Macachi accecati in nome della pseudo scienza degli interessi.

Ambiente

Nati per essere cavie. 6 macachi saranno oggetto di studio di una nuova ricerca dell’Università di Torino, e verranno accecati in nome della scienza. Il progetto Lightup del professor Tamietto fa infuriare gli animalisti, che scenderanno in piazza per manifestare contro la sperimentazione animale e il crudele test quinquennale

(UMDI UNMONDODITALIANI) Cosa c’è di etico in un progetto che prevede l’utilizzo di primati fino alla morte? L’Università di Torino, in collaborazione con l’ateneo di Parma, è responsabile di una nuova sperimentazione durante la quale 6 macachi verranno operati e resi ciechi per studi su deficit visivi nell’essere umano.  Esperimenti-tortura sulle scimmie, il cui unico obiettivo è quello di ricreare un “modello animale” per lo studio delle persone affette da blindsight, ovvero visione cieca, fenomeno per il quale si perde la vista a causa di un danno celebrale e non per problemi legati all’occhio. “L’Università di Torino ha ricevuto il finanziamento di oltre 2 milioni di euro da fondi pubblici per la sperimentazione – denuncia Lav, la Lega anti vivisezione – e l’autorizzazione dal Ministero della Salute per procedere a una ricerca invasiva su primati non umani, dalle conseguenze irreversibili. Gli esperimenti – conclude l’associazione animalista italiana – comportano la lesione della corteccia visiva attuata presso lo stabulario dell’Università di Parma. Il ricorso in parallelo a persone fa decadere ogni giustificazione addotta al ricorso a scimmie”. In questo esperimento-tortura saranno coinvolti da 4 a 6 macachi, nati per essere, a loro insaputa, cavie. L’esperimento prevede che siano resi ciechi clinicamente (tramite un intervento al cervello), addestrati e usati per cinque anni. Poi saranno eutanizzati, ovvero uccisi. I macachi verranno prima sottoposti a un training durante il quale, quasi ogni giorno, per ore, verranno immobilizzati su delle sedie e costretti a riconoscere delle immagini. Dopo questa fase verranno resi ciechi. L’intervento al cervello, molto invasivo e doloroso, si svolgerà in autunno e l’intera sperimentazione durerà 5 anni. Lo studio verrà condotto contemporaneamente anche su volontari umani: la ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto passi importanti solo grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli.

PROGETTO LIGHTUP

“Far (tornare a) vedere il cervello cieco a livello corticale: dalla computazione neurale alle dinamiche di sistema alla base della consapevolezza visiva negli umani e nelle scimmie”. Questa le definizione tradotta del porgetto LIGHTUP, il cui leader è professore Marco Tamietto, del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. Lo studio sarà quinquennale (2018-2023), ed è stato finanziato da ERC, L’European Research Council. “Il progetto dura 5 anni – afferma Tamietto – Al termine, gli animali coinvolti verranno eutanasizzati da personale specializzato e con le metodologie indolori previste dalla legge per questa specie.”

 

CAVIE INCONSAPEVOLI

“Questi macachi vivono in piccole gabbie metalliche completamente spoglie – dicono da Essere Animali – Inseriti nel  cranio e nelle tempie hanno degli elettrodi, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti. Una vita di totali privazioni porta molti di loro a comportamenti stereotipati: si muovono avanti e indietro nella gabbia, leccano compulsivamente le pareti e mordono lucchetti e sbarre.”

 

LA MANIFESTAZIONE

Animal Aid Italia, Comitato Tutela Diritti Animali e M.E.T.A., hanno organizzato una manifestazione contro la sperimentazione animale e il progetto LIGHTUP. Sull’evento Facebook si legge: “La sperimentazione dello psicologo Tamietto per torturare i 6 macachi di Parma va avanti e  non si possono conoscere le procedure! Il Tavolo Ministeriale per la promozione della ricerca senza animali è segreto, non fanno trapelare nulla riguardo le riunioni avvenute! Abbiamo chiesto un incontro con il nuovo Ministro Roberto Speranza ma siamo stati ignorati! PRETENDIAMO RISPOSTE! Animal Aid Italia, Comitato Tutela Diritti Animali e M.E.T.A. invitano associazioni e cittadini a tornare sabato 12 ottobre p.v. davanti al Ministero della Salute, dopo il presidio del 26 giugno, perchè vogliamo risposte alle nostre domande. I dipendenti del Ministero, compreso il Ministro, sono stipendiati con i soldi delle imposte dei cittadini, e devono rendere conto pubblicamente e con totale trasparenza del loro lavoro !! Vogliamo salvare i macachi e vogliamo una ricerca scientifica senza animali! Vi aspettiamo numerosi alle ore 14,00 in Piazza Castellani sabato 12 ottobre, noi non molliamo mai!”