Palazzo Giustiniani: Mina Cappussi nella sede storica della Loggia Massonica Grande Oriente d’Italia (GOI)

Cultura

Magnifica la galleria affrescata di Sala Zuccari, in via della Dogana Vecchia, a Roma. Alla Presidenza del Senato la Genealogia d’Emigrazione, con Asmef e Salvo Iavarone, il vice residente del Senato Gasparri, l’ambasciatore Giulio Terzi Sant’Agata, già ministro della Farnesina, Alfonso Pecoraro Scanio già ministro nei governi Amato e Prodi, il presidente di Key Bank, parlamentari, docenti universitari, registi, chef internazionali. Il corso di Genealogia ripreso da Radio Capital e Donna Moderna, la collaborazione di UMDI e del Centro Studi con Asmef, le lezioni speciali, che si terranno a Napoli, luogo simbolo dell’Emigrazione Meridionale, perché è proprio dal porto della città  partenopea che sono partiti milioni di emigrati. Mercoledì 14 giugno alle 15. Per partecipare occorre accreditarsi. Per gli uomini obbligatorio indossare giacca e cravatta. Palazzo Giustiniani nel 1678, accoglieva la collezione del marchese Vincenzo Giustiniani, ben 1600 pezzi di scultura antica e quadri di Caravaggio, Raffaello, Giorgione e Tiziano, oltre ad una statua denominata Minerva (o  Athena) Giustiniani, particolarmente “venerata” da Johann Wolfgang von Goethe

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Palazzo Giustiniani, sede storica della Loggia Massonica Grande Oriente d’Italia (GOI), che ne possedeva 7 piani e 405 stanze già nel 1911, sotto la guida del gran maestro Ettore Ferrari, ospiterà Mina Cappussi, direttore UMDI Un Mondo d’Italiani, quotidiano internazionale, giornalista molisana di Bojano, artista e studiosa di fenomeni migratori. Oggi sede della Presidenza del Senato della Repubblica, lo splendido palazzo progettato dal Borromini e dai Fontana collegato a Palazzo Madama da un passaggio segreto realizzato nel 1938, accoglierà, mercoledì 14 Giugno 2017 la XII Edizione delle “Giornate dell’Emigrazione”, con il Vice Presidente del Senato Sen. Maurizio Gasparri, l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro della Farnesina, Alfonso Pecoraro Scanio già ministro nei governi Amato e Prodi, presidente della Fondazione UNIVERDE, il presidente Key Bank, Angelo Marciano, i parlamentari: On. Fabio Porta, On. Laura Garavini, On. Alessio Tacconi, On. Fucsia Fitzgerald Nissoli, On. Erminia Mazzoni, con il Prof. Vincenzo Pepe, la prof. Vittoria Ferrandino, il Dr. Cono D’Elia e il Dr. Michele Albanese. Un evento di alto spessore, patrocinato dal Senato della Repubblica, Ministero degli Affari Esteri, Camera dei Deputati, Anno della Cultura Italiana 2013, Regione Campania, Regione Calabria e Regione Basilicata, organizzato da Asmef Associazione  Mezzogiorno Futuro e dall’eclettico presidente, Salvo Iavarone, da molti anni impegnato nell’opera meritoria di diffusione delle tematiche migratorie italiane. Mina Cappussi, docente Università Roma Tre e direttore di uno dei pochissimi quotidiani al mondo dedicato agli Italiani ovunque, è membro del Collegio Scientifico dell’importante sodalizio che ogni anno partecipa al Columbus Day in New York. La studiosa molisana parlerà della Genealogia d’Emigrazione e del corso che si farà a Napoli, grazie a Maria Addeo e al Comitato Direttivo Asmef, dopo il successo della prima edizione a Bojano, ripresa da Radio Capital e Donna Moderna, e che ha richiamato l’attenzione di tantissimi italiani all’estero, desiderosi di ritrovare le proprie radici.

LA RICERCA

“Questo interesse per la ricerca genealogica – spiega la prof.ssa Mina Cappussi – nasce nell’ambito di una ricerca che ho condotto  per l’Università del Molise e la Sapienza, presso l’Archivio Centrale Di Stato, a Roma, su 876 schedati al Casellario Politico Centrale, per il compianto prof. Sandro Setta. Doveva essere una ricerca di numeri e dati, ed è diventata una passione bruciante. Man mano che accedevo ai faldoni polverosi,  documenti che non erano stati aperti da almeno 40 anni, venivano fuori volti, nomi, storie, e soprattutto queste storie finivano, quasi sempre, in qualche luogo del mondo lontano dall’Italia. Scoprivo l’immenso, tormentato, incredibile, meraviglioso mondo dell’Emigrazione italiana nel Mondo. Da quella ricerca è nato Un Mondo D’italiani, giornale quotidiano che collega gli italiani ovunque, raccontando storie di emigrazione e coniugando l’attualità in termini di rafforzamento di quelli che sono i legami con gli oriundi. La genealogia era dunque il tassello successivo. L’incontro fortuito con il dr. Carriero ha reso possibile il concretizzarsi di quell’idea accarezzata da anni. La collaborazione con Asmef darà vita ad un corso speciale, che si terrà a Napoli, luogo simbolo dell’Emigrazione Meridionale,  perché è proprio dal porto della città partenopea che sono partiti milioni di emigrati”

