Guerra India Pakistan ha causato almeno 38 morti, tra cui 2 bambini, nel più violento confronto degli ultimi 20 anni con armi nucleari. L’esercito indiano ha distrutto 9 campi terroristici in Pakistan, mentre colpi di artiglieria hanno colpito civili su entrambi i lati della Linea di controllo. Sospensione del Trattato delle Acque dell’Indo e blocco dei visti aggravano la crisi diplomatica e idrica tra i due paesi
Guerra India Pakistan con almeno 38 persone morte negli attacchi reciproci degli eserciti indiano e pakistano, di cui 2 bambini di 3 anni. Di queste vittime, 26 civili hanno perso la vita in Pakistan e altre 8 persone sono morte in India. Si tratta del più grave scontro militare negli ultimi 20 anni tra i due Paesi dotati di armi nucleari. La notizia è stata resa nota dal portavoce dell’esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Chaudhry, e da fonti indiane.
Guerra India Pakistan distrutti 9 campi terroristici
L’esercito indiano ha annunciato di aver distrutto i 9 campi terroristici presi di mira nel corso dei raid aerei di ieri in Pakistan. In seguito, ha dichiarato che 3 civili sono stati uccisi dal fuoco d’artiglieria dell’esercito pakistano lungo la loro Linea di controllo, ossia il confine col Kashmir conteso. Un funzionario del governo indiano locale ha dichiarato che 8 indiani sono stati uccisi e altri 29 sono rimasti feriti nella città di Poonch in Kashmir.
Chiusura di tutte le scuole nel Punjab
Le autorità pakistane hanno ordinato la chiusura di tutti gli istituti scolastici nella provincia del Punjab e nella capitale federale Islamabad.
Sospensione del Trattato delle Acque dell’Indo
C’è un altro argomento che alimenta il conflitto tra i due paesi. Dopo l’attacco dello scorso 22 aprile, l’India ha sospeso un trattato sulla condivisione delle acque e revocato i visti per i cittadini pakistani, riducendo anche il personale diplomatico pakistano a New Delhi. In risposta, il Pakistan ha revocato i visti agli indiani, interrompendo i commerci e chiudendo lo spazio aereo agli aerei indiani.
Aggravamento della crisi idrica
La decisione di sospendere il Trattato delle Acque dell’Indo, che regola l’uso delle acque tra i due paesi, potrebbe aggravare la crisi idrica in Pakistan, già segnato da siccità e scarsità di piogge. Secondo fonti indiane, il governo avrebbe prima chiuso le dighe lasciando all’asciutto alcuni affluenti, per poi riaprirle causando gravi inondazioni nel Kashmir pakistano. Islamabad ha avvertito che qualsiasi tentativo di bloccare o deviare il flusso dei fiumi sarà considerato un atto di guerra.
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