Legalità. Il Molise alzi la testa

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Giornata per ricordare le vittime. “Terra, solchi di verità e giustizia” è il tema della XXIII edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo di chi è caduto in difesa della legalità, della democrazia e nell’adempimento del proprio dovere. Si celebra oggi, 21 marzo, la ricorrenza dedicata a tutti coloro che hanno dato la vita per la giustizia. In Molise i volontari dell’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” hanno aderito alla doppia manifestazione promossa da “Libera contro le Mafie”. Oggi, la manifestazione in parallelo con quelle che si tengono in tutta Italia; il giorno precedente, 20 marzo, a Campobasso, alla Salita Santa Cristina, sono stati letti i nomi delle vittime innocenti per mano della criminalità organizzata.

“Il silenzio che avvolge gli episodi inquietanti riferiti ai traffici di rifiuti – ricordano la Presidente, Maria Perrotta e la coordinatrice, Elisabetta Brunetti- alle devastazioni dell’eolico selvaggio, alle rapine con ordigni esplosivi, ai furti seriali ad opera di bande specializzate, alla gestione di appalti, sub-appalti e forniture di beni e servizi, all’acquisizione di imprese, terreni, fabbricati ed esercizi commerciali, allo spaccio di stupefacenti, al controllo su prostituzione, caporalato e usura, oltre che a reati sempre più frequenti contro il patrimonio e le persone, è un silenzio che soffoca il Molise e lo opprime sotto una cappa omertosa inserita in una palude di indifferenze, distrazioni e ignoranza”. La mafia alligna nei territori dominati da silenzi, sfiducia, rassegnazione, disimpegno ed egoismi di corto respiro. Il Molise ha il dovere di alzare la testa e lottare a viso aperto contro le collusioni dei colletti bianchi che condizionano scelte, prospettive economiche, investimenti e opportunità occupazionali. Battere in ritirata di fronte alle infiltrazioni mafiose costringerà le future generazioni a sopportare le angherie dei padrini e dei padroni, il racket, le estorsioni ed i condizionamenti su tutti gli ambiti sociali, civili, istituzionali ed amministrativi, così come accade da tempo nelle realtà già occupate da Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Mafie Pugliesi e Camorra. Dobbiamo fermare la criminalità organizzata unendo le forze e lottando senza paura.

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