Il Molise non esiste. Altro che: esiste, ed è nobile! A Bojano Molise Noblesse, brand al tormentone Facebook

Cultura Notizie Locali

Il tormentone Facebook sull’inesistenza della regione, usato per disvelare il mito Molise. Mina CAPPUSSI; Giulio DE JORIO FRISARI; Natalino PAONE; Pasquale LOMBARDI, proveranno a tracciare il filo Assessore del Comune di Fornelli. Porteranno i saluti: Clementina COLUMBRO, neo assessore alla Cultura del comune di Bojano molto attiva sul fronte culturale e aperta alle sollecitazioni, e Nico IOFFREDI, consigliere delegato alla Cultura della Regione Molise, particolarmente vicino a Bojano e alle numerose iniziative del capoluogo matesino. Seguiranno le testimonianze. L’evento fa parte del Molise Noblesse Festival, ideato da Mina CAPPUSSI, e organizzato con i comuni di Fornelli e di Gildone e numerosi partner.

Facebook e Twitter l’hanno rilanciata ad oltranza, così che la frase “Il Molise non esiste” è diventato un vero e proprio tormentone, al quale ci siamo addirittura abituati. Ma davvero il Molise non esiste? Altro che. Esiste ed è nobile. A rispondere così è il “Movimento per la Grande  Bellezza di una piccola Regione” del “Centro Studi Agorà” e del quotidiano internazionale “Un Mondo d’Italiani” che, con l’”Istituto Italiano Studi Filosofici”, hanno organizzato un evento speciale, “MOLISE NOBLESSE”, sottotitolo “Il Molise esiste, ed è nobile. Disveliamo il Mito della nobiltà del Molise e di una Emigrazione  riscattata da immagini stereotipate e obsolete. Un brand per la promozione del territorio”, che si terrà al Palazzo Colagrosso di Bojano, Aula Universitaria, Mercoledì 9 agosto 2017 a partire dalle 18.00, moderato dalla giovanissima giornalista Sabina Iadarola, con il patrocinio di Comune di Bojano, MolisE’, Regione Molise, Servizio Civile Turchese, Il Pentagramma e Aitef e inserito nel cartellone dell’Agosto Bojanese proposto da ViviBojano. La grafica è di Massimiliano Rossi, consulenza Eliana Cappussi.

I relatori

Interverranno: Mina CAPPUSSI direttore Umdi, giornalista e scrittrice; Giulio DE JORIO FRISARI, Istituto Italiano Studi Filosofici e visiting professor Università di Tessalonica; Natalino PAONE studioso, scrittore; Pasquale LOMBARDI, Assessore del Comune di Fornelli. Porteranno i saluti: Clementina COLUMBRO, neo assessore alla Cultura del comune di Bojano molto attiva sul fronte culturale e aperta alle sollecitazioni, e Nico IOFFREDI, consigliere delegato alla Cultura della Regione Molise, particolarmente vicino a Bojano e alle  numerose iniziative del capoluogo matesino. Sarà presene anche Antonio Scasserra, direttore del MuseC Museo del Costume di Isernia, con alcuni preziosi costumi di fine ‘800. Seguiranno le testimonianze e i saluti delle associazioni presenti sul territorio e dei volontari in Servizio Civile Turchese e Argento. L’evento fa parte del Molise Noblesse Festival, ideato da Mina CAPPUSSI, e organizzato con i comuni di Fornelli e di Gildone e numerosi partner.

