Infinitu prisenti, tra divino e immanente il viaggio nella musica di Sciara

Arte Cultura

Originale, appassionata, lavica

Eliana Esposito dà voce a “Infinitu prisenti” e diventa Sciara. L’“artista scanusciuta”, come lei stessa si definisce, pubblica il nuovo singolo e rilancia l’idioma della Trinacria. Perché è una lingua potente, ricca, efficace, moderna, attuale, vivida. E perché la sua anima “parra ’n sicilianu”.

Dopo aver ottenuto riconoscimenti, sia come attrice e cabarettista, sia come autrice e regista teatrale, Eliana Esposito prosegue il suo cammino artistico come cantautrice. Per lei è l’inizio di una nuova fase creativa che oggi la identifica col nome di Sciara.

Sciara come la terra vulcanica dell’amata Sicilia

Da sempre al centro dei suoi lavori al teatro del Canovaccio a Catania, così come dell’impegno politico candidandosi alla Presidenza della Regione nel 2022. Una Sicilia libera e indipendente, di cui è fautrice attiva e della quale scrive e canta rigorosamente in “lingua madre”. Con l’ambizioso progetto di salvaguardarla e trasferirne l’amore e la passione alle nuove generazioni.

Infinitu prisenti

Disponibile dall’11 novembre in tutti gli store e le piattaforme digitali, “Infinitu prisenti” non è la prima canzone che ha scritto. Ma è il primo singolo che Sciara pubblica nei canali ufficiali. Un brano che parla del rapporto col divino, ma anche del divino che è in noi. L’autrice non vuole condizionare l’ascoltatore proponendo una spiegazione, preferisce piuttosto lasciarlo alla libera interpretazione secondo il proprio sentire.

«Le idee non ci appartengono.» afferma l’artista «Non sono nostre, sono di tutti. Sono lì che viaggiano nell’etere. Ci scelgono e ci chiedono di essere espresse. Qualche volta ci sfuggono, altre volte siamo noi ad intercettarle e afferrarle al volo mentre ci danzano intorno.»

Di caduta e risalita, di separazione e di unione, di morte e rinascita, di dualità e di unità

Sciara canta del silenzio che brucia e che uccide, e che diviene cura che risana e ci restituisce alla vita. Canta di un amore talmente alto e sacro da elevare a Dio. Non le chiediamo conferma. Il suo desiderio è consegnare questo testo senza filtri così come lo ha sentito lei. Lasciare che ognuno ci trovi un messaggio e si faccia il proprio personalissimo viaggio. Nell’infinito presente che è dentro e fuori di noi.

Il brano è stato registrato presso gli studi di Suonopuro a Catania. Mixaggio e arrangiamento di Rosario Moschitta anche al pianoforte e alle chitarre. Inoltre hanno suonato: Gerardo Maida (violoncello); Fulvio Farkas (tabla); Roberto Fiore (contrabasso); Ruggero Rotolo (batteria). Musica, parole e voce di “Infinitu prisenti” sono di Eliana Esposito, in arte Sciara. L’autrice si è avvalsa della consulenza del Presidente dell’Accademia della lingua siciliana, Fonso Genchi, per la revisione del testo in lingua madre.

Il videoclip del singolo

È stato girato con la collaborazione del regista Gian Maria Musarra che ha proposto delle “suggestioni in video”. Immagini che poi Eliana ha selezionato per il montaggio realizzato da lei stessa. Le riprese sono state filmate in diverse location della Sicilia, tra cui la riserva naturale orientata Bosco di Malabotta. Un’area naturale protetta situata nei comuni di Francavilla di Sicilia, Malvagna, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone e Tripi, nella città metropolitana di Messina. Altre riprese sono state effettuate presso la pineta Ragabo a Linguaglossa (CT) e i crateri Monti Sartorius a Piano Provenzana, entrambi siti sull’Etna. Infine alla spiaggia di Punta Cirica a Ispica (RG).

Gino Morabito

Di umili origini letterarie, cresciuto a pane e Thoreau e strizzando l’occhio a Paperino, impara presto a usare la penna e diversifica la sua scrittura: ora pubblicando un libro di giochi, ora un racconto, ora “Smorfia”, un romanzo che ti fa volare, e perfino una raccolta di poesie giovanili. Nuovo acquisto di Un mondo d’italiani, collabora attivamente con diverse testate nazionali (Agenzia Stampa, Corriere dello Spettacolo, Il Corriere Nazionale solo per citarne alcune) e si occupa di ufficio stampa. Già direttore editoriale di Musica Intorno, diventa caporedattore di Red Carpet traghettando il magazine nella sua nuova era. Habitué della scrittura creativa, approfondisce le strategie di comunicazione per imparare che alla fine bisogna scrivere in profondità, non in lunghezza. Facendo bene i conti, quarantasette anni in poche righe. È un buon inizio.