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Covid-19 best practice: 23000 giovani in Servizio Civile difendono la Patria. Italia ringrazia

Notizie Locali

Covid-19 best practice: 23000 giovani in Servizio Civile Universale che è tornato attivo dopo essere stato sospeso a causa dell’emergenza covid-19, a partire dal 16 Aprile. Gli operatori volontari sono tornati a svolgere le attività dei loro progetti e si stanno impegnando nella gestione dell’emergenza sanitaria con spesa a domicilio e sostegno psicologico per tutti i soggetti più fragili

Covid-19 best practice: 23000 giovani in Servizio Civile Universale, tornato attivo dal 16 Aprile, difendono la Patria Italia. A causa dell’emergenza Covid-19, il Servizio Civile era entrato parzialmente in stand by.  Alcuni operatori volontari, dove era possibile, hanno continuato a dare il loro contributo al Paese, in un momento così difficile. Oltre 3.200 giovani, per gestire l’emergenza sanitaria, si sono impegnati in attività di sostegno per le famiglie più bisognose, consegnando spesa e medicinali a domicilio, insieme a tanti altri piccoli interventi che si sino rivelati di grande aiuto. Sono state riportate, sui social del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, le loro storie con l’hashtag #noirestiamoconvoi. “Uno sforzo straordinario del sistema del Servizio Civile Universale – dichiara il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora – che ha visto operare in grande sinergia e sintonia tutte le sue componenti, quali il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, Regioni e Province Autonome, ANCI, rappresentanza degli enti e degli operatori volontari, e che consente a migliaia di giovani di servire il proprio Paese in una situazione eccezionale, che vede ancora di più il Paese aver bisogno di loro”.

Le attività degli operatori sul campo e da remoto

Covid-19 best practice: 13mila giovani hanno ripreso ad impegnarsi nelle attività del Servizio Civile continuano a seguire i progetti originali, mentre circa 10mila volontari sono intervenuti per supportare chi ne ha più bisogno in questo periodo di emergenza, partendo dal supporto ai comuni e ai centri operativi comunali di protezione civile, al sostegno al sistema scolastico, dalla realizzazione di progetti educativi o culturali. Attività sul campo, quali l’assistenza alle persone anziane e ai soggetti più fragili per le mansioni quotidiane che non riescono ad affrontare da sole in questo momento, portando la spesa, i farmaci o qualsiasi altro bene di prima necessità, a domicilio.

Covid-19 best practice: sostegno psicologico a chi sta in casa

Covid-19 best practice: e c’è persino il servizio di sostegno psicologico! Il servizio viene svolto tramite telefonate dedicate all’ascolto, svolto dai volontari da remoto, che sono circa 9mila, oppure gestiscono servizi informativi per la cittadinanza. Ogni attività viene svolta nel massimo della sicurezza e rispettando tutte le misure vigenti in tutto il territorio italiano. Anche i volontari che avevano scelto di prestare servizio all’estero, costretti a tornare in Italia, hanno deciso di proseguire le attività nella nostra Patria. Altri invece hanno dovuto sospendere il Servizio Civile, perché impossibilitati a causa del Covid-19 e che riprenderanno quando ci saranno le condizioni adeguate.

Covid-19 best practice: l’esperienza di Molise Noblesse

Covid-19 best practice: si chiama Molise Noblesse! Un progetto che è tutto un programma, che vede coinvolti giovani molisani in una serie di attività e iniziative culturali, di animazione, cineforum presso le istituzioni nazionali italiane e all’estero, e a far conoscere i mille volti della regione, i paesi, le chiese, i castelli, le dimore storiche, i luoghi caratteristici, le tradizioni. Gli intrepidi di Molise Noblesse si sono subito reinventati accogliendo l’invito dell’Agenzia Agorà ad avviare un’attività di sollievo alla comunità in questo periodo di grande difficoltà. Anche io sono una volontaria del Servizio Civile e faccio parte del progetto Molise Noblesse che dall’inizio dell’emergenza non si è mai fermato. Noi ragazzi abbiamo riorganizzato le nostre attività in maniera tale da poterle svolgere da remoto. Tutte le mattine ci svegliamo e cerchiamo di contribuire informando la popolazione di tutti gli aggiornamenti attraverso il giornale internazionale Un Mondo D’Italiani, inoltre stiamo organizzando, sfruttando la tecnologia, per la prima volta, un Cineforum Covid time in Conference call che sarà un evento aperto a tutti. I nostri colleghi del progetto Molise Noblesse, nell’ala della Protezione Civile, invece hanno svolto attività sul campo dando sostegno alle persone più fragili. Hanno provveduto a creare un servizio di spesa e farmaci a domicilio, hanno contribuito all’allestimento di tendoni pre-triage davanti gli ospedali molisani e inoltre hanno messo a disposizione un numero al quale poter chiamare per avere un sostegno psicologico. Il progetto Molise Noblesse continuerà a lavorare per tutti voi e combatteremo insieme questo nemico invisibile.

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Fabiana Carbone

20 anni, diplomata al Liceo delle Scienze Umane- economico sociale. Impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, progetto Molise Noblesse. Ho seguito un corso da giornalista presso la Scuola di Giornalismo UMDI. Amo gli animali. Ho un cane e un gatto. Sono molto paziente, sempre allegra e positiva. E mi cimento con curiosità nella scrittura!

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