Bojano esce dall’Unione dei Comuni voluta dall’ex sindaco Colalillo.

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Mancata attuazione gestione associata e risparmio o scelta approssimata per tentare di evitare il pagamento dei debiti contratti? Ricatti, passaggi, cambi di casacca, le alleanze per le prossime elezioni. In consiglio anche l’apertura delle nuove scuole elementari e la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Unione dei comuni vade retro! Bojano intende proseguire da sola la “passeggiata” amministrativa della lista Bojano Futura, stravolta rispetto a quella risultata vincente alle elezioni del giugno 2016. Una amministrazione contraddistintasi per il numero dei segretari, ben 6 Domenico Nucci, Antonello Carlone (rimasto in carica 70 giorni, poco più di Papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani) Giovanni Barone, Silvia Perrella, Cosimo Francesca, Ciro Ramunni) degli assessori dimissionari e degli assessori esterni non eletti, oggi  convoca l’ultimo consiglio del 2017 per sancire l’uscita dall’Unione dei Comuni delle Sorgenti del Matese, voluta da Roberto Colalillo per aggirare l’ostacolo della preesistente unione, che cercava di espropriare il capoluogo pentro dal ruolo di primo piano che aveva sempre avuto. L’Unione dei Comuni delle “Sorgenti del Biferno”, costituita con le adesioni dei Comuni di Bojano, San Massimo, Campochiaro, Spinete, Colle D’Anchise, Gurardiaregia e San Polo Matese in attuazione dell’ art. 32 del Testo Unico degli Enti Locali, D.Lgs. n. 267/2000, ha finalità preminenti di gestione associata di una pluralità di servizi nell’ottica del miglioramento qualitativo degli stessi con contestuale minimizzazione dei costi. E allora? Perché Bojano ne fuoriesce? Cosa c’è sotto? A sentire qualcuno della maggioranza (ma la conferma arriva anche dalla minoranza) si tratterebbe dell’ennesima operazione risparmio, un po’ come le domeniche dell’austerity, una trovata per affrontare le conseguenze della crisi petrolifera del 1973, con la riduzione forzata dei consumi energetici, le insegne spente, le biciclette, il divieto di circolazione delel automobili su tutte le strade pubbliche, urbane ed extra­urbane, dalle ore 0 e sino alle ore 24 di tutti i giorni festivi (domeniche o infrasettimanali); aumento costo benzina, distributori chiusi, anticipazione dell’orario di chiusura di negozi e uffici pubblici e persino dei programmi televisivi.

 

BICICLETTE TRA LE AUTO E UNIONE OUT

A Bojano di andare in bicicletta non se ne parla proprio, nonostante la pista ciclabile “rosso pci” che serve ormai solo da parcheggio, obbligando i pochi amanti delle due ruote a fare la gimkana tra le auto in sosta. E allora? Oltre a ridurre tutti i costi e a non pagare i creditori, ogni settore è buono per fare economia.

“Fin dalla sua costituzione – le parole di un amministratore – l’Unione dei Comuni non ha attuato la gestione associata dei servizi che era l’obiettivo preminente che ne aveva giustificato la costituzione. Lo scorso luglio abbiamo aderito a Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) e affidato la gestione associata del catasto e dell’edilizia scolastica. Mantenere l’adesione all’Unione non ha più senso in questa ottica e ha un costo che il comune non può sopportare”. Sarà così? Lo capiremo in sede di assise, convocata dal presidente, Remo Perrella, per le 15.00 del 29 dicembre in prima convocazione, e alle 18.00 del 30 dicembre in seconda convocazione. Pochissimi gli argomenti all’ordine del giorno. La richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale per i danni del maltempo dell’11 e 15 dicembre  scorso (ma andrebbe aggiunto anche il 27 dicembre che ha visto l’esondazione del torrente Rio, allagamenti e danni a causa delle fortissime raffiche di vento), il recesso del comune di Bojano dall’Unione dei Comuni delle Sorgenti del Biferno, le comunicazioni del sindaco circa l’imminente (almeno, così sembra) apertura del nuovo plesso scolastico, la Scuola Elementare di via Barcellona, il prossimo 8 gennaio, alla ripresa delle attività didattiche dopo la pausa natalizia. Risolto il problema dell’allaccio elettrico, insomma, i bambini di Bojano potrebbero lasciare per sempre le casette di legno che costeggiano la ferrovia nel quartiere di Terre Longhe, dopo il passaggio a livello di via Cavadini-via Stroffellini. Attendiamo, ovviamente, il puntuale intervento di Massimo Romano, che sulla questione dell’Unione dei Comuni non potrà non potrà che chiedere chiarimenti di natura finanziaria, stante la polemica e il contenzioso di qualche tempo fa circa i debiti che graverebbero sul comune.

 

CAMBI DI CASACCA, PASSAGGI ALLEANZE IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI

Ma l’assise civica sarà anche un momento prezioso per capire come evolverà la scacchiera delle alleanze in previsione delle prossime elezioni regionali e nazionali. Qualche “fotografia” c’era arrivata già in tempi “non sospetti” con il colpo di mano di Carlo Perrella, che aveva salvato l’amministrazione dell’antagonista, Marco di Biase, promettendo il proprio voto favorevole al bilancio e pretendendo l’ingresso in giunta di una candidata che non era stata eletta dal popolo, ma che serve da apripista per tamponare le defaillance e mantenere l’elettorato in vista della svolta epocale madre-figlio che si sta preparando con cura maniacale, ormai da diversi anni, in quel di Monteverde.

 

LISTA N.3, BOJANO FUTURA

Ci piace ricordare la composizione delal lista che si era presentata alle elezioni con Marco Di Biase candidato sindaco.

In lista: Virgilio Spina, Angelo Arena, Antonio Doganieri, Nicola Malatesta, Remo Perrella, Silvio Massimo Perrella, Antonio Iannetta, Lucia Amatuzio, Pina Malatesta, Nicola Malatesta, Carmen Zuccarino, Aurelio Romano, Roberta Scinocca. Di questi hanno dato le dimissioni Roberta Scinocca, prima degli eletti, la più votata, dalla carica di assessore, e i consiglieri della maggioranza Carmen Zuccarino e Silvio Perrella, mentre di fatto è entrato nella maggioranza Carlo Perrella con pedina al seguito, la quale dovrà rimpiazzarlo al momento della candidatura alle regionali.

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