Brasile nuova sede consolare nella capitale di Espirito Santo. L’apertura al pubblico ci sarà il 16 novembre 2020. Il Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo si congratula con la rete consolare italiana in Brasile
Brasile nuova sede consolare a Vitoria, capitale dello stato Espirito Santo. A comunicare la nuova apertura Ricardo Merlo, Senatore, Sottosegretario agli Esteri e presidente MAIE, Movimento Associativo Italiani all’Estero. “Mi recherò a Vitoria personalmente, nella prima metà di dicembre – esordisce il Sen. Merlo – accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia Francesco Azzarello e possibilmente dal direttore generale per gli italiani all’estero, Luigi Vignali, per inaugurare i nuovi uffici”.
Brasile nuova sede consolare a Vitoria
La nuova sede consolare brasiliana aprirà al pubblico il 16 novembre, fa sapere il Sottosegretario agli Esteri, commentando: “Un’ottima notizia per gli italiani e gli oriundi in Brasile”. Tutto avverrà rigorosamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza per prevenire il contagio da Coronavirus.
Le congratulazioni del Senatore Merlo
“Mi congratulo con la rete consolare italiana in Brasile: Ambasciatore, Console Generale, funzionari e impiegati hanno messo in atto uno sforzo enorme in questi mesi molto difficili della pandemia per raggiungere questo importante risultato, tanto atteso dalla comunità residente nello Stato di Espirito Santo – commenta il Sottosegretario, e aggiunge – Nelle prossime ore, sul sito dell’Ambasciata d’Italia in Brasile, verrà pubblicata una nota che fornirà tutti i dettagli utili, quali indirizzo del nuovo ufficio, orari di apertura al pubblico, funzioni e competenze della nuova sede”.
Ampliamento della rete consolare
“Il Covid19 non ferma il lavoro di Governo e Farnesina, che anzi continua senza sosta” – sostiene fieramente il presidente MAIE. Dopo aver espresso la volontà di recarsi personalmente nella città brasiliana, il Sen. Merlo conclude: “Proseguiamo nel lavoro di riqualificazione e ampliamento della nostra rete consolare per essere ancora più vicini ai connazionali, ovunque essi siano”.