L’emigrazione di ieri e di oggi sarà l’argomento sul quale si incentrerà l’evento che avrà sede nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato, in Piazza della Minerva, 38 a Roma, mercoledì 14 Giugno 2017, alle ore 15:00, promosso da ASMEF e Giornate dell’Emigrazione, e patrocinato da:  Senato della Repubblica, Ministero degli affari esteri, Camera dei Deputati, Anno della Cultura Italiana 2013, Regione Campania, Regione Calabria e Regione Basilicata. All’evento sdarà obbligatorio, per gli uomini, presentarsi in giacca e cravatta. Inoltre, sarà aperto a chiunque desidererà parteciparvi, presentando i nominativi presso la Segreteria Organizzativa, dove saranno accettati gli accrediti fino ad esaurimento posti. Alle ore 15:00 si inizierà la registrazioni dei partecipanti, per poi passare, alle 15:15, ai saluti di Salvo  IAVARONE, il presidente Asmef, il senatore, Luigi Compagna e Giovanni Maria De Vita, del ministero per gli Affari Esteri. L’evento vero e proprio inizierà alle 15:30, con la Tavola Rotonda, intitolata “Raccontiamo il talento e il merito Made in Italy”. Sarà presentata, da Massimo Lucidi, la IV edizione del Premio  Eccellenza Italiana, che si svolgerà a Whashington D.C. Interverranno l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro della Farnesina, e il prof. Luca Piretta del Comitato Premio. Tra i premiati dell’edizione 2014-2016, Luciano Ponzi, Stefano Cervati, Alessandra Necci, Danilo Gigante, Luca Baggiolini. Saranno presenti anche i candidati per il 2017: Dane Marciano di Affidaty, Anthony D’Angelo e Gianluca De Novi di Smartshare, Gianluca Fabrissin e Carlo Schettino di Wine Drops, Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano e Leopoldo Rizzi, sindaco di Vigo di Fassa.

Alle 16:20 seconda tavola rotonda, intitolata “Turismo di ritorno: risorsa o utopia?”, introdotta da Susanna Loriga, psicologa e criminologa, coordinatrice Grandangolare. Ascolteremo gli interventi dell’On. Fabio Porta, On. Laura Garavini, On. Alessio tacconi, On. Fucsia Fitzgerald Nissoli, Prof. Vincenzo Pepe, Dr. Cono D’Elia e il Dr. Michele Albanese. Il convegno proseguirà alle 17:10, con la presentazione della III edizione di Capitan Cooking, con Nadia Pedicino. Interverranno Alfonso Pecoraro Scanio già  ministro nei governi Amato e Prodi, presidente della Fondazione UNIVERDE, lo Chef e presidente delle giuria, Gian Marco Carli, lo chef Pietro Parisi e il presidente della Federazione Cuochi del Lazio, Alessandro Cerciello. A seguire, alle 17:40, il format “L’emigrazione di ieri e di oggi. Il ruolo del sistema paese” al quale parteciperanno la direttrice dell’Asmef, Valeria Vaiano, il docente Unisannio, Vittoria Ferrandino e l’On. Erminia Mazzoni, vicesindaco di Benevento. Alle 17:50 ci sarà la presentazione della sezione “Genealogia d’Emigrazione. Il corso a Napoli”, condotta dal presidente del quotidiano Un Mondo di Italiani, Mina Cappussi, affiancata da Maria Addeo, segretario generale dell’Asmef.

Alle 18:00, la presentazione Mostra (Di)Stanze, con Max Cavallari, e subito dopo, alle 18:10, verrà presentato il film “Donna di rispetto”, introdotto dal Sen. Maurizio Gasparri, Vice Presidente del Senato. Interverranno il regista Enzo Acri, il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, e il presidente Key Bank, Angelo Marciano. Il convegno si chiuderà con la proiezione del film “Migranti 1950”, del regista Enzo Acri. La pellicola racconta le emozioni e le paure dei migranti del Meridione d’Italia e ha l’obiettivo di mettere in luce un pezzo di storia del Paese e allo stesso tempo valorizzare le eccellenze campane nel mondo.

