Parlamentari del Molise: il mondo sta implodendo, datevi da fare!

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La Banca Centrale Europea esporrà la nostra economia alle fluttuazioni dei mercati azionari con speculazioni finanziarie che freneranno la già flebile ripresa economica, le guerre economiche intraprese dagli USA, la situazione in Medio-Oriente e Ucraina. Il Consigliere Michele Petraroia, ha scritto ai sei neo parlamentari del Molise, nell’attesa di insediarsi tra Palazzo Madama e Montecitorio, sottolineando i punti principali del programma.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) “Onorevoli Parlamentari del Molise”. Comincia così la nota dal Consigliere Michele Petraroia, destinata ai neo eletti: On. Rosa Alba Testamento, On. Antonio Federico, On. Giuseppina Occhionero, On. Anna Elsa Tartaglione, Sen. Luigi DI Marzio e il Sen. Fabrizio Ortis. “Mi preme sottoporre alla vostra attenzione – attacca Petraroia – qualche utile spunto con l’unico obiettivo di contribuire alla salvaguardia della dignità, dei diritti e delle prospettive dei molisani, in una fase che si preannuncia travagliata ed aperta ad ogni cambiamento. Recuperando un approccio istituzionale che antepone un’unità d’intenti sulle principali emergenze che assillano il nostro territorio, segnalo il pericolo di una lunga e tormentata transizione nazionale dovuta all’assenza di una maggioranza stabile nelle due Camere, col rischio di dover fronteggiare un periodo di instabilità di governo a fronte di urgenze amministrative, impellenze sociali e legittime aspettative popolari. L’imminente conclusione dell’acquisto dei titoli del debito pubblico italiano in scadenza a condizioni ottimali da parte della Banca Centrale Europea esporrà la nostra economia alle fluttuazioni dei mercati azionari con speculazioni finanziarie che freneranno la già flebile ripresa economica. In un contesto competitivo sempre più violento a livello globale, e con le guerre commerciali intraprese dagli Stati Uniti con dazi doganali che arrecheranno notevoli danni alle esportazioni italiane, l’instabilità istituzionale limiterà ulteriormente i margini di manovra del nuovo governo, qualunque esso sia e da chiunque sarà guidato. Non intendo elencare le molteplici insidie connesse con la Brexit, con i conflitti in Medio-Oriente e in Ucraina, con i flussi di immigrazione da Africa e Asia, e con la carenza di liquidità della finanza pubblica contemplati nella legge di bilancio dello stato per il 2018 e probabilmente riconfermati nel DEF da adottare nelle prossime settimane. E’ ovvio che il Mezzogiorno e le aree meno sviluppate come il Molise risentiranno maggiormente dell’assenza di un governo stabile e dei ritardi nei trasferimenti per garantire la funzionalità della Pubblica Amministrazione, gli investimenti produttivi ed il miglioramento delle infrastrutture. In un quadro simile nessuna forza politica, stante l’incertezza generale, potrà farsi carico della celere risoluzione delle molteplici emergenze che assillano la nostra regione, e a poco gioverà l’infuocato clima elettorale locale che dividerà ulteriormente il Molise in più fazioni contrapposte, con slogan evanescenti, buoni più per animare le opposte tifoserie che non a risolvere le questioni. Fino all’insediamento del nuovo governo regionale presumibilmente agli inizi di maggio, la regione fluttuerà tra le onde, nel mentre tutti saranno in attesa della fiducia parlamentare per il nuovo governo nazionale. Il vostro compito si preannuncia difficile sia per via della complessità delle questioni aperte e sia per il clima di veleni, contrasti e rancori, disseminati nel corso del tempo, che hanno portato a confondere gli avversari per nemici. In epoche remote, nonostante la maggioranza assoluta della DC, il PCI, il PSI ed i partiti laici, non lesinarono il proprio impegno appassionato per agevolare il raggiungimento dell’autonomia regionale, l’istituzione della Provincia di Isernia, la realizzazione di acquedotti, strade, scuole, ospedali, elettrodotti ed altre opere pubbliche essenziali per lo sviluppo del Molise. La competizione tra le forze politiche – conclude Petraroia – si giocava in positivo progettando e perseguendo il miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro e di tutela sociale dei molisani, senza togliere nulla alle diverse appartenenze culturali.

IL PROGRAMMA

Il Consigliere Michele Petraroia, nella sua nota scrive i punti principali del programma:

1) La necessità di far nominare il Procuratore della Repubblica di Larino e potenziare gli Organici della Magistratura e delle Forze di Polizia per fronteggiare l’infiltrazione mafiosa e l’acuirsi di furti, rapine e altri reati che si susseguono con ritmi incalzanti dall’area del cratere al Basso Molise fino a Vinchiaturo, Isernia e Venafro.

2) La regione Campania ha autorizzato un mega-impianto di rifiuti a Sassinoro (BN) a pochi metri dal nostro confine e continua ad autorizzare installazioni eoliche a ridosso del Parco del Matese.

3)Presso il Ministero dello Sviluppo è in itinere la stipula del Contratto di Programma col Gruppo Amadori per il rilancio della filiera avicola.

4) Il CIPE ha deliberato il finanziamento di interventi significativi per infrastrutture stradali e ferroviarie che andranno appaltate a breve da ANAS e FS che recentemente si sono fuse in una sola società.

5) Il Piano Operativo Sanitario2016-2018 approvato con legge nazionale dello scorso giugno prevede una miriade di adempimenti di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri esiziali per i cittadini molisani.

6) Il futuro delle Province ed il trasferimento del personale dei Centri per l’Impiego alle regioni con l’attuazione delle Intese siglate a gennaio in Conferenza Unificata tra stato e regioni.

7) La sottostima dei trasferimenti alle Università del Sud e ai piccoli Atenei che ne mina il futuro.

8) La messa in sicurezza di scuole, case, strutture sanitarie e del territorio esposto al dissesto idrogeologico con verifica degli impegni assunti a salvaguardia del Molise.

9) Lo smantellamento degli Uffici dello Stato dal territorio con soppressioni, accorpamenti e tagli di organico che mettono a repentaglio intere aree del Mezzogiorno.

10) La privatizzazione strisciante di beni pubblici universali come l’acqua.

11) Il futuro degli impianti produttivi meridionali e molisani del Gruppo FCA-FIAT.

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