Esperti OMS a Wuhan: nelle tre ore e mezzo trascorse all’interno del laboratorio, oltre a visionare numeri e documenti, hanno avuto una “schietta e aperta discussione”. Il pipistrello è considerato dalla stessa Shi Zhengli uno degli ospiti naturali del coronavirus Sars-nCoV-2, ma rimane, per ora, il mistero su come possa avere fatto il salto di specie
Esperti OMS a Wuhan per indagare sull’origine della pandemia, che ha ormai colpito l’intero globo da quasi un anno. Il capo della squadra di esperti dell’OMS che indagano sull’origine della pandemia a Wuhan sembra al momento respingere, giudicandola poco credibile, la tesi della fuoriuscita dal laboratorio, a suo parere soltanto un un film o una serie tv. “Se iniziamo a seguire – ha detto Peter Ben Embarek in un’intervista all’Afp – e dare la caccia ai fantasmi qua e là, non andremo mai da nessuna parte”. Promettendo comunque di seguire la scienza e i fatti per trarre una conclusione definitiva sull’origine della pandemia.
Esperti OMS a Wuhan per indagare sulla pandemia
La squadra di dieci esperti ha visitato ieri l’Istituto di virologia di Wuhan, accusato, in particolare dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di aver rilasciato il virus da uno dei suoi laboratori, accidentalmente o meno. Finora è il sito più controverso visitato dalla delegazione e il passaggio all’Istituto è stato “importante per capire da dove vengono queste storie”, ha proseguito lo specialista in sicurezza alimentare, di stanza a Pechino per l’Oms all’inizio degli anni 2010.
Covid non nasce in laboratorio
La squadra dell’Oms procede nelle indagini, che risultano essere politicamente molto sensibili per la Cina. Pechino si appresta a respinge l’ipotesi di essere il Paese da cui si è sviluppato il virus, e ancora di più che possa essere sfuggito dal laboratorio di Wuhan. Citando dunque studi che ne riportano la presenza di casi di Covid-19 in altri Paesi contemporaneamente o prima del focolaio di fine 2019. Nessuna ipotesi sull’origine del coronavirus responsabile dell’attuale pandemia può essere scartata. “Tutto è sul tavolo e stiamo mantenendo una mentalità aperta – hanno affermato gli esperti – se la prova è qui, la troveremo”.
L’agenda delle indagini rimane poco chiara, e gli scienziati internazionali sono giunti quasi a metà della missione a Wuhan. Tra le tappe effettuate finora, ci sono anche l’ospedale che ha accolto i primi pazienti contagiati a fine 2019 e il mercato Huanan, che vendeva anche esemplari di fauna selvatica. E dove si è manifestato il primo focolaio noto di Covid-19.
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