Il progetto di Mina Cappussi

“Tutto parte – spiega la Cappussi – da una ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Il Molise può situarsi a pieno titolo nella rete internazionale della Cultura e dei Viaggi tra Storia, Memorie, Arte e Territori sul filo conduttore della nobiltà di una terra che ha un grande potenziale da sviluppare e lo fa con una serie di iniziative volte a costruire una memoria collettiva nel senso dell’appartenenza e nel riscattare l’idea di emigrazione dalla sua genericità controversa e anonima, quella, per intenderci, della tanto abusata valigia di cartone legata con lo spago, per avviare un percorso selettivo (con il carattere della continuità) di studi e ricerche destinate a far sì che l’emigrazione italiana nel mondo diventi suggestiva, indicando itinerari storici, letterari, filosofici, artistici alla scoperta del genio italiano e di ciò che, nello specifico, i molisani sono riusciti ad esportare oltre i confini regionali, contribuendo a costruire quell’immagine dell’Italia, patria universale della Cultura, della Bellezza, del Gusto e dell’Eleganza, che è alla base della fortuna economica del Made in Italy. Lo facciamo attraverso ricerche e iniziative volte a valorizzare i personaggi storici e i talenti molisani, e a far conoscere i mille volti della regione, i paesi, le chiese, i castelli, le dimore storiche, i luoghi caratteristici, le tradizioni (anche attraverso esperienze sensoriali, percorsi d’arte, concerti, piece teatrale). Intendiamo costruire una immagine  suggestiva del Molise “LA GRANDE BELLEZZA DI UNA PICCOLA REGIONE” che sia appetibile all’esterno; gettare le basi per una lettura consapevole, dall’interno, da parte degli stessi molisani, della “nobiltà” del Molise autentico; sviluppare un focus sugli intellettuali molisani emigrati nell’ottica della valorizzazione del territorio attraverso la nobiltà delle genti molisane. Insomma, sarà anche ambizioso, ma intendiamo dar vita ad una nuova identità del Molise, un brand, come si dice, da interiorizzare qui in regione e  far veicolare alla comunità molisana all’estero. Il progetto parte dal messaggio virale che da qualche anno ha portato l’attenzione sul “Molise che non esiste” utilizzando a proprio vantaggio l’imprevista notorietà data alla regione. Ovvero, il Molise esiste ed è Nobile. Per tradizioni, per storia, per accoglienza, per bellezze naturali, per dignità del  suo popolo, discendente dei fieri Sabini. La nobiltà del Molise e della sua emigrazione devono diventare un segno distintivo della Regione, attraverso personaggi illustri che hanno fatto la storia (e che saranno valorizzati nel territorio in cui sono nati o dove hanno operato) ed eccellenze di oggi che tengono alto il nome della regione. La strategia proposta è quella dell’attrattività di eventi in grado di coinvolgere attivamente il pubblico autoctono e i turisti (pranzo in abiti d’epoca con concerto di arpa su spartiti originali, ricostruzione drammatizzata di una riunione di intellettuali al castello, un defilee di abiti d’epoca). L’obiettivo è quello di affermare il Molise come polo attrattivo per un turismo di nicchia, un turismo slow, un turismo del benessere e della natura, sempre intimamente connessa allo sviluppo antropico. Personaggi come De Attellis, Tiberio, Giovannitti, Pallotta, tanto per fare qualche esempio, saranno presentati in modo accattivante, ma sempre secondo una rigorosa ricerca scientifica, in modo da attirare le nuove generazioni, per riconnetterle alla bellezza delle radici, creando una sorta di “calendario” che si arricchisca ogni anno di nuovi contributi”.

 

Chi era Comio Castronio?

“Ci portiamo dietro una grave lacuna culturale – continua il direttore del quotidiano Un Mondo d’Italiani – perché non stiamo insegnando ai giovani l’orgoglio dell’appartenenza, a cominciare dai Sanniti Pentri: chi conosce Comio Castronio, il leggendario comandante di cui parlano gli storici, che capeggiò il Ver Sacrum dei Sabini? Noi vogliamo riscattare la memoria delle terre molisane dall’oblio e dalle distorsioni. Solo conoscendo e diffondendo il valore dei molisani di ogni epoca ci riprenderemo la dignità che ci spetta attraverso quella “Nobiltà del Molise” che deve essere il filo conduttore di un programma per la promozione del Molise”.

 

Giulio de Jorio Frisari: potere e dimore storiche

“Itinerari del Potere tra Dimore, Memorie, Territori, ricostruzioni storiche – interviene il prof. Giulio DE JORIO FRISARI – il pranzo dei Pandone e dei D’Afflitto, due famiglie potentissime dell’umanesimo meridionale molisano, insieme alle genealogie illustri di famiglie quali Di Capua, Pandone, D’Afflitto, D’Alessandro, De Lellis, Petrecca, D’Alena, Frisari, De Jorio, Giacchi, Selvaggi, Di Gennaro, Di Costanzo, Fascitelli, Manes, Acquaviva”.

 

Cruciale in tal senso la partnership con l’Amministrazione Comunale di Fornelli, con il comune di Gildone e con il Castello di Macchia d’Isernia, la scelta delle dimore storiche di tutta la regione.

 

Natalino Paone

“La nobiltà del Molise – spiega il prof. Natalino Paone – è quella della società sannita, dove il concetto aveva un frame differente da quello che intendiamo ed era basata sul merito. D’altornde Salmon aveva vaticinato che se avessero vinto i Sanniti, al posto dei Romani, avremmo avuto una diversa storia perché i nostri antenati promuovevano una Lega di Stati tra pari”.

 

La Gande Bellezza di una piccola regione

L’intero progetto si sviluppa sul filo conduttore della “nobiltà” del Molise e dell’emigrazione, puntando tutto sul piano comunicativo, con l’intento di veicolare la realtà di una terra poco conosciuta, che potrebbe diventare interessante destinazione turistica. La Grande Bellezza, appunto, di una piccola regione!

 

Cosa c’è prossimamente in programma?

I prossimi eventi del Molise Noblesse Festival saranno le “Notti Turchese”, il 17 e 18 agosto a Monteverde di Bojano,  all’interno (niente poco di meno che) del Molise Friend Festival grazie alla preziosa collaborazione con Il Pentagramma che organizza il più grande evento molisano noto al di fuori dei confini regionali, e “Bovianum Caput Pentrorum – Migrazioni, uomini, idee” il 24 agosto a Palazzo Colagrosso con il saggio all’interno del libro “La Mia Lunga Strada Verde 2”di Rocco Varallo, a cura del prof. Paolo Saggese. Si parlerà della Via Minucia, Calles publicae, Ver Sacrum e Les Mariages Samnites, il caso dei Magistrati condannati di Bojano Sepino, il Decumano Massimo, la Quindicina, le testimonianze di bojanesi come Michele Campanella e Claudia Patricelli, citati nel volume da Mina Cappussi.

Lascia un commento