Tanti auguri Terence Hill! L’attore compie 80 anni

Cultura

Una vita di successi, film e fiction tv memorabili. I famosi spaghetti-western con il fedele compagno, e co-protagonista, Bud Spencer, fino al successo di Don Matteo. Terence Hill, l’americano degli occhi azzurri, sex symbol degli anni ’70, compie 80anni.

(UMDI UNMONDODITALIANI) Registrato all’anagrafe come Mario Girotti, ma per il mondo Terence Hill, l’amatissimo attore è nato il 29 marzo1939, a Venezia, da padre chimico (originario di Amelia) e da madre tedesca. Terence Hill, l’uomo dagli occhi di ghiaccio e dal fisico, che sembra non invecchiare mai, spegne 80 candeline. Tantissimi i suoi personaggi: da quando iniziò a recitare in una serie di fortunati spaghetti western alla fine degli anni ’60, fino al rinnovato successo nei panni di Don Matteo, non ha mai smesso di essere una figura centrale nell’immaginario collettivo italiano, un’icona della cultura popolare. Non solo in Italia, ma nel resto d’Europa, specialmente in Germania, dove i film realizzati in coppia con Bud Spencer sono celeberrimi. Per mantenersi gli studi (liceo e poi Lettere all’Università di Roma), e poter correre in moto, accettò di recitare nonostante una iniziale timidezza, causata dalla sua timidezza. Dino Risi lo aveva notato, ad appena 12 anni durante una gara di nuoto, e lo aveva fatto debuttare in Vacanze con gangster.

UNA VITA DI SUCCESSI

Terence Hill oggi deve la sua notorietà al filone comico del western-spaghetti e poi alle fiction televisive, ma  ingioventùebbe maestri come Pabst, Pontecorvo, Steno, Matarazzo, Bragaglia, fino a firmare, negli anni ’60, un redditizio contratto in Germania, mettendo a frutto il suo perfetto tedesco. Luchino Visconti non lo volle per la parte del Tenente Cavriaghi nel Gattopardo (1962). Cinque anni dopo, con lo pseudonimo di Terence Hill, ebbe la parte nel mondo del western-spaghetti con Dio perdona, io no di Giuseppe Colizzi, perché il protagonista si ruppe una gamba. Sullo stesso set recitava anche Bud Spencer. Nel 1970 un altro colpo di fortuna: E.B. Clucher cercava un protagonista per Lo chiamavano Trinità e l’interprete designato, Franco Nero, rifiuta perchè impegnato sul set di Camelot. Il regista scelse il giovane Terence per la sua somiglianza con Franco Nero. Fu un trionfo immediato, il varo di una coppia inossidabile con Bud Spencer (18 film tra il 1967 e il 2004), e la chiamata a Hollywood, dove reciterà con Gene Hackman e Valerie Perrine. Ultimi successi, gomito a gomito con Bud Spencer dopo quasi vent’anni, sono stati Nati con la camicia e Non c’è due senza quattro, seguiti dal debole Miami Supercops. Nel 1991, Hill dirige sé stesso in Lucky Luke, adattamento dei fumetti del belga Morris. Il film fa da pilota a una serie TV di buon successo. Tornato in Italia, inizia la stagione trionfale in tv con il ruolo di  Don Matteo, ma anche del forestale di Un Passo dal Cielo. Don Matteo gli cambia la vita fino a farlo trasferire  definitivamente dagli Stati Uniti, insieme alla moglie, a Gubbio e poi a Spoleto, luoghi in cui si gira la serie. Nel 2018, Hill assumedi nuovo un ruolo da regista, nel film Il mio nome è Thomas: una storia on the road fra Italia e Spagna, che richiama le atmosfere western, genere per il quale è diventato un volto iconico grazie a titoli come I quattro dell’Ave Maria, Il mio nome e’ Nessuno e Lo chiamavano Trinità.

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