World Cleanup Day, 211 nazioni per ridurre i rifiuti

World Cleanup Day, 211 nazioni per ridurre i rifiuti 

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World Cleanup Day del 20 settembre, giornata globale dedicata alla pulizia del pianeta, e ufficialmente riconosciuta nel calendario delle Nazioni Unite, milioni di cittadini in oltre 211 Paesi si mobilitano contro la crisi dei rifiuti. La campagna “A Buon Rendere” svela i 10 marchi responsabili del 67% dei rifiuti di bevande. Anche in Italia, in concomitanza con l’annuale appuntamento di “Puliamo il Mondo” di Legambiente (19-21 settembre), migliaia di volontari si impegneranno a liberare strade, parchi e spiagge dai rifiuti. 

World Cleanup Day la campagna “A Buon Rendere” rinnova il suo appello   

In questa giornata la Campagna “A Buon Rendere” rinnova il suo appello: l’Italia deve dotarsi subito di un Sistema di Deposito Cauzionale per trasformare un problema in una risorsa, allineandosi ai Paesi europei più virtuosi. A sostenere l’iniziativa Alberto Bertone, Presidente e AD di Acqua Sant’Anna. 

“La Campagna “A Buon Rendere” pubblica periodicamente questi risultati di Brand Audit in modo da sollecitare il Governo e i produttori di bevande a prendersi carico del problema del mancato riciclo di 8 miliardi di contenitori ogni anno, e dei suoi impatti negativi per l’ambiente, l’economia del riciclo, i bilanci comunali, e anche per lo Stato, che ogni anno paga all’Unione Europea circa 100 milioni di euro come Plastic Tax per le sole bottiglie per bevande in plastica che non ricicliamo” afferma Silvia Ricci coordinatrice della campagna “A Buon Rendere“. “Aspettare il 2029, come si vorrebbe fare in Italia, comporta non solamente un peggioramento dell’inquinamento ambientale ma anche costi evitabili per tutti i portatori di interesse”. 

Mentre alcuni grandi player esitano, l’azienda italiana Acqua Sant’Anna sostiene da tempo la necessità di un sistema cauzionale, in perfetta sintonia con la posizione delle associazioni europee del settore UNESDA (bibite analcoliche) e NMWE (acque minerali).“Non c’è più tempo da perdere: il sistema di deposito cauzionale rappresenta una svolta indispensabile per ridurre drasticamente l’abbandono dei contenitori per bevande e garantire un riciclo di qualità” spiega Alberto Bertone, Presidente e Amministratore Delegato di Acqua Sant’Anna. “L’Italia non può permettersi di restare indietro rispetto agli altri Paesi europei. Per raggiungere gli obiettivi ambientali e rispondere alle aspettative dei consumatori serve un approccio sistemico che coinvolga governo, imprese e cittadini. È fondamentale che i produttori di bevande facciano squadra, come già avvenuto in altre nazioni: solo un impegno comune potrà accelerare l’introduzione del DRS e trasformare una sfida in un’opportunità di sostenibilità per tutti”.

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