Dalla Francia arriva il Reddito Universale: Macron e il suo piano da 8 miliardi

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“Fai di più per chi ha meno” lo slogan introdotto da Macron. Un progetto produttivo, educativo e solidale quello del Reddito Universale che attraverso un meccanismo “semplice, equo e trasparente” riattiverà il mondo del lavoro

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Dalla Francia arriva la notizia dell’introduzione del “reddito universale”. Ad annunciarlo è il Presidente Macron che punta a garantire a tutti condizioni di vita minime; un piano anti povertà di circa 8 miliardi. Lo slogan scelto per la presentazione della “Strategia nazionale di prevenzione e lotta alla povertà” è “Fai di più per chi ha meno”. Obbiettivo del Presidente: “sradicare in una generazione la grande povertà”. Il piano è rivolto ai nove milioni di francesi, ovvero il 14% della popolazione che vivono in condizioni di povertà assoluta. Gli aiuti prevedranno una copertura sanitaria, asili, aiuti alle madri che tornano al lavoro, la colazione a scuola per i bimbi che  vivono nella aree povere del paese, l’aumento degli aiuti per le famiglie monoparentali, e l’innalzamento a 18 anni dell’obbligo scolastico. Alla base del piano c’è una strategia che si fonda su due principi cardine: prevenzione della precarietà e aiuto al reinserimento nel mondo del lavoro. Il tutto è stato reso possibile grazie all’aiuto del Ministero della Sanità e della Solidarietà sociale. Una mossa che potrebbe far risalire le sue quotazioni in un contesto di difficoltà politica su più fronti e calo di popolarità. «Non possiamo più tollerare che la dignità dei bambini non venga rispettata» ha annunciato Macron, insistendo sul fatto che «non è un piano caritatevole ma un progetto produttivo, educativo e solidale, tre principi che sono le radici della Repubblica». Con questo piano il governo intende «combattere i nuovi volti della povertà e fondare lo Stato provvidenza del XXI secolo». Principale strumento del Piano sarà il «reddito universale», che sarà introdotto con una legge nel 2020 e che consentirà a tutti di vivere decentemente». Sarà un reddito «universale perché ognuno potrà pretenderlo non appena i suoi redditi passeranno al di sotto di una certa soglia». Un meccanismo «semplice, equo e trasparente», che riattiverà il mondo del lavoro: un contratto con impegni e responsabilità reciproci, corredato da «diritti e doveri supplementari» ha precisato il presidente. Chi vorrà beneficiarne dovrà infatti iscriversi in un «percorso di inserimento in cui sarà impossibile rifiutare oltre due offerte ragionevoli di lavoro» ha concluso.