Greenpass mille docenti universitari firmano un appello aderendo allo sciopero contro il lasciapassare, appoggiando studenti e lavoratori
Greenpass mille docenti universitari scioperano contro il certificato verde, cercando di far capire a tutti gli italiani che stanno subendo, da parte del Governo, gravi lesioni nei confronti dei propri diritti fondamentali facenti parte della Costituzione.
Greenpass mille docenti universitari
Il nuovo decreto sul Greenpass sta generando molte discriminazioni nei confronti di chi è contrario al lasciapassare. Sono più di mille i docenti universitari che hanno firmato un appello per aderire allo sciopero generale del 15 ottobre, dicendo fermamente “No” all’imposizione del Governo sul certificato verde.
Aiutiamo i lavoratori
I docenti universitari parlano e dicono di voler affiancare anche i lavoratori nella loro scelta di non sottomettersi alle decisioni del Governo riguardanti il Greenpass. Gli studenti si stanno impegnando nella battaglia per i loro diritti e quelli di tutti gli italiani, però senza una dura lotta, sia politica che sindacale, il certificato verde non verrà mai tolto.
Diritti fondamentali di tutti i cittadini
I coordinatori dei docenti affermano: “Nel difficile percorso per riportare il dibattito scientifico e politico nell’alveo che merita non lasciamo soli gli scioperanti, facciamo in modo che tutti gli italiani comprendano la gravità dell’attacco compiuto contro i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Ribadiamo che la lotta per la libertà di oggi, per una parte dei cittadini italiani, è la lotta per libertà di tutti di domani”.
- Corso decorazioni Bojano anelli bigiotteria, stoffa e fil di ferro. Molise Noblesse e Filitalia per scoprire la bellezza della creazione
- Italian Medical Relief Fund pro Italia fase 2 dagli Usa
- Affrontare la vita. Successo per Noi siamo tutto a Bojano con il Cineforum UMDI Place of Ideas
- Piccole Donne Live Performance 2019, il lavoro musicale di Iravox
- 10 Supermen dal cappello a cilindro del Presidente Napolitano per riformare l’Italia. Nessuna donna, nessun giovane tra i saggi