere colpita è stata la statua dell’esploratore italiano Cristoforo Colombo a Baltimora. Ma è solo l’ultima. Sono state abbattute le statue del navigatore anche a Houston e a Minneapolis, teatro, quest’ultima, dell’omicidio che ha poi causato le azioni del movimento antirazzista Black Lives Matter. Ripercorriamo i fatti. Lo scorso 25 maggio 2020 nella città di Minneapolis, in Minnesota, George Floyd, afroamericano, è morto dopo aver perso conoscenza a causa di un agente di polizia che l’ha immobilizzato mantenendo per molti minuti il ginocchio sul suo collo. In seguito alla terribile vicenda, la polizia è stata accusata di abuso di potere e di comportamenti razzisti. Black Lives Matter ha dato il via ad una serie di manifestazioni antirazziste chiedendo giustizia per George Floyd.
Simboli storici colpiti
Tra i simboli storici presi d’assalto, figurano le statue. È stata chiesta la rimozione di molte statue, simboli dalla duplice valenza. Tante vengono interpretate, secondo un revisionismo attuale come un abuso a danno dei popoli indigeni, che dopo aver subito l’invasione del proprio territorio, sono stati costretti ad adeguarsi agli usi e ai costumi degli invasori; altre raffigurano personaggi che avrebbero favorito la tratta degli schiavi. La storia non si può cambiare, è impossibile, ma possiamo scrivere il nostro futuro. È vero, i più grandi personaggi hanno più volti, ma sono anche simboli storici di fondamentale importanza per lo sviluppo mondiale. La rimozione quando approvata e svolta secondo le regole è lecita, ma il vandalismo è un’altra cosa.
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