Crisi Comune Campobasso, l’assessore Fraracci: non sono il giocattolo di nessuno

Crisi Comune Campobasso, l’assessore Fraracci: non sono il giocattolo di nessuno

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Crisi Comune Campobasso dove non c’è più una maggioranza di governo, dopo le dimissioni in massa del “socio” di lista, Cantiere Civico. Si sono dimessi infatti sabato 17 maggio, il Vice sindaco Pietro Colucci, l’Assessore Angelo Marcheggiani, l’Assessore Adele Fraracci, il Capogruppo Confederazione Civica, nonchè Presidente Commissione Urbanistica e Commissione Centro Storico Stefano Lombardi, il Presidente Commissione Diversabilità, Vincenzo De Iasio, la Presidente Commissione Bilancio, Antonella Trivisonno, il Capogruppo Unica Terra Pino Ruta, il Capogruppo Costruire Democrazia, Sabino Iafigliola e il Consigliere Stefano Lombardi. Motivo del contendere, il mancato rispetto degli accordi elettorali che hanno consentito, in sede di ballottaggio, la vittoria sull’altro candidato alla carica di sindaco, De Benedittis, in particolare la gestione dei rifiuti e del verde cittadino.

La prima donna primo cittadino del capoluogo della regione Molise rischia, così, di perdere la battaglia, anche se, lo sappiamo bene, i colpi di scena, in politica, non mancano mai.

A chiarimento delle proprie dimissioni l’ormai ex assessore, Adele Fraracci, ha diramato una nota stampa.

Crisi Comune Campobasso, patto non onorato

Se c’è un accordo – scrive Adele Fraracci – si rispetta. Il Foedus, patto di fiducia, non è stato onorato per responsabilità manifeste. Credo che le parole dell’avvocato Colucci e del dr. Marcheggiani concorreranno a chiarire la questione in conferenza stampa. Io lo faccio attraverso questo comunicato stampa.

Antefatto

Premessa. L’accordo alle elezioni prosegue la Fraracci -è ciò che ha condotto alla vittoria Marialuisa Forte. E c’è chi ha remato contro dopo la vittoria:

1. all’interno del Pd-Movimento 5 stelle e del gruppo AVS, quest’ultimo qui in città è da lustri costola del Pd,

2. all’interