Ingegneri clinici: “Metaverso per accesso sanità in aree remote e carceri”

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(Adnkronos) – "Il progetto metaverso per la sanità territoriale della Asl n.3 di Nuoro nasce per supplire alla carenza di medici e raggiungere zone remote e isolate, come anche le carceri, per garantire un equo accesso alle cure a tutti i cittadini. Il progetto pilota Metacare è stato messo a punto nella casa di reclusione Onani-Mamone, che si trova a un’ora dal presidio sanitario più vicino e che, per ogni spostamento di una persona detenuta, richiede l’impiego di 5 agenti”. Così Eleonora Marchi, ingegnere clinico Asl 3 di Nuoro, descrive, intervenendo oggi a Napoli al Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), presieduta da Umberto Nocco, racconta il progetto pilota di realtà virtuale con cui “metaverso consente, in un unico ambiente immersivo tridimensionale e virtuale, un’interazione medico-paziente a distanza grazie alle copie virtuale di ciascuno, cioè gli avatar”.  Questa particolare metodologia, presentata all’interno di una sessione dedicata alla telemedicina tra i temi principali dell’edizione di quest’anno del Convegno presieduto da Lorenzo Leogrande, “restituisce quindi una certa umanità, anche se virtuale, alla prestazione sanitaria in contesti come quello carcerario – sottolinea Marchi – Il sistema permette infatti di ottimizzare le risorse e garantire il benessere del paziente. Certo, non tutte le visite possono essere erogate in metaverso – avverte l’esperta – ma il sistema è efficace per prestazioni come piani terapeutici, consulti follow up e valutazione di esami e funziona particolarmente bene con pazienti psichiatrici, specie se hanno problemi di ansia o disagio da carcerazione o con dipendenze. A 50 chilometri si distanza – precisa l’ingegnere – medico e paziente – indossando ciascuno un visore Vr per la realtà aumentata e impugnano dei joystick per l’interazione con oggetti posti nel metaverso – possano interagire. Nel 2024, quando è partito, con Metacare sono state erogate il 70% delle visite richieste. Il progetto, sul territorio, verrà implementato per i pazienti con il diabete – conclude l’ingegnere – Si tratta infatti di uno strumento tecnologico innovativo che, sfruttando l’interazione in un ambiente terapeutico, anche se virtuale, migliora la gestione del paziente e ottimizza l’impiego delle risorse”. —[email protected] (Web Info)

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

http://www.minacappussiartista.it/

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