Indice Rt scende, le misure che sono state adottate iniziano a dare i loro effetti e che si deve continuare a insistere su questa strada, il dato più drammatico è quello dei decessi ma anche quello delle persone contagiate è molto alto

Indice Rt Covid scende. Le regioni per adesso non cambiano colore

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Indice Rt Covid scende, le misure che sono state adottate iniziano a dare i loro effetti e che si deve continuare a insistere su questa strada, il dato più drammatico è quello dei decessi ma anche quello delle persone contagiate è molto alto

Indice Rt Covid scende ma il governo vuole usare la massima prudenza e riaprirà cautamente e progressivamente. Due settimane fa era 1,7 poi 1,4 ora è poco meno di 1,2 e sta ancora scendendo. Questo significa che le misure che sono state adottate iniziano a dare i loro effetti e che si deve continuare a insistere su questa strada. Il dato più drammatico è quello dei decessi ma anche quello delle persone contagiate è molto alto. Buoni i segnali dagli ospedali. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 34.577 e calano di 120 rispetto a lunedì, di questi 3.816 sono in terapia intensiva. Il numero degli accessi nelle terapia intensive di 6 a fronte di 120 di una settimana fa. La diminuzione del rapporto tra nuovi casi e tamponi al 12,3% e quello dei ricoveri in area medica è in discesa di 120 contro i +528 di una settimana fa. Indubitabilmente questi indicatori vanno nella direzione sperata

Indice Rt Covid scende, nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive

Ieri il ministro della Salute ha firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive relative alla Provincia autonoma di Bolzano (rossa) e alle Regioni Basilicata, Umbria e Liguria (arancioni), che in base alla precedente ordinanza sarebbero dovute restare nella fascia attuale solo fino a oggi. L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020. Venerdì 20 novembre Speranza aveva firmato un’ordinanza con cui si rinnovano sempre fino al 3 di dicembre le misure relative alle regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Val D’Aosta (rosse), Puglia, Sicilia (arancioni). Venerdì 27 scadevano infatti i 15 giorni di inclusione in zona rossa di Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta e Calabria, ma sebbene i dati siano per tutte in miglioramento e compatibili con una riclassificazione in zona arancione, la scelta era stata quella di mantenere tutti solidificati un’ altra settimana.

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Miriana Meffe

19 anni, diplomata al liceo delle Scienze Umane-Economico Sociale. Attualmente impegnata come volontaria nel servizio civile universale. Amo la natura e la libertà. Mi sono appassionata alla scrittura grazie all’esperienza nella redazione del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani.