Molis´Art. Cosa ci sarà sotto il telo che copre la Gioia di Santa Cristina? A Sepino arriva MoliseNoblesse

Cultura

Martedì 24 luglio alle 13.00 sarà scoperta l’opera donata dalla pittrice Martina Gioia. Prima di lei Signorelli, Lotto, Cranach, Veronese e Dalla Robbia avevano dipinto la Santa da cui è nato il Corpus Domini. Il secondo degli appuntamenti del Molise Award in the World

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Santa Cristina vista con gli occhi di un’artista d’eccezione. Nessuno ha ancora potuto ammirare l’opera realizzata da Martina Gioia e dedicata alla santa che morì a Bolsena, nel Lazio, sotto Dioclezano intorno al 304, patrona di Sepino e dal cui prodigio è stato istituita, per tutto il mondo cristiano, la celebrazione del Corpus Domini. La cerimonia di scoprimento de “La Gioia di Santa Cristina”, che sarà donata alla chiesa omonima e alla collettività, avrà luogo martedì 24 luglio 2018 alle 13.00, nel corso dell’appuntamento annuale speciale con “Aperitivo in Comune”. Una formula innovativa che vede brevi interventi di esperti, per una sollecitazione intellettuale veloce,  d’impatto, che si innesta su quella sensoriale provocata dalla visione dell’opera d’arte. Pillole di Arte Contemporanea, insomma, con presentazione di e-MOVO Mirr Or Art, il movimento artistico del Molise Noblesse Festival, il Movimento per la Grande Bellezza di una piccola regione. Interverranno il critico d’arte e gallerista, Gennaro PETRECCA, il sindaco di Sepino, Paolo D’ANELLO, l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo COTUGNO, il prof. Giuseppe  PARDINI dell’Università del Molise, il prof Giulio DE JORIO FRISARI dell’Istituto Italiano Studi Filosofici, il dr. Domenico CARRIERO che è l’anima della Ricerca Genealogica in Molise e la dr.ssa Mina CAPPUSSI Direttrice della Scuola di Genealogia Umdi Un Mondo d’Italiani di Centro Studi Agorà Molise Noblesse, studiosi, giornalisti, autorità ed esperti, gli artisti Martina Gioia e Giorgio Dante. Modera Maurizio Varriano, coordinatore nazionale Borghi d’Eccellenza. Il momento clou dell’appuntamento, ovviamente, sarà la cerimonia di scoprimento dell’opera che raffigura Santa Cristina, che sarà donata alla chiesa omonima e alla collettività sepinese. Seguirà l’ostensione in chiesa nel corso delle importanti e sentite celebrazioni dedicate alla Patrona. Prima di Martina Gioia avevano rappresentato la passione della santa, fatta torturare dal padre Urbano, ufficiale dell’imperatore (magister militum), per costringerla ad abiurare la fede che cristiana, artisti come Lorenzo Lotto, Signorelli, Cranach, Veronese, Dalla Robbia. Molis’Art – La Gioia di Santa Cristina è il secondo dei tre appuntamenti del MAW-G, il Molise Award in the World di Genealogia, tutti localizzati nel paese natale del mancato  Premio Nobel Italiano e Molisano, che diede i natali a Vincenzo Tiberio, scopritore della Penicillina 40 anni prima di Fleming, 3 rendez-vous nel segno di Molise Noblesse.

Organizzato dal Centro Studi Agorà con il quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani per Molise Noblesse, patrocinio Regione Molise Assessorato Turismo-Marketing Territoriale-Cultura, Casa Molise, Borghi d’Eccellenza, Ippocrates, Aitef, Università degli Studi del Molise – Cattedra di Storia Contemporanea, grafica Valentina LANCELLOTTA, press office Romina NOCERA e Sabina IADAROLA, il Molise Award in the World, è il piccolo Nobel tutto italiano che premia chi ha svolto ricerca e ha sviluppato competenze storiche-culturali-letterarie-artistiche-scientifiche-cinematografiche ed enogastronomiche; riconosce e valorizza le eccellenze italiane, ma anche i coraggiosi pionieri che hanno lasciato l’Italia e hanno portato alto il nome della nazione; promuove il marketing turistico-culturale e territoriale. Conferito a Bologna a Benito Jacovitti, avrà una fase nazionale di premiazione delle Eccellenze Italiane. La Speciale Sezione G, suggella i corsi di Genealogia UMDI che ogni anno interessano vari comuni italiani, tenuti dal dr. Domenico Carriero e diretti dalla dr.ssa Mina Cappussi. Corsi che hanno incontrato l’attenzione dei media nazionali e  internazionali, ripresi dalle grandi testate all’estero, dal noto settimanale Donna Moderna e da Radio Capital, nonché dalla trasmissione Tv, Sereno Variabile. Sabato scorso la Diffida tra le squadre dei comuni di Bojano, Baranello, Campochiaro, Vinchiaturo e Sepino, con il comune ospitante che ha conquistato il trofeo che rappresenta il riconoscimento all’impegno e al senso di appartenenza dei giovani molisani appassionatisi un’attività di scoperta della storia e della memoria. La fase nazionale si terrà a Roma, con l’obiettivo di innestarsi sul doodle virale “Il Molise non esiste” sostituendolo con il brand “Molise Noblesse”, il Molise esiste, ed è nobile! Per Storia, Cultura, Arte, Tradizione, Genio, Intraprendenza, Forza, Coraggio! L’ultimo appuntamento giovedì 26 giugno con un Corso di GENEALOGIA D’EMIGRAZIONE full immersion, gratuito, aperto a tutti, dedicato ai Molisani nel Mondo

BIOGRAFIA MARTINA GIOIA

a cura di Roberto Ferri

Martina Gioia nasce e vive a Roma. Pittrice autodidatta, ha perfezionato la sua tecnica presso gli atelier di importanti pittori italiani di fama internazionale. Con fortissima predilezione per la pittura Secessionista Europea, Gioia ne reinterpreta lo stile senza mai compromettere completamente la forma compiuta del realismo accademico. La sua pittura è realizzata mediante una gestualità vibrante, agitata, quasi febbrile. Le pose dei suoi soggetti, rigidamente frontali e con tagli ravvicinati e decentrati, evocano i personaggi dei quadri di Schiele e Hodler. L’estetica della pittura di Martina Gioia è una continua fusione tra analisi e sintesi. Per l’artista, il ritratto altro non è che un mezzo stilistico per entrare nell’intimo del soggetto dipinto, uno strumento di ricerca ostinata nella sua psiche. L’artista si concentra unicamente sulla fisionomia dei modelli, i quali si stagliano su uno sfondo neutro e scarno di elementi ambientali. Non a caso, il volto è l’ossessione costante della pittrice. Gli stati d’animo non sono mai rappresentati in maniera definita, ma immortalati nel loro “divenire”, trascinando lo spettatore in un turbine di percezioni e intuizioni. Quest’ultimo impossibilitato a catalogare razionalmente lo stato d’animo dei soggetti dipinti, può solo proiettarvi la sua personale visione.

Nel 2016 Martina Gioia arriva finalista al prestigioso Concorso Internazionale dell’ Art Renewal Center (12th International ARC Salon). “Ogni dipinto di Martina Gioia è una finestra aperta nella vita delle persone da lei rappresentate. La pittrice riesce, attraverso gli sguardi, a rivelare le diverse sfaccettature dell’animo umano, il tutto realizzato con una tecnica pittorica che si esprime attraverso pennellate impulsive magistralmente affiancate e sovrapposte”

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