Deadpool: supereroe al cinema vietato ai minori storico record d’incassi per il film

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ESCLUSIVA RECENSIONE UMDI. Ma quali Batman e Superman? Supereroe Marvel più apprezzato del 2016, Deadpool. Romantico, innamorato, vendicativo e soprattutto politicamente scorretto, il primo cinecomic dell’anno si è rivelato una vera e propria sorpresa nei botteghini italiani e di tutto il mondo, incassando 750 milioni di dollari. Sono andata a vedere il film e ve lo racconto…ma senza spoiler.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Batman e Superman si combattono sul grande schermo, Deadpool vince, sbancando al botteghino, diventando la pellicola vietata ai minori che ha incassato di più nella storia del cinema. Il film è riuscito a superare anche gli incassi di Matrix Reloaded, ormai vicinissimo ai 750 milioni di dollari in tutto il mondo. Al momento il cincecomic con protagonista il prestante Ryan REYNOLDS è arrivato a quota 745,9 milioni di dollari (349,4 negli  USA, e 396,5 nel resto del mondo) e destinato ad infrangere la barriera dei 750 milioni in pochissimo tempo. Sulla base di uno dei più spregiudicati e perlopiù anonimi anti-eroi della Marvel Comics, Deadpool rivela le origini dell’ex membro delle Forze Speciali, tramutatosi in mercenario, l’irriverente Wade WILSON, che, dopo un pericolosissimo esperimento che lo ha lasciato con poteri di guarigione accelerata, è costretto ad adottare la figura del “giustiziere” di Deadpool, a caccia del medico che ha rovinato la sua vita, con le sue capacità e un senso dell’umorismo molto particolare, che ha entusiasmato i fan dei cinefumetti e non solo.

Il mercenario logorroico, torna finalmente sul grande schermo con una versione del film a tratti sfrenata e romantica, ma divertentissima dall’intro ai titoli di coda (compresi), del tutto innovativa, in ogni caso. La trama è un giusto compromesso per gli appassionati di fumetti e cinefumetti degli X-Men con le loro fidanzate o eventuali conquiste: si potrebbe classificare come ideale per gli appuntamenti un po’ più particolari, dove il finale con “fuochi d’artificio” è praticamente assicurato. Protagonista è Wade WILSON il classico “bello e maledetto”, nonè un finto  bad boy, dai capelli lunghi e la barba incolta, con il cliché dell’Harley Davidson. Quando vuole però riesce a tirare fuori il lato più duro di sé, non sempre in senso positivo. Ha un passato nelle forze armate, come sanno già gli appassionati del supereroe dal lato fumettistico, in cui si è distinto per efficacia, ma soprattutto meno per protocollo, con un presente fatto di lavoretti sporchi, tra intimidazioni e qualche minaccia. Ovviamente, ci sa fare con le donne, non solo grazie al suo aspetto. A tratti ha, tra le altre, un personalità da vero nerd: un fan di Voltron come fa ad essere cattivo?

Purtroppo, però, la vita è una ruota che gira: tanto può regalarti gioia impareggiabili, così può riservarti il più inaspettato dei dolori. Infatti, proprio quando Wade trova Vanessa, la donna della sua vita, ed è disposto a chiederle di sposarlo, gli viene diagnosticato un male incurabile estesissimo e per lo più nello stadio terminale. L’unica speranza per il mercenario è un esperimento in grado di attivare il Gene X all’interno del suo organismo capace di rivelare poteri di rigenerazione. I risultati sono ottimi quanto  pessimi: il procedimento sperimentale va a buon fine, ma gli lascia un effetto molto collaterale e decisamente poco gradevole, a livello estetico, in particolare di epidermide; di conseguenza, la salute mentale dell’uomo, già abbastanza folle di suo, subisce un duro colpo. Da questa esperienza si genera Deadpool, l’anti-eroe del tutto atipico, innamorato, romantico, spudorato, a volte anche strambo, ma, anche e soprattutto, provvisto di forza e agilità incredibili, con il potere della rigenerazione che non guasta per niente la figura del supereroe in genere, tanto da fare concorrenza al più conosciuto Wolwerine. Gli obiettivi di Deadpool sono solo due: vendicarsi con chi l’ha reso un mostro e avere il coraggio di riconquistare Vanessa.

