Bojano-Bovianum all’attacco. Biagio Cafasso: se il buongiorno si vede dal buonsenso

Notizie Locali

Su una questione così giuridicamente e politicamente delicata sei stato anticipato da un cittadino-elettore? Se un cittadino-elettore alla mia prima uscita pubblica da sindaco si riferisse a me per mezzo di un’azione legale, tra l’altro dopo avermi offeso pubblicamente in una delle peggiori buffonate che Bojano ricordi, solo se sono un signore (ed io non lo sono) mi alzo e me ne vado.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Assise civica, eleggibilità, trasparenza, incompatibilità: sono questi i temi caldi che stanno arroventando l’agenda politica a Bojano, dove l’agone vero e proprio si è trasferito sui social, in particolare su Facebook, su un attivo gruppo  denominato Bojano-Bovianum. È qui che un post di Massimo Romano, candidato sindaco per Bojano Domani, che sarebbe più appropriato chiamare Bojano Ieri, visti i risultati elettorali, ha scatenato decine e decine di commenti. Riportiamo per intero quello di Biagio Cafasso, che ci sembra politicamente corretto e ci scusiamo con Romano e Cafasso per l’appropiazione “indebita” degli scritti reperiti su facebook.

Biagio CAFASSO:

“Massimo, non ti nascondo che il tuo post mi ha lasciato abbastanza perplesso per diversi motivi. Ma davvero in una questione così giuridicamente e politicamente delicata sei stato anticipato da un cittadino-elettore? Detto francamente, non sarebbe una gran bella figura sia da avvocato che da consigliere di opposizione. Sia chiaro, a meno che il cittadino-elettore funga semplicemente da prestanome (LEGGI QUI L’ARTICOLO DI CHIARIMENTO SULLA QUESTIONE e il precedene durante la campagna elettorale) ovviamente; a  quel punto le considerazioni di cui sopra verrebbero meno, lasciando il posto a riflessioni più generali sui temi di trasparenza e lealtà nei confronti dell’elettorato di cui parlavi in precedenza. In tutta sincerità, se un cittadino-elettore alla mia prima uscita pubblica da sindaco si riferisse a me per mezzo di un’azione legale, tra l’altro dopo avermi offeso pubblicamente in una delle peggiori buffonate che Bojano ricordi (LEGGI QUA LA BUFFONATA DEL COMIZIO ELETTORALE DAL BALCONE), solo se sono un signore (ed io non lo sono) mi alzo e me ne vado. Mi dispiace ma é troppo comodo  appellarsi ora al dovere istituzionale, perché il ‘dovere istituzionale’ a cui ti richiami non può essere una responsabilità unilaterale o a targhe alterne, e soprattutto non dovrebbe valere solo nei Consigli. Le domande che avete posto, insieme alla presunta ineleggibilità, circolavano già da tempo nella campagna elettorale “ombra”, anche se mai emerse in quella ufficiale. Questo mina alla base la credibilità della polemica sulla mancata risposta del sindaco, rendendola del tutto pretestuosa. Nel post inoltre fai riferimento a diverse supposizioni e dietrologie. E sinceramente é la parte che mi lascia maggiormente perplesso. Mi dispiace vederti iniziare questa legislatura su queste basi. Mi dispiace perché ti considero la miglior risorsa che Bojano ha a  disposizione in ambito politico, e vederti toccare certi argomenti mi toglie ulteriore fiducia.” “Perché – prosegue Cafasso – in questa campagna elettorale ho portato avanti una vera e propria battaglia personale per cercare di convincere a votare sulla base dei programmi e delle persone, piuttosto che sulla base di stucchevoli pregiudizi e supposizioni che purtroppo a Bojano la fanno da padrone (“Non voto Massimo perché se vince tornano i Romano e per aprire una finestra dovremo passare da loro” o “Non voto Marco perché se vince chiudono la Asl e dovremo andare tutti in clinica”).” “Sono troppo garantista – conclude il networker del gruppo Bojano-Bovianum – per queste  scorciatoie di giudizio, e mi piacerebbe vedere anche dai nostri rappresentanti in consiglio lo stesso approccio nei prossimi 5 anni. Ovvero meno chiacchiere basate su ipotesi, meno polemiche pretestuose – mi riferisco anche alla seconda parte del post che sembra tratta da una puntata di Lezioni Di Bon Ton su Rai 5 – (LEGGI L’ARTICOLO CONSIGLIO COMUNALE BON TON) ma un’opposizione costruttiva e garante dei cittadini, che sia rigida ma allo stesso tempo leale e soprattutto in buona fede. Perché se dopo il primo consiglio questi sono i toni e i risultati, si mette male male. Ma più che per i cittadini, per noi utenti facebook del gruppo Bojano-Bovianum.”

Per chiarezza e per rendere comprensivo il post di Cafasso ai lettori UMDI, riportiamo un sunto dell’intervento di Massimo Romano, alla base di così tante polemiche, sul ricorso contro il neo Sindaco Marco Di Biase

Massimo ROMANO:

“Con un comportamento indegno per il ruolo che ricopre e offensivo dell’istituzione che rappresenta”- asserisce  MassimoRomano, avvocato già consigliere regionale – “il sindaco di Bojano, ieri, in occasione del primo consiglio comunale, si è dileguato di fronte alle pesanti e argomentate contestazioni di un cittadino elettore che ha denunciato la sua presunta condizione di ineleggibilità. Marco Di Biase, in quanto amministratore della clinica privata Villa Ester, sarebbe ineleggibile. Non se l’è inventato il cittadino, ma lo ha stabilito il testo unico degli enti locali, agli articoli 60, comma 1, n. 9 e  comma 6. La legge è chiarissima, e i precedenti giurisprudenziali si sprecano: per i titolari di strutture sanitarie private accreditate non basta dimettersi formalmente, bensì occorre astenersi da qualsiasi atto e attività connessi alla funzione, perché l’esercizio di quelle prerogative può inquinare il voto, facendo leva sul bisogno più delicato e prezioso, ossia la salute.” Il post di Romano ha preteso che Di Biase spiegasse “se è vero o no che durante la campagna elettorale hai continuato a recarti in clinica ogni giorno e a svolgerne oggi giorno tranquillamente il ruolo di amministratore, utilizzandola come sede elettorale anche per vertici notturni e interagendo ogni giorno con dipendenti, medici, fornitori, pazienti e relative famiglie?”

Duro l’attacco sul collegamento tra Di Biase e il governatore del Molise: “L’allievo – il post di Romano – ha superato il maestro! Già, perché almeno Frattura in Consiglio regionale non si sottrasse al dovere istituzionale di spiegare la sua posizione di fronte a un analogo ricorso che ne censurava la possibile incompatibilità, mentre Di Biase è  andato via alla chetichella”.

E qui giù i rimproveri nei confronti di tutti i consiglieri in un’assise definita “consiglio di yesman”, “tifosi che ripetono come troll impazziti “ha vinto, lasciamolo governare”. Le altre accuse riguardano il giuramento in piedi o seduto, la fascia indossata o meno, il grazie a Mariacristina Spina che ha donato la Costituzione, il saluto ai cittadini. Massimo Romano fa il suo lavoro da opposizione, e quindi legittimo il pungolo diretto a colpire l’istituzione.
Biagio Cafasso ha risposto per tutti.

Lascia un commento