Guardiaregia Memorie d’emigrazione per guardare ad un passato non troppo lontano e nemmeno troppo avulso dalla contemporaneità che chiama oggi l’emigrazione “fuga dei cervelli”. Inaugurata la mostra che celebra il legame tra la comunità locale e i suoi emigrati, attraverso atti, lettere, biglietti navali, fotografie, manifesti e documenti storici che raccontano l’esodo molisano dall’800 a oggi.
Guardiaregia Memorie d’emigrazione è il titolo scelto per la mostra fotografica e documentale, inaugurata sabato sera nel piccolo comune dell’area matesina sul tema dell’emigrazione, dal Sindaco, Fabio Iuliano. L’evento rientra tra le iniziative messe in campo nell’ambito delle attività legate al turismo delle radici. Una parte importante della storia recente di Guardiaregia è costituita da quel complesso fenomeno che è stato ed è ancora l’emigrazione. Fenomeno che ha coinvolto ogni famiglia del Molise a partire dalla fine dell’800 fino ad arrivare ai tempi odierni.
Guardiaregia Memorie d’emigrazione, un esodo di speranza e destini
È stato un esodo di dimensioni significative che ha visto intere famiglie lasciare la loro terra d’origine per cercare fortuna lavorativa, economica e realizzativa all’estero. Non tutti trovarono quella fortuna che cercavano ma in molti ebbero miglior destino raggiungendo importanti risultati in quegli Stati di adozione che hanno così tanto contribuito a sviluppare.
Radici e ricordi: un legame indissolubile
Tutti però, sia coloro che di quella agognata fortuna ne hanno avuta un po’ di più sia coloro che ne hanno avuta meno, hanno mantenuto un legame stretto e viscerale con la terra che ha dato loro i natali. Un legame che anche questa mostra vuole promuovere, sostenere e implementare, non solo con chi è partito per andare a vivere e lavorare fuori, ma anche con i loro figli e discendenti. Sono esposti atti, lettere, biglietti navali, fotografie, manifesti e documenti storici rintracciati nell’archivio del Comune di Guardiaregia risalenti ad oltre un secolo fa, oggetti particolari come un disco con la registrazione della celebrazione di un matrimonio di una coppia di giovani emigrati.
Guardiaregia, casa e radici di tutti
Questa esposizione rappresenta dunque l’occasione per ribadire la volontà di riaffermare il legame con ogni guardiolo, in qualunque parte del mondo, perché è nel paese d’origine che si trova la loro casa, qui che sono le loro radici, qui che si trova il loro porto sicuro al quale poter far ritorno in ogni momento della vita, sentendosi accolti e voluti bene.
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