160 borse di studio per lavoratori di aziende metalmeccaniche e figli

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Un progetto di welfare attivo per combattere il gap tutto italiano di laureati, per contrastare il calo degli immatricolati, per ridare speranza di un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie, nella convinzione che l’investimento in formazione e capitale umano sia uno dei migliori antidoti alla crisi.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Italia, Paese con minor tasso di laureati in Europa. Questo dice l’ultimo studio che ha visto l’Italia essere indicata come la nazione con il minor tasso di studenti che conseguono la laurea tra i paesi occidentali. “Oggi è una giornata storica per il rapporto Pmi sindacati. La Confapi grazie alla grande intuizione del nostro presidente Maurizio Casasco e l’impegno del rappresentante della FIOM Maurizio Landini, si è lanciata in un progetto di Welfare Attivo che risponde con i fatti ad un’esigenza che condizionerà fortemente il futuro delle nostre imprese e dei nostri lavoratori, creare un modello di formazione continuo che premi il merito di lavoratori o dei loro figli, finanziando 160 borse di studio che accompagnano dal primo anno al titolo finito gli studenti per prepararli in maniera professionale ed adeguata a rispondere alle nuove sfide del mondo del lavoro.” E’ entusiasta il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confapi Angelo Bruscino in occasione dell’accordo tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Ente Bilaterale Metalmeccanici (E.B.M.), Confapi e Fiom Cgil Nazionale. Il progetto Una sperimentazione senza precedenti che – a partire da “Tor Vergata” – sarà replicata in altri e prestigiosi Atenei italiani e che prevede una collaborazione per il cofinanziamento di ben 160 borse di studio triennali per la frequenza ai corsi di laurea in presenza e/o a distanza, a partire dall’anno accademico 2016-2017.

“Siamo felici che proprio un’associazione di categoria come la Confapi unitamente al sindacato e al sistema universitario  rappresentato in questa fase da Tor Vergata abbia creato un modello virtuoso di investimento sui giovani e quindi sul nostro futuro, aprendo ci auguriamo una strada percorribile anche dagli altri sindacati di categoria. Le PMI sono per necessità sempre calate fortemente nel presente e vivono con difficoltà, ma anche con passione questi tempi difficili, a cui siamo soliti rispondere con volontà, creatività ed innovazione, la nostra forza è stare già un passo avanti nel domani, Obbiettivo Laurea è un ottimo esempio di questo sentimento costruttivo e propositivo come è dimostrazione concreta che quando Imprese e Sindacato si impegnano insieme sui tempi della modernizzazione del lavoro, lo stesso diventa più certo, sicuro, roseo. Essere innovatori per rispondere con soluzioni nuove a problemi vecchi questo è il compito ed il ruolo che la mia generazione ha in questa società.

Nell’era dell’economia della conoscenza, dove il sapere vale e fa la differenza, tra il passato ed il futuro, il compito di formare gli uomini e le donne è fondamentale. Le borse di studio saranno destinate ai lavoratori e figli di lavoratori di aziende metalmeccaniche (più tecnicamente che versano nell’EBM, Fondo bilaterale Confapi Fiom- CGIL) con copertura totale delle spese per: corso di laurea triennale (iscrizione, materiale didattico, vitto, alloggio- laddove si scelga università in luogo diverso da quello di residenza); corso triennale di laurea on line. Solo per i migliori. Le borse di studio saranno concesse per il primo anno, oltre che su basi reddituali, su valutazione del percorso di studi precedente mediante una selezione operata da un Comitato tecnico- scientifico. Per gli anni successivi saranno confermate in base a criteri di merito (esami sostenuti e voti ottenuti). Oggi si dà il via ad un innovativo progetto di welfare attivo per combattere il gap tutto italiano di laureati, per contrastare il calo degli immatricolati, per ridare speranza di un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie, nella convinzione che l’investimento in formazione e capitale umano sia uno dei migliori antidoti alla crisi. A favore di un “diritto alla laurea” non solo per giovani, ma anche per lavoratori intenzionati a migliorare le proprie capacità e conoscenze.

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