Papa Francesco accusato di eresia. I conservatori contro il cambiamento della Chiesa

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I conservatori criticano gli atteggiamenti troppo aperti di Bergoglio nei confronti degli omosessuali e i divorziati. 62 i firmatari della lettera. Pubblicata online la lettera di accusa.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Papa Francesco è stato accusato di eresia, tramite una lettera firmata da 62 importanti esponenti della chiesa cattolica, ex funzionari e anche dei professori universitari, che appartengono ad una corrente decisamente conservatrice e non vedono di buon occhio i metodi troppo “comprensivi” adottati dal Papa riguardo certi argomenti, come i divorziati che si risposano, oppure l’apertura della Chiesa cattolica agli omosessuali, per i quali si è sempre battuto. Si parla di eresia quando una persona, che si dichiara cattolica, rifiuta di seguire la dottrina della Chiesa. Questa è dunque una delle accuse più gravi presenti nel mondo cattolico e il fatto che sia proprio il Papa ad essere calunniato, rende la situazione ancora più grave.

I firmatari

La lettera è stata consegnata al Papa poco più di un mese fa, precisamente l’11 agosto, ma non c’è stata mai una risposta alle accuse. È forse per questo motivo che i firmatari hanno deciso, proprio ieri, di diffondere la comunicazione online, pubblicandone il file PDF, facilmente accessibile con una semplice ricerca su Google o altri motori di ricerca. Tra i firmatari più noti sono presenti: Bernard Fellay, vescovo svizzero, Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente della banca vaticana (IOR), e Roberto de Mattei, ex vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del governo italiano. Mancavano, tra le firme, quella di Raymond Burke, arcivescovo statunitense, che già in passato avevano criticato Francesco per motivi simili a quelli esposti nello scritto.

 

Il contenuto della lettera

Con la lettera, vengono assegnate al Papa sette “proposizioni false ed eretiche”, contenute nell’ ”Amoris Laetitia”, ultima enciclica pubblicata nell’aprile del 2016. In questa Francesco aveva promosso un atteggiamento più aperto, rispetto ai suoi predecessori, nei confronti dei divorziati che decidono di risposarsi e dei gay, anche se in maniera più vaga. Proprio questi argomenti hanno causato a Bergoglio, fin dalla presa della carica di Pontefice, molti problemi e lo hanno messo in cattiva luce con gli esponenti più conservatori della Chiesa. “sia chiaro: io non accuso il Papa, io gli voglio bene. Io sono per la Chiesa e per il Papa e non mi distaccherò mai né dalla Chiesa né dal Papa. Il documento è un atto devoto, un invito alla riflessione” ha affermato Gotti Tedeschi in sua difesa.

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