Nonno Agostino Coppola lasciò Bernalda, in provincia di Matera, agli inizi del ‘900 per aprirsi a nuove possibilità e costruire un futuro possibile. Di Agostino Coppola e del più famoso nipote, Francis Ford, ha parlato Mina Cappussi in Senato. Oggi l’argomento è tema di un film firmato da Michele Salfi Russo e girato anche in Basilicata. A Bernarda si terrà, il 4 agosto, un corso full immersion di Genealogia di UN MONDO D’ITALIANI tenuto dal dr. Domenico Carriero
Cervelli in fuga? Oggi si chiamerebbe proprio così, ma all’epoca fu una delle tante vicende di migrazione. La Basilicata è stata per molto tempo terra di migranti soprattutto in America e in varie ondate. Di cosa parliamo? Della storia di Agostino Coppola, che da Bernalda partì agli inizi del Novecento con Maria Zasa, e che sarebbero diventati i nonni di Francis Ford Coppola. Agostino Coppola, nativo di Bernalda (Basilicata), si trasferisce a New York per raggiungere il fratello e lì conosce Maria, originaria di Tricarico (Basilicata) ma nata a Tunisi, che diventerà sua moglie. Dei loro sei figli, a Carmine Coppola, il padre del futuro regista, tramanderà la passione per la musica e la composizione che gli varrà un premio Oscar per la miglior colonna sonora del film Il padrino II. Inizia così la storia dei Coppola nel nuovo continente che porterà molti altri premi Oscar alla famiglia, in primis grazie Francis, per poi proseguire con la figlia Sofia Coppola. Michele Salfi Russo per molto tempo si è documentato sulla famiglia Coppola, formata tutta da artisti, realizzando con l’aiuto della cineteca Lucana un film documentario che ora con il titolo The Family Whistle-Il Fischio di Famiglia è stato selezionato in Cannes Classics al 60esimo festival di Cannes (11-22 maggio). Il film, che ha appena vinto l’Indie Spec Best Cinematography Award al Boston International Film festival per la fotografia Ugo Lo Pinto ed è prodotto dalla Ulisse Cultural Association e presentato da American Zoetrope, è tra i nove film della sezione “Documentari sul cinema”. Ad accompagnarlo a Cannes dovrebbe essere stesso Francis con la sorella Talia Shire. Girato fra l’Italia e gli Stati Uniti, il documentario racconta attraverso interviste, testimonianze e ricostruzioni storiche, le origini della famiglia Coppola, ben quattro generazioni di talenti a cui appartengono Francis Ford, Sofia, Roman, Nicholas Cage e molti altri cineasti e musicisti, come il padre del regista di Apocalypse Now, Carmine. Michele scopre da piccolo di essere parente dei Coppola.
Riprendere i contatti
“Mi ricordo – ha raccontato il regista – che quando avevo all’incirca 10 anni ed uscì al cinema il Padrino I, i miei genitori discutevano di un certo parente lontano americano, Francis Ford Coppola, regista del film”. Una volta diventato grande Michele si dedica con grande determinazione a ricucire i contatti con i lontani cugini americani per ricostruire, insieme con loro, l’albero genealogico di quella famiglia, di registi, cineasti e attori che ha fatto storia della cinematografia americana. “Alcuni anni dopo, nell’aprile del 1988, riuscì dopo vari tentativi a scrivere una lettera a Coppola. Mi rispose, scusandosi del ritardo, un paio di mesi dopo. Da quel momento iniziammo a vederci, la prima volta mi porto con se ad Atene dove stava girando un film. Poi ritornò sempre più frequentemente a Bernalda. E una sera, davanti al camino di casa, mi affidò un compito: un film sulla storia della nostra famiglia. Mi ricordo l’emozione la prima volta che Francis vide una bozza del docufilm. Eravamo ad un matrimonio con la famiglia al completo, lo fece vedere a tutti e mi disse: ben fatto. Era il suo benestare per poter completare il lavoro”.
Una grande famiglia
Un viaggio dunque che percorre le radici dei Coppola per cercare di scoprire i segreti della linfa vitale che continua ad alimentare la loro vena artistica. Attraverso l’avventurosa vita di Agostino, il docufilm mette in luce l’ispirazione umana e il genio creativo della famiglia Coppola, cercando di scoprire come e quanto lo stesso Agostino sia riuscito a conservare e trasferire la storia, la cultura e la passione della sua terra di Lucania ai suoi eredi, aprendo loro la strada verso un futuro luminoso. Quella dei Coppola è un’unica famiglia separata dall’oceano e dagli anni che in realtà non si è mai allontanata. “Attraverso l’incontro con il ramo americano – avrebbe spiegato Michele – ho avuto la possibilità di verificare la nostra vera identità, le nostre vere radici. In America sono rimaste congelate. Loro parlano con vocaboli che usavano i miei nonni. Raccontano fatti, aneddoti di anni e anni fa, come se fossero accaduti ieri con una particolarità estremamente vera e dettagliata e con molto più entusiasmo di tanti parenti italiani. Come se non fossero mai andati via da Bernalda. Ho vissuto il passato di Bernalda attraverso i racconti dei miei parenti italoamericani”.
IL CORSO DI GENEALOGIA
Proprio a Bernarda si terrà, il prossimo 4 agosto, il mini Corso di Genealogia full immersion di UN MONDO D’ITALIANI, tenuto dall’eclettico dr. Carriero.
Di Federica Notte
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