Celebrazione di San Michele Arcangelo nell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano

Ambiente

Volge al termine la seconda edizione sperimentale della “Via Micaelica Molisana” elaborata dal connubio fra le associazioni FIDAPA di Mariantonietta ROMANO e Matese Mountain Bike di Giulio DE CAMILLIS. I pellegrini micaelici si concedono un’ultima sosta nella città pugliese di Siponto, prima di riorganizzare il rientro in auto.

 

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Appuntamento decisivo quello che caratterizza la giornata di oggi, 30 settembre, per gli ormai noti camminatori/ciclisti micaelici, in procinto di giungere al termine del pellegrinaggio con le ultime,  premeditate soste. Il gruppo di fedeli, rimasto compatto per tutto il tragitto precedente, intrapreso lo scorso 24 settembre, ed ha oltrepassato la soglia dell’agognata meta nella tappa antecedente (la sesta fermata Convento di San Matteo – Monte Sant’Angelo), assaporando il gusto del lascito spirituale conseguito nel corso della tratta. Carichi dell’esperienza che sta per concludersi, i pellegrini decidono di gustare appieno il fascino della destinazione, e lo fanno concedendosi un’intera giornata, prima di congedarsi dal viaggio, all’insegna dell’esplorazione di Monte Sant’Angelo – Siponto. Obiettivo odierno, difatti, riguarda la visita dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano ed annessa escursione a Siponto. Fondata nel 591 sui resti di un antico tempio oracolare di matrice pagana,  votato al culto di Calcante (figura veggente che nella mitologia greca aveva ricevuto il dono della profezia), fu poi devoluta ai monaci dell’ordine di Sant’Equizio Abate (considerato con San Benedetto da Norcia il padre e il diffusore del monachesimo in Occidente); cadde del dimenticatoio, dal punto di vista storiografico, fino all’XII secolo quando l’intervento della Congregazione Pulsanese nelle vesti di san Giovanni di Matera, ne riscattarono le sorti salvandolo dal repentino degrado, incipit dell’incombente abbandono. Nel 1777 fu compiuta la costruzione della chiesa abbaziale dedicata alla Santa Madre di Dio, il cui altare fu sacralizzato da Papa Alessandro III in pellegrinaggio sul Gargano. Più tardi, purtroppo, il violento terremoto del 1646 si abbatté sull’edificio sacro, compromettendone l’annessa biblioteca e l’archivio; fintanto che, nel 1966, un altro triste episodio si aggregò alla serie di sfortunati  eventi che avevano travolto l’abbazia, ovvero il furto della venerata icona della Madre di Dio di Pulsano, opera di fattura italo-bizantina risalente al lontano XII – XII secolo, tutt’oggi smarrita.

Prima di far ritorno in auto nelle rispettive sedi di provenienza e nelle limitrofe sedi di pertinenza, i turisti-pellegrini si godono una scampagnata nell’attuale Siponto, frazione di Manfredonia dellaregione Puglia, un tempo rigoglioso porto cittadino dell’antica Apulia; intrecciando le suggestive vestigia romane del sito archeologico che ne compone l’amenità e ne rappresenta la fama.

La città infatti, un tempo importante colonia romana del cui  glorioso passato gli scavi archeologici hanno restituito alcune testimonianze evidenziandone la prestigiosa funzione commerciale e specialmente l’invidiata posizione strategica, costituisce oggi un valore aggiunto al turismo locale, essendo elemento di notevole popolarità e interesse nel panorama archeologico dell’Italia odierna, e, dunque, polo catalizzatore d’attrazione turistica.

In epoca preromana Siponto fu un abitato dauno, divenendo centro fiorente sotto l’egida della Grecia; in seguito fu conquistata dai Sanniti.

La storia della città, in realtà, è alquanto movimentata:  tradizione canta che nella fase cristiana il primo vescovo ad amministrare la diocesi cittadina fosse stato un vicario nominato da San Pietro Apostolo in persona; nel IX secolo Siponto fu poi assediata temporaneamente dai Saraceni, mentre nel 1042 fu convertita in contea dai Normanni.

Nel Duecento un cataclisma naturale (un terremoto o forse un maremoto), inflisse un colpo mortale al centro, riducendolo in rovine. Da allora Manfredi di Sicilia ne ordinò la ricostruzione su una nuova postazione: nacque così Manfredonia.

Giunge al termine l’importante iniziativa delle associazioni della città di Bojano, FIDAPA BPW Italy e Matese mountain Bike. Nei prossimi giorni UNMONDODITALIANI presenterà un ricco reportage fotografico per immortalare questa straordinaria esperienza. Non sarà questa l’ultima puntata delle Micaelis tales, la guida alla Via Micaelica, amante di storia, cultura, archeologia, paesaggi e territorio.

Cari lettori e cari camminatori/ciclisti, l’avventura non finisce qui…

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