L’occasione è ideale per visitare il palazzo che, nel 1678, accoglieva la collezione del marchese Vincenzo Giustiniani, ben 1600 pezzi di scultura antica e quadri di Caravaggio, Raffaello, Giorgione e Tiziano, oltre ad una statua denominata Minerva (o Athena) Giustiniani, particolarmente “venerata” da Johann Wolfgang von Goethe nei suoi “Ricordi di viaggio in Italia” nel 1787.

PALAZZO GIUSTINIANI

Palazzo Giustiniani ha una storia complessa e affascinante, popolata di nobili famiglie e massoni.Alla morte di Pietro Vento, proprietario dell’edificio, il Palazzo venne ceduto alla famiglia Giustiniani, i quali, scappati dall’isola di Chio a causa dalle oppressioni turche, ci si installarono a partire dal 1588. Questa ricca e potente famiglia genovese si stabilì, quindi, in Via della Dogana Vecchia e apportò svariate modifiche; il tutto in un costante amore per l’arte, figurato anche dalla magnifica collezione di pitture e sculture antiche della famiglia.

Nel 1826, anno in cui morì l’ultimo membro Giustiniani, iniziò l’inesorabile scomparsa della famiglia e con essa il declino del Palazzo, che iniziava a perdere eleganza e sfarzo. A partire dagli inizi del ‘900 l’immobile venne affittato dalla Cassa di Risparmio di Roma e dal Grande Oriente di Italia (Goi), la più numerosa organizzazione massonica italiana. Nel 1901 il Palazzo Giustiniani diventa la seda principale della loggia Goi, che ne acquista 7 piani e 405 stanze nel 1911, sotto la guida del gran maestro Ettore Ferrari, per un costo di 55.000 Lire.

LA BATTAGLIA DI GIUSTIZIA

Con l’avvento del fascismo però il Palazzo, tramite un decreto legge ad hoc, venne confiscato e tolto dalla dirigenza della Massoneria, concedendolo al Senato. Dopo il 2 giugno 1946 fu sede del Capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola e nella Biblioteca, il 27 dicembre 1947, vi fu la firma della Costituzione della Repubblica Italiana. Caduto il regime gli esponenti del Goi cercarono di riottenere la loro collocazione; ne cavarono, solo nel 1961, una concessione: avrebbero potuto usufruire di 48 vani del palazzo per un periodo non inferiore a vent’anni, al costo di un milione di Lire all’anno.

PALAZZO GIUSTINIANI OGGI: DOVE SI TROVA

Oggi nel Palazzo hanno sede la sala Zuccari, una magnifica galleria affrescata, gli uffici dei senatori eletti a vita e di quelli di diritto, l’appartamento di rappresentanza del Presidente del Senato e l’Archivio storico.

Per poter visitare il Palazzo è necessario ritirare il biglietto nella portineria di Via della Dogana vecchia n. 29,dalle 8:30 in poi; le visite si effettuano dalle 10:00 alle 18:00 e durano all’incirca 30 minuti.

SALA ZUCCARI

Il nome ufficiale è “grande Galleria di palazzo Giustiniani”, ma è nota attualmente come sala Zuccari dal nome dell’artista Federico Zuccari che ne ha affrescato la volta, ed è l’unico ambiente ad essere rimasto pressoché inalterato durante le numerose ristrutturazioni di palazzo Giustiniani. È interamente affrescata: nella volta sono raffigurati cinque episodi delle storie di Salomone (l’unzione di Salomone, la costruzione del Tempio di Gerusalemme, il giudizio di Salomone, i figli costretti a trafiggere il cadavere del padre e, l’incontro di Salomone con la regina di Saba) e le quattro virtù (Religione, Industria, Vigilanza, Eloquenza) attribuite al re d’Israele. Negli angoli della volta sono  raffigurati piccoli paesaggi, racchiusi in cornici circolari. Le decorazioni sono ordinate entro una superficie decorata a grottesche e l’insieme è inoltre arricchito da alcuni arazzi seicenteschi. I dipinti mostrano una impressionante somiglianza con quelli del castello di Riccia in provincia di Campobasso.

Appuntamento, dunque, a Palazzo Giustiniani – Presidenza del Senato della Repubblica, Sala Zuccari – Palazzo Giustiniani, via Della Dogana Vecchia, 29, Roma, Mercoledì 14 giugno 2017 ore 15.00 per le Giornate dell’Emigrazione, XII edizione, per non dimenticare una pagina importante della storia d’Italia e progettare lo sviluppo contando su una risorsa unica di cui l’Italia dispone nel mondo: 40 milioni di oriundi!

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