Riaprite la Biblioteca Albino per la tutela del patrimonio librario. Mettere in sicurezza l’edificio o dargli una nuova sede è l’obiettivo, intanto sembra che la biblioteca stia per diventare statale
Riaprite la Biblioteca Albino a Campobasso, è l’appello del capogruppo del Pd del Molise, Micaela Fanelli che afferma: “Che cosa ne è della Biblioteca Albino? Questa la domanda posta ieri a Paola Passarelli, al vertice della Direzione Generale delle Biblioteche a Roma, presso il Mibact. Un incontro che fa seguito all’interessamento sulla questione che, da tempo, stiamo portando avanti insieme ad altre forze politiche e alla nota che, lo scorso 12 novembre 2020, ho inoltrato al ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, per chiedere l’assegnazione della struttura del capoluogo alla Direzione generale biblioteche”.
Riaprite la Biblioteca Albino, per la tutela del patrimonio librario
“Proprio dall’incontro – continua la Fanelli – è emersa una buona notizia relativa a un prossimo decreto ministeriale, con il quale l’Albino sarà inserita all’interno del quadro delle biblioteche statali come sezione della Biblioteca Nazionale di Roma. Il tutto in attesa che un Dpr possa successivamente riconoscere un’autonomia maggiore, per la quale ci batteremo. Ma ora occorre partire! Serve un’immediata tutela del patrimonio librario presente nella struttura del capoluogo che va messo subito in sicurezza”.
Intervenire sulla struttura o dargli una nuova sede?
“Accanto all’ottenimento di tale decreto ministeriale – spiega il capogruppo del Pd – di estrema importanza per lo sblocco immediato, si dovrà poi procedere a all’iter per la messa in sicurezza dell’edificio dove era situata e degli impianti: indispensabile per la riapertura. Bisognerà comprendere anche se si potrà intervenire sulla struttura o, se per la stessa, sarà necessario individuare una nuova sede”.
Riaprite la Biblioteca Albino, casa della cultura
“Intanto – conclude Micaela Fanelli – l’augurio è che Governo, Regione, Provincia e Comune operino in sincronia per rilanciare un polo culturale dal valore inestimabile per la città di Campobasso e per il Molise intero, ma possano lavorare, anche insieme all’Archivio di Stato, per coinvolgere tutti i soggetti che agiscono per la tutela dei beni librari e documentari a impegnarsi per la nascita Polo culturale integrato del territorio. Un polo che possa riunirli tutti. Una vera e propria ‘casa della cultura’ a servizio della cittadinanza regionale (che raggrupperebbe le 18 biblioteche comunali attive), così come già avvenuto a Potenza. Una speranza e un augurio affinché si possa andare in questa direzione e raggiungere presto un traguardo capace di farci passare dalla retrocessione per impraticabilità di campo, alla testa della classifica!”.
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