Miracolo in Formula 1: al primo giro del GP del Bahrain l'auto del francese Grosjean si è schiantata contro un guard rail a bordo pista e si è spezzata in due, prendendo fuoco. Il pilota è miracolosamente riuscito indenne, con appena qualche scottatura. La gara, interrotta per oltre un'ora, è stata poi vinta da Hamilton su Mercedes

Miracolo in Formula 1, paura e lieto fine

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Miracolo in Formula 1: al primo giro del GP del Bahrain l’auto del francese Grosjean si è schiantata contro un guard rail a bordo pista e si è spezzata in due, prendendo fuoco. Il pilota è miracolosamente riuscito indenne, con appena qualche scottatura. La gara, interrotta per oltre un’ora, è stata poi vinta da Hamilton su Mercedes

Miracolo in Formula 1, e per una volta non si parla delle gesta sportive di Hamilton o di qualche suo collega. Quello che è andato in scena domenica è stato il più brutto incidente degli ultimi anni in Formula 1, con una dinamica spaventosa. La buona notizia è che c’è stato un lieto fine. Il protagonista del clamoroso sinistro è stato il francese Romain Grosjean, su Haas.

Miracolo in Formula 1 con la Haas spezzata in due: come è andata

Nei primissimi metri del terz’ultimo GP dell’anno la classica bagarre allo start ha generato diversi contati, tra cui quello di Danil Kyvat su Alpha Tauri con lo stesso Grosjean. Il pilota della Haas ha perso così il controllo della sua monoposto, che si è schiantata contro le barriere di protezione a 180 km/h. L’impatto ha causato la rottura della macchina in due parti, e l’auto ha immediatamente preso fuoco. Rogo e impatto sono stati di dimensioni spaventose e hanno fatto temere il peggio.

Miracolo in Formula 1, Grosjean dall’inferno alla terra in 26 secondi

La gara è stata subito stoppata e tutte le attenzioni si sono concentrate sul recupero del pilota francese. La prontezza degli addetti alla sicurezza a bordo pista e dei medici è stata decisiva. Incuranti del pericolo, si sono gettati tra le fiamme cercando di estrarre il pilota 34enne da quell’inferno. 26 i terribili secondi che sono passati tra lo schianto e l’immagine di Grosjean che salta fuori dalle fiamme e “ritorna” sulla terra. Merito va dato anche ai dispositivi di sicurezza di cui sono dotate le attuali Formula 1, in particolare l’Halo.

Il salvavita

Questa barra ricurva protegge la testa dei piloti, pur limitando la visibilità. Introdotto nel 2017 tra le polemiche, questo sistema di protezione ha impedito che la testa del pilota finisse direttamente contro il guard rail. Il pilota è stato immediatamente accompagnato in ospedale. Il bollettino medico parla di cure per le bruciature alle mani. Un’inezia, in confronto a quanto poteva accadere.

Miracolo in Formula 1, piloti sotto choc, un’ora di stop prima della ripartenza

I colleghi di Grosjean, oltre che i tifosi, sono rimasti comprensibilmente sotto choc. Le immagini terribili non lasciavano presagire nulla di buono. Solo nel momento in cui il francese è apparso vivo, sulle sue gambe, tutti hanno tirato un grande sospiro di sollievo. La direzione gara ha interrotto la corsa per permettere di ripristinare le barriere di protezione sul luogo dell’incidente. I piloti hanno quindi atteso lungo la pit lane la ripresa della gara. La tensione nell’aria era però palpabile. C’è voluto tempo perché i piloti tornassero con la mente alla competizione.

Altro incidente al via, poi la gara scorre come da copione

Curiosamente, alla ripresa della corsa si è verificato un nuovo incidente. Il protagonista è stato questa volta Lance Stroll su Racing Point. L’auto rosa del pilota si è infatti ribaltata dopo un contatto avvenuto sempre con Kyvat. Anche qui nessuna conseguenza, con il pilota uscito illeso dalla sua monoposto. Dal punto di vista agonistico la gara ha regalato poche emozioni, soprattutto in testa. Hamilton ha svolto la classica gara magistrale, regolando al restart un minaccioso Verstappen, giunto alla fine secondo. Errore di strategia per la Red Bull, che forse poteva aspirare a togliere lo scettro ad Hamilton, almeno per una gara. Terzo il compagno di Max, Albon.

Giornata no per le Ferrari

Domenica da dimenticare per il Cavallino Rampante. Vettel e Leclerc, scattati rispettivamente dalla undicesima e dalla dodicesima casella, si sono arresi ad un auto con evidenti limiti nella velocità. La pista di Sakhir esalta le monoposto con un gran motore, componente che manca alle Rosse in questa stagione. I due alfieri della Ferrari si sono così accontentati di un decimo e di un tredicesimo posto, con Leclerc entrato quantomeno in zona punti. Anche il team principal, Binotto, ha parlato di battuta d’arresto. Il teatro del prossimo GP non lascia molte speranze. Si correrà, infatti, ancora in Bahrain, seppur con un circuito leggermente modificato. Tempi duri per la Rossa e i suoi tifosi. I passi in avanti delle scorse settimane sembrano svaniti. L’agonia sta per finire, mancano solo due gare al termine della stagione.

Francesco Simone

Francesco, 28 anni, laureato alla magistrale di Lettere. Appassionato di scrittura fin da bambino, seguo con passione lo sport e la politica, dedicando ad essi gran parte del mio tempo libero. Due motti mi ispirano: "Duc in altum" e "La Verità vi farà liberi".