Coronavirus, fase 2: sono state concesse più libertà per la seconda fase dell’emergenza covid-19 a partire dalle visite ai familiari agli spostamenti in regione
Coronavirus, fase 2, il Premier Giuseppe Conte annuncia, nella diretta Facebook, il contenuto del Dcpm dedicato alla fase 2 per l’emergenza coronavirus. La fase 2 prevede che gli spostamenti nella propria regione avvengano più liberamente, nel rispetto di tutte le norme.Sono vietati party privati e riunioni familiari ma sono concesse le visite ai familiari, anche anziani, a patto che tutto ciò avvenga sempre nel rispetto delle misure di sicurezza e con indosso la mascherina che sarà obbligatoria nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
Soltanto i bambini al di sotto dei 6 anni non sono sottoposti all’obbligo, eccetto quelli con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Possono essere utilizzate mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
Coronavirus, fase 2: ancora vietati gli spostamenti oltre il confine della propria regione
Il divieto di spostarsi da una regione a un’altra continua a persistere. Dovrà passare ancora un po’ di tempo affinché vengano consentiti i trasferimenti, o gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, al di fuori dal confine della propria regione, eccetto che per comprovate esigenze di necessità, quali lavoro o motivi di salute. In ogni caso resta sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Coronavirus, fase 2: concesso il rientro nel proprio domicilio per chi era bloccato all’estero
E’ stato reso possibile il rientro nel proprio domicilio, in Italia, per chiunque fosse rimasto bloccato all’estero, o nella città in cui studia o lavora, a causa del lookdown. Il Dcpm prevede che gli italiani che rientrano nella propria patria o nella propria abitazione, dovranno comunicare i motivi del viaggio, l’indirizzo dell’abitazione o della dimora in Italia dove si passerà il periodo di quarantena, il mezzo di trasporto privato che utilizzerà e il proprio recapito telefonico.
Coronavirus, fase 2: sì all’attività fisica all’aperto, aperti parchi e giardini
Si potrà fare attività fisica e passeggiate all’aria aperta e lontano dalla propria abitazione, grazie anche alla riapertura dei parchi, giardini ville e aree verdi. Sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza che saranno di 2 metri gli uni dagli altri per chi svolge attività fisica, e di un metro per chi fa le passeggiate. Evitare completamente gli assembramenti.
Coronavirus fase 2: ecco chi resta chiuso
Restano invece chiuse le scuole, almeno fino a Settembre, cinema, teatri, le palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. Gli allenamenti dei professionisti di discipline sportive individuali, riprenderanno il 4 maggio a porte chiuse, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, quali distanziamento sociale e divieto di assembramento.
Coronavirus, fase 2: sì ai funerali privati
Consentiti i funerali privati, a cui potranno partecipare soltanto i parenti di primo e secondo grado, fino a un massimo di 15 persone. Le funzioni devono svolgersi, se possibile, all’aperto, e vige sempre l’obbligo di indossare le mascherine e rispettare la distanza di sicurezza. Restano invece, ancora sospese le cerimonie civili e religiose.
Che ne sarà di ristoranti, bar e negozi?
Ristoranti, bar e negozi resteranno chiusi almeno fino al 18 Maggio. Dal 4 maggio, però, sarà possibile per i ristoranti vendere cibo da asporto, che i clienti potranno consumare a casa o in ufficio. Per quanto riguarda parrucchieri e barbieri, invece, potranno riprendere le proprie attività a partire dal 1 Giugno. Per imprese e distretti del settore manifatturiero, è concessa la ripartenza dal 27 Aprile la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni, solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica. Mentre i cantieri dovranno aspettare il 4 Maggio.
Fase 2: trasporti garantiti
I trasporti invece, dovranno garantire il trasporto pubblico locale anche non di linea, in base alle esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Tutto deve avvenire evitando il sovraffollamento. Potranno comunque esserci riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto, anche internazionale, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo e nelle acque interne, anche imponendo specifici obblighi agli utenti, agli equipaggi, nonché ai vettori ed agli armatori, al fine di contenere l’emergenza sanitaria.
L’autocertificazione
Rimane in vigore l’autocertificazione, oltre alle motivazioni che hanno consentito gli spostamenti nella fase 1 Lavoro – Salute, Stato di necessità, ne sarà introdotta una nuova INCONTRO CON I CONGIUNTI. Non sono contemplate fidanzate/i o compagne/i ma solo familiari.
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