Malgrado le aspettative il film si è rivelato un vero e proprio successo senza precedenti per il genere. In fatti inizialmente la critica non era contenta di un altro film dell’interminabile saga degli X-Men: “Ancora film di supereroi? – la critica “colta” – Ma basta, avete rotto!”.

Da un lato è anche vero che la corsa al genere del cinefumetto stia stancando il pubblico sempre più esigente desideroso di novità e di essere impressionato. Inizialmente anche per il mercenario Wade WILSON si è pensato alla solita minestra riscaldata tra supercazzotti, i soliti cattivissimi boss da videogame, sexy-women spesso inutili o, a volte, anche troppo Wonder Woman, con la tendenza, gradualmente più usuale, di mettere sempre più carne al fuoco, con riferimenti e impensabili agganci per poter generare ulteriori seguiti e spin-off. Sotto un altro punto di vista, però, quando le pellicole riescono ad essere spassose al punto giusto, e anche interessanti per certi versi, nessuno trova difficoltà ad apprezzarle. Sicuramente Deadpool, non è un cinecomic usuale. Lo stesso protagonista Wade WILSON – Deadpool non è un personaggio molto tipico: tra le altre cose è anche uno dei pochissimi ad avere coscienza di sé come personaggio di fantasia, di “esistere”, quindi, in un mondo caotico tra riferimenti  fantastici di ogni tipo, riesce anche a comunicare direttamente con gli spettatori. Lui si definisce come supereroe solo a determinate condizioni, senza farsi problemi ad esprimere una certa violenza fisica, grafica e verbale.

Deadpool è riuscito a diventare un’icona e la sua forza sta tutta nelle sue attitudini e peculiarità. Compromesso e pregiudicato dal precedente e sicuramente indegno trattamento patito nel film X-Men– Le origini: Wolverineche lo ha svilito, senza concedergli molta rilevanza, il personaggio di Deadpool è riuscito a stregare i suoi fan. Micidiale il lavoro dei produttori che hanno reso l’anti-eroe anonimo della Marvel Comics, non solo, un film comico miscelato con il genere dell’action-movie, facendolo diventare un successo internazionale, da 750 milioni di dollari. Scene d’azione riuscitissime, sebbene non siano moltissime, e il montaggio risulta essere molto funzionale al ritmo del film, che non stanca mai lo spettatore, riuscendo a rimanere sempre sul picco massimo dell’attenzione, senza  lasciare spazio a sbadigli e alla noia. La giostra della trama e degli effetti speciali fa pensare un’ottima spesa del costo del biglietto.

Gli appassionati del mercenario e anti-eroe si ritengono soddisfattissimi: Deadpool sul grande schermo, dopo la comparsa in Wolwerine non ha potuto deluderli. Per alcuni può risultare stucchevole e forse anche esasperato l’elemento storia d’amore, ma in realtà ben si addiceva al personaggio e indispensabile alla buona riuscita del film che si è proiettato sulle note della bellissima Careless wishperdegli Wham, diventata il simbolo musicale del folle eroe in rosso.

Un grande successo firmato Tim MILLER, regista con  sicuramente tanta strada da fare, ma già con le carte in regola. Grande merito soprattutto a Ryan REYNOLDS, che è riuscito ad interpretare un perfetto Deadpool, riuscendone a risollevare la personalità anonima; eccezionali anche gli sceneggiatori Paul WERNICK e Rhett REESE, che si sono destreggiati in modo abbastanza soddisfacente in un contesto molto difficile.

Dopo il grande successo, sbarcato in Italia solo un mese fa, i fan di tutto il mondo sperano in un seguito per la grande rivelazione di Deadpool.