Affondamento Titanic nuova teoria

Affondamento Titanic: spunta una nuova teoria

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Il famoso transatlantico inabissatosi misteriosamente nel 1912 dopo l’impatto con un iceberg. Tra leggenda e realtà la storia che ha appassionato tutto il mondo

Giallo sulla fine del Titanic. Secondo una nuova teoria, la causa principale dell’affondamento della nave nella primavera del 1912 sarebbe stato un incendio all’interno dello scafo, di cui i costruttori erano a conoscenza, e non il tradizionale iceberg contro il quale andò a cozzare nell’Oceano Atlantico. Dall’analisi di alcune fotografie infatti sono emersi i segni di fiamme che inesorabilmente si erano sviluppate vicino alle caldaie del transatlantico quando ancora si trovava nel porto di Belfast, dove venne costruito. Si era cercato di spegnerle ma senza successo. Nonostante questo il programma della nave andò avanti e l’incendio continuò a indebolire per giorni lo scafo del Titanic e solo allora si trovò ad urtare l‘iceberg che lo squarciò causando il danno letale per la cosiddetta nave inaffondabile.

Nell’incidente sulla rotta da Southampton a New York morirono 1500 persone e i responsabili della compagnia costruttrice ordinarono agli ufficiali di bordo di non rivelare nulla di quell’incendio per evitare pesantissime accuse. Per fare in modo che i passeggeri non potessero sospettare nulla e notare i segni lungo il fianco, il Titanic venne attraccato al porto di Southampton sul lato integro non facendo accorgere così chi saliva dei pericoli che poteva correre. E’ stata inoltre notata la volontà di nascondere gli effetti dell’incendio dopo la catastrofe.

“L’inchiesta ufficiale sul Titanic ha definito l’affondamento come un atto di Dio – ha detto Senan Molony, che ha condotto la ricerca – “Questa non è la semplice storia di un iceberg e un affondamento ma è una tempesta perfetta di fattori straordinari accaduti insieme: il fuoco, il ghiaccio e una negligenza criminale. Anche se non ci fosse stata la collisione la nave prima di arrivare a New York avrebbe potuto subire delle forti esplosioni al suo interno.” Una storia infinita, quella di una nave che forse era già maledetta ancora prima di solcare l’oceano.

Di Federica Notte

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Manuela Canzona

23 anni, laureanda in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università degli Studi del Molise, diploma in Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, ho abbracciato il progetto Molise Noblesse Movimento per la Grande Bellezza. Sono una persona empatica e paziente. Mi piace viaggiare ed amo la natura.