Mappe rare a Napoli

Mappe rare a Napoli: al Maschio Angioino la più importante collezione al mondo

Attualità Cultura

Mappe rare a Napoli dal 3 al 19 luglio 2020 la più completa esposizione di piante e vedute di Napoli del XV – XVI secolo mai realizzata al mondo e addirittura la prima “copia pirata” della storia. La mostra, dal titolo “NAPOLI la Nobile Città ed il suo Regno”, si terrà al Maschio Angioino – Sale della Corte, e ha in serbo per i visitatori una collezione di eccezionale valore di piante e vedute di Napoli dal XV al XVI secolo, organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con l’Associazione Almagià

Carte geografiche di estrema rarità, pezzi unici, esemplari di pregio

Mappe rare a Napoli, la più completa esposizione di piante e vedute di Napoli del XV – XVI secolo mai realizzata al mondo sarà ospitata a Napoli, messe a disposizione da collezionisti privati. Saranno esposte 40 carte geografiche di estrema rarità (alcune quasi uniche e poco note) partendo da 4 carte dell’ITALIA. Tra di esse segnaliamo la carta del Rosselli – conosciuta in tre esemplari – (1492) e la grande  carta del Gastaldi (1561) che ci riporta alle origini delle carte a stampa del Regno di Napoli, 10 carte del Regno di Napoli tra le quali si segnalano  le prime immagini a stampa del Regno e cioè le piccole rappresentazioni del Munster  (1550) e del Gueroult (1553).

Inoltre, saranno presenti le grandi carte dello Ziletti (1557), di Pirro Ligorio (1558), del Gastaldi (1560) e del Cagno (1582) – unico esemplare integro colorato d’epoca –, che sono le più significative immagine delle raffigurazioni del Regno realizzate nel XVI secolo.

Mappe rare a Napoli: la pianta di Napoli  del Theti

Seguiranno poi le piante e vedute della città tra le quali si segnalano la veduta di Napoli dal Ponte della Maddalena del Gueroult che è la prima rappresentazione della città ripresa dal vivo (1553) da cui saranno tratte quasi tutte le successive vedute (Du Pinet 1564, Forlani 1567, F. Bertelli 1568, D. Bertelli 1569 e l’elenco potrebbe continuare). Aggiungiamo la rarissima e poco conosciuta pianta di Napoli del Theti (1560), la pianta del Lafrey – Duperac (1566) la prima grande carta della città da cui saranno tratte le successive piante di Napoli (D. Bertelli 1570, Braun & Hogenberg 1572, De Jode 1578, Duchetti 1585 e, anche in questo caso l’elenco potrebbe continuare).

Mappe rare a Napoli, la prima piccolissima pianta di Napoli nella carta di Salamanca

Mappe rare a Napoli, tra piante e vedute di eccezionale valore. Tra le vedute esposte ci sono le due diverse fantasiose raffigurazioni della città di Napoli dello Schedel (1493) e quella dello Schonsperger (1496), un primo esempio di copia pirata dell’immagine dello Schedel.

Una curiosità rara anche la prima piccolissima pianta di Napoli contenuta nella carta del Salamanca (1540) nella quale la città, pur nelle sue ridottissime dimensioni, è rappresentata con dovizia di particolari.

E’ la prima volta, come dicevamo, che queste carte, messe a disposizione da collezionisti privati, vengono esposte a Napoli e per la verità si tratta della più completa esposizione di piante e vedute di Napoli del XV – XVI secolo mai realizzata al mondo.

 

Come nasce l’idea della mostra? In esclusiva Franca Maria Tegliucci

“In effetti – spiega in esclusiva a Un Mondo d’Italiani Franca Maria Tegliucci cartografa e membro dell’associazione Almagià, nonché curatrice della Prefazione al catalogo della mostra – l’idea è arrivata proprio da me parlandone con un collezionista, il mio amico carissimo Maurizio Oliva, di origine calabresi, ma nato a Napoli, e dunque particolarmente legato alla città partenopea.

Lui aveva organizzato una piccola mostra sulle carte del Regio Regno di Napoli a Diamante (Cosenza). Suggerii di portala a Napoli, dato il valore e l’unicità delle mappe.

E’ stato interpellato l’assessorato alla Cultura del comune di Napoli. Il quale ha immediatamente apprezzato l’iniziativa. La settimana successiva lui e la moglie erano a Napoli con l’assessore per definire i termini e organizzare la mostra”

Mappe rare a Napoli: l’associazione Almagià

L’associazione che ha organizzato con l’assessorato l’importante evento porta il nome di Roberto Almagià, famoso studioso di geografia, docente a Roma e cartografo, morto nel 1962. Ebreo, allontanato dall’università di Roma in seguito all’emanazione delle leggi razziali, fu accolto nella città del Vaticano. Nella sua “prigione” dorata fu assalito dal desiderio di studiare tutte le meraviglie della Conoscenza umana raccolte nella Biblioteca Vaticana.

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

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