Omofobia, emarginazione, egoismo e disinformazione sono solo alcuni dei problemi che affliggono la nostra società. L’ipocrisia delle compagnie farmaceutiche, il discorso è scivolato anche sull’attualità del decreto che impone dodici vaccinazioni di dubbia utilità e probabile pericolosità. L’appuntamento settimanale che è diventato una tradizione. Un dibattito appassionante e pieno di riflessioni.
Un altro successo per il Cineforum UMDI “Place of Ideas”, svoltosi ieri, giovedi 6 luglio 2017, nella sede della redazione di “Un Mondo d’Italiani”, a Bojano. Un appuntamento settimanale che è diventato una tradizione per tutti gli appassionati di cinema. L’evento, creato e patrocinato da Mina Cappussi, ha coinvolto, come al solito, i ragazzi del servizio civile dei progetti “Turchese” e “Argento” e la comunità del quartiere Terre Longhe, oltre che la popolazione bojanese in generale. Il film proiettato è stato “Dallas Buyers Club”, del regista Jean-Marc Vallée, vincitore di ben quattro statuette agli Oscar, tra cui miglior attore protagonista e non protagonista, assegnate a Matthew McConaughey e Jared Leto per la loro magnifica interpretazione. La visione del film ha entusiasmato molto gli spettatori, che si sono cimentati in un dibattito, condotto da Antonio di Monaco e Antonio Romano.
Il Cineforum “Place of Ideas” nasce dalla voglia di far conoscere alle persone il fantastico mondo del cinema, proiettando film di forte impatto emotivo e culturale, mai scontati, e che possano smuovere le menti, facendo partire riflessioni sulla realtà che ci circonda e come la percepiamo. Ed è proprio questo che è successo, ieri, alla fine di Dallas Buyers Club, quando tutti i partecipanti si sono riuniti in cerchio, dando sfogo alle impressioni ed emozioni che il film ha scatenato in loro. “Quale è il tema principale di questo film?” è stata la prima domanda del dibattito, posta da Antonio di Monaco (servizio civile, progetto “Argento”). Una domanda che può sembrare scontata per un film che parla di AIDS, ma che ha creato molte discussioni. “Secondo me è un giudizio sull’omofobia” ha affermato Matilde Muccilli (servizio civile Argento). Effettivamente la critica alla discriminazione degli omossessuali è molto forte in questa pellicola ambientata in Texas, negli anni ‘80, dove vigeva una mentalità incredibilmente antiquata riguardo la sessualità. Lo stesso protagonista, Roon Woodroof, personaggio realmente esistito, all’inizio del film è uno dei texani “ignoranti” che non perde occasione per prendere di mira qualche “checca” e che pensa esclusivamente al rodeo. È solo quando conosce un ragazzo trans, Rayon, interpretato da Jared Leto, che riesce ad aprire la mente ed instaurare un rapporto di vera amicizia con questa persona, con cui condivide anche il peso della terribile malattia. “Parlando di AIDS, nel film viene fatto notare come la maggior parte delle persone siano spesso disinformate riguardo l’argomento. Voi cosa ne pensate?” ha chiesto Antonio Romano, altro conduttore del dibattito. “La disinformazione su questo genere di malattie è un problema molto serio, anche nella società moderna” ha risposto Luigi Pinna, del progetto “Turchese”, “ perché può portare alla formazione di stupidi pregiudizi, come il fatto che l’AIDS possa essere contratto solo dagli omosessuali, o che ci si possa ammalare semplicemente entrando a contatto con una persona affetta da questa malattia, una marea di sciocchezze insomma”. “Nel film fanno anche notare l’ipocrisia delle compagnie farmaceutiche – è intervenuta Celeste Bucci – come esse giocano con la vita delle persone, propinando farmaci che possono nuocere alla salute, solo per ricavarne un enorme profitto”. Il dibattito si è quindi concluso con molti spunti di riflessione.
Momenti piuttosto roventi, di discussione anche accesa, si sono avuti nel momento in cui Vanessa Rico ed Erika Lucarelli hanno collegato il tema del film a quello di tragica attualità, quale il decreto che obbliga a dodici vaccinazioni (LEGGERE QUI E QUI PER MAGGIORI INFORMAZIONI) inutili e dispendiose, che arricchiscono solo le case farmaceutiche, ma che addirittura si sono rivelate pericolose per la salute, tant’è che lo stesso ministero che oggi impone la vaccinazione ha dovuto sborsare milioni di euro di risarcimento per i danni da vaccini.
I temi che affronta Dallas Buyers Club sono molti e tutti importanti. Omofobia, emarginazione, egoismo, solitudine esistenziale, degrado sociale, significato della vita e disinformazione sono solo alcuni di essi, presenti nell’ambiente in cui si svolge il film, che poi è solo l’amaro riflesso allo specchio della realtà in cui viviamo tutti i giorni. Il Cineforum UMDI “Place of Ideas” è nato proprio dalla voglia di infondere, nelle persone che vi prendono parte, la consapevolezza dei falsi miti, canoni e “specchi per allodole” che ci propina continuamente la società, attraverso i media, la pubblicità, certa politica populista. Il Cineforum UMDI “Place of Ideas” è quindi un evento settimanale da non perdere, che omaggia il grande cinema e dove ognuno è libero, tra un pop-corn e l’altro, di esprimere la propria opinione. Aperto a chiunque voglia partecipare e, soprattutto, “GRATUITO”.
Di Massimiliano Rossi
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