Marcondiro sul Robot Primitivo, come afferma in un’intervista l’artista Marco Marchese Borrelli, è un progetto che intreccia passato e futuro, ispirato ai Giganti di Mont’e Prama e realizzato con tecnologie avanzate. La scultura fonde arte, IA ed edutainment, esplorando nuovi linguaggi espressivi tra NFT, Metaverso e il rilancio della lingua italiana in Canada
Marcondiro sul Robot Primitivo in questa intervista tratta del concept legato alla scultura in marmo di Carrara presentata a Verona in occasione della più grande fiera internazionale dedicata al marmo e alle pietre naturali.
“Il Concetto di Robot Primitivo – afferma Marcondiro – si potrebbe dire ucronistico, perché appartiene a quel tipo di concept dove il passato e il presente in qualche modo convivono e raccontano una nuova storia, una storia che poi a volte crea ossimori e incastri non previsti, ed è quello che accade, per esempio, proprio a lui che è Isaac. Robot Primitivo perché unisce, congiunge la storia del patrimonio artistico italiano, in particolar modo quello della Sardegna dei “Giganti di Mont’e Prama“, con quella di un robot che vive in una società tecnologica non distopica dove l’intelligenza artificiale è al servizio del genere umano lo migliora anche, aiutandolo a risolvere problematiche particolarmente difficili.
Marcondiro sul Robot Primitivo: una narrazione inversa sulla crescita dell’IA
“Quindi l’uomo come bambino e il robot come padre – continua lo scultore – in una narrazione contemporanea dove invece viviamo l’opposto, cioè l’intelligenza artificiale è un bambino che noi esseri umani della società del 2024 stiamo avviando verso la sua crescita. In base a quello che riceverà come input è insegnamento principale, in quel modo diventerà. Quindi se gli insegneremo la guerra probabilmente imparerà a far la guerra, se invece gli insegneremo altro, la bellezza ad esempio, probabilmente si farà anche statua ed opera d’arte”.
La scultura come suono plasmato: l’arte oltre il marmo
“Su quest’opera – chiosa Marco Marchese Borrelli – si riflette il mio concetto di arte senza “arte-fare” perché non sono uno scultore della pietra, in questo caso del marmo di Carrara, ma sono uno scultore del suono, del video e della grafica. Di questo personaggio vediamo per ora solo la testa, ma in realtà c’è un intero corpo che anch’esso richiama tratti distintivi dei “Giganti di Mont’e Prama” di Cabras. Ecco, non sono uno scultore ma posso anche io oggi imprimere la mia idea e scolpirla nel futuro attraverso l’aiuto delle macchine, dei robot. La scultura rappresenta per me un suono che viene plasmato, avendo una formazione da musicista, quello che è imponderabile, ineffabile e imperscrutabile è ciò che mi interessa. Quindi la musica non poteva diventare tangibile e farsi materia, se non grazie all’aiuto delle macchine”.
Cosa significa essere artista oggi?
“Oggi essere artista secondo me, – racconta il produttore artistico – significa essere anche un po’ imprenditore di sé stessi. La società di produzione cinematografica e StartUp innovativa PRIMIGEN srl, nasce con l’esigenza di realizzare dei prodotti di intrattenimento, con una visione crossmediale, come stiamo facendo con il Robot Primitivo. Ho realizzato questa scultura, partendo dal disegnare il bozzetto a mano, abbiamo realizzato in seguito il modello 3D, lavoro che ha richiesto anni ed ha visto collaborazioni con eccellenti professionisti del settore. Infine abbiamo realizzato dei prodotti di videoart, graphic art, originali, con questo personaggio, che hanno poi ricevuto riconoscimenti, premi e pubblicazioni su testate giornalistiche internazionali, negli anni”.
Intelligenza artificiale ispirata ai Giganti di Mont’e Prama
“Dal 2017 – afferma l’artista – ho iniziato a pensare di rappresentare visivamente una intelligenza artificiale Primigenia (da cui viene appunto, il nome Primigen) una volta ricevuto l’imprinting delle sculture in calcarenite dei “Giganti di Mont’e Prama“, scoperti a Cabras nel 1974. La scelta di realizzare una scultura per il cinquantesimo anniversario del ritrovamento di queste icone della Sardegna e del patrimonio artistico italiano, è un punto di partenza. Abbiamo scelto di farlo attraverso una società di produzione crossmediale, in partnership con la Silvestri Art&Design di Carrara, che ha sposato la ricerca artistica con uno slancio di veri visionari dell’innovazione. Non quindi è soltanto di arte o di MediArte che stiamo parlando, ma anche di un progetto crossmediale che abbraccia anche altre dinamiche che sono quelle per esempio del cinema piuttosto che dell’intrattenimento immersivo, dell’edutainment”.
IA ed edutainment rilanciano l’italiano in Canada
“Con la Dante Alighieri Society di Toronto, – spiega l’eclettico artista – di cui io sono vicepresidente e la Facoltà di Ingegneria Elettronica dell’Università di Tor Vergata, inoltre stiamo lavorando ad un progetto di edutainment che riguarda anche la ludolinguistica, che contribuirà alla missione (si può chiamare soltanto così), di riportare l’italiano in un territorio come quello canadese. In Canada esiste una grande comunità italiana, ma le nuove generazioni hanno purtroppo perso interesse nella lingua italiana. In questi casi, forse l’intelligenza artificiale potrebbe aiutarci a realizzare una serie di strumenti che possono servire all’insegnamento, ad esempio attraverso l’intrattenimento educativo (Edutainment)”.
Pioniere della media arte tra NFT e Metaverso
“Sono stato definito un pioniere della media arte, – conclude Borrelli – ho avuto, ad esempio la fortuna o il destino, di essere il primo in Italia a pubblicare un videoclip in NFT (non fungible token), una nuova forma di tutela del file digitale attraverso la blockchain. Ho fatto poi un paio di spettacoli e concerti su Metaverso (il primo nel 2021) e credo molto nel potenziale dei mondi virtuali per lo sviluppo ed evoluzione dei linguaggi espressivi. Posso dire di vivere il mondo futuro nel presente, con attenzione e curiosità”.
E ancora
- 8 Marzo: atlete in campo per il diritto alla maternità
- Virgin Australia Airlines ti fa volare con il cane. La compagnia ammette gli animali a bordo
- ALLERTA TERREMOTO: Faglia del Matese riattivata
- Roma. Nell’ex Lavatoio del Porto Fluviale nasce il nuovo ecosistema culturale
- Lockdown Spagna, bambini possono uscire dopo 44 giorni di confinamento covid