Garlasco indagato papà Sempio, nel mirino i movimenti di denaro legati all’ex procuratore Mario Venditti. Gli investigatori: “Pagamenti occulti a persone diverse dai difensori”
Garlasco indagato papà Sempio nuovi sviluppi nell’inchiesta bresciana, per corruzione in atti giudiziari che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. Tra gli indagati è finito anche Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, il giovane amico di Chiara Poggi, il cui nome era emerso nelle prime fasi dell’indagine sul delitto di Garlasco.
Garlasco indagato papà Sempio: nuova ombra sul caso
Secondo un’informativa della Guardia di finanza di Brescia, depositata agli atti, i movimenti di denaro compiuti da Sempio otto anni fa nasconderebbero finalità diverse da quelle dichiarate. “Le modalità prospettate – scrivono i finanzieri – sembrano più compatibili con il tentativo di effettuare pagamenti occulti a soggetti non identificati, piuttosto che al pagamento dei legali di fiducia, come invece sostenuto da Giuseppe Sempio”.
Gli investigatori coordinati dal procuratore Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola, stanno ricostruendo un articolato giro di bonifici e prelievi in contanti. Le sorelle di Sempio avrebbero versato circa 43 mila euro, di cui 35 mila poi prelevati in contanti dal 72enne. Quei soldi, intercettazioni alla mano, sarebbero serviti a “pagare quei signori lì”, espressione usata dallo stesso Sempio in alcune conversazioni captate dagli inquirenti.
Il sospetto degli investigatori è che parte di quel denaro possa essere arrivata direttamente o indirettamente nelle mani dell’allora procuratore Mario Venditti, in cambio dell’archiviazione dell’indagine su Andrea Sempio, avvenuta nel marzo 2017. Un indizio chiave è rappresentato da un appunto sequestrato dai carabinieri di Milano lo scorso maggio nell’abitazione dei Sempio: su un foglietto, Giuseppe avrebbe annotato la frase “Venditti gip archivia X 20. 30. euro”. L’archiviazione di fatto fu richiesta il 15 marzo 2017 e accolta dal gip pochi giorni dopo, il 23 marzo. A confermare la paternità di quell’appunto è stata la moglie di Sempio, Daniela Ferrari, sentita come testimone il 26 settembre. La donna ha spiegato che a gestire i conti di famiglia era proprio il marito e ha riconosciuto come sua la grafia su quel foglio.
Giovedì scorso il nome di Giuseppe Sempio è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati, in attesa dell’analisi forense di telefoni, computer e pen drive sequestrate a Venditti e agli ex carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone.
Nel frattempo i difensori di Andrea Sempio , gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, hanno precisato che l’inchiesta bresciana “riguarda fatti avvenuti dieci anni dopo quello per cui è indagato il nostro assistito, non potrà incidere né interferire con il procedimento che lo riguarda”.
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