John Fante Festival: un abbraccio lunghissimo da Torricella Peligna nella tre giorni in Abruzzo

Cultura

Festival Letterario “Il dio di mio padre”, ospite lo scrittore Ryan Gattis che giungerà direttamente da Los Angeles, tre giornate di festival, con la collaborazione delle Fondazione Cesare Pavese, con un brindisi a tarda notte e la Fondazione Luciano Russi, il tema dell’emigrazione italiana e la tragedia di Marcinelle.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) John Fante. Edizione numero 11 per il famoso Festival Letterario che quest’anno ha un sottotitolo che è già un programma: “Il dio di mio padre”. Ospite lo scrittore di Los Angeles, Ryan Gattis, che “Chiedi alla polvere” se l’è tatuato sulla schiena. Ryan presenterà il suo ultimo romanzo, per aprire poi una parentesi sui fatti di cronaca accaduti negli USA in queste settimane e sul sempre vivo problema razziale. Attualità in prima linea, nelle tre giornate del festival, anche grazie agli interventi dei giornalisti Riccardo Iacona e Pino Scaccia. A caratterizzare questo appuntamento ci saranno le collaborazioni che si stanno cercando di moltiplicare ogni anno per condividere il percorso culturale, tra queste la Fondazione Cesare Pavese per una lettura ragionata di “La confraternita dell’uva” con un brindisi a tarda notte, la Fondazione Luciano Russi con cui si toccherà il rovente tema dell’emigrazione italiana, la tragedia di Marcinelle, a 60 anni dall’incidente, e lo Sponz Fest di Vinicio Capossela, di cui sarà presentato il progetto musicale della Banda della Posta.

JOHN FANTE FESTIVAL 2016: GLI APPUNTAMENTI 60 ANNI DA MARCINELLE

Il ricordo di Marcinelle sarà presente anche alla XI edizione del John Fante Festival (domenica 21 agosto) con la Fondazione Luciano Russi, attraverso la proiezione di videotestimonianze, con Maria Di Valerio, la più giovane vedova abruzzese della tragerdia mineraria e Toni Ricciardi, autore del libro “Marcinelle 1956. Quando la vita valeva meno del carbone”. L’8 agosto del 1956 infatti 260 minatori morivano dentro una miniera di carbone di Marcinelle, oltre la metà provenivano dall’Italia.

I LUOGHI DEL FESTIVAL

Il John Fante Festival è anche l’occasione per conoscere l’‪Abruzzo. Torricella Peligna, 901 metri sul livello del mare, tra le valli del Sangro e dell’Aventino, di fronte alla Maiella, storicamente la montagna degli eremiti, dei pastori e dei briganti. Nei dintorni, una miriade di piccoli borghi incantati, come Gessopalena, Montenerodomo, Roccascalegna. Il John Fante Festival 2016 è anche l’edizione del ricordo di Dan Fante, il figlio poeta di John, che sarà celebrato con “un abbraccio lungoun giorno” nell’ultima giornata del Festival (il 21 agosto). Un abbraccio che continuerà allo Sponz Fest, con Victoria Fante Cohen e Vincenzo Costantino “Cinaski” il 22 agosto. Una XI edizione ricca di appuntamenti, con più di 60 ospiti, grande attesa per le letture di Victoria, figlia di Arturo Bandini, tratte dai diari inediti della madre Joyce. Un’edizione assolutamente da non perdere.

JOHN FANTE FESTIVAL: ANTEPRIMA NELLA NOTTE BIANCA DELL’ADRIATICO

L’anteprima del John Fante Festival “Il dio di mio padre” si è tenuta sabato 6 agosto a Pescara in occasione della Notte Bianca dell’Adriatico, in Piazza Le Laudi il reading “Chiedete di Camilla Lopez e sentirete sussurrarne il nome”, con Federico Sirianni e Camilla Guadalupe Nava Lopez. L’Anteprima è stata organizzata dal Comune di Torricella Peligna, a cura di Giovanna Di Lello, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, dall’Assessorato ai Grandi Eventi e al Turismo del Comune di Pescara e dal FLA Pescara Festival, con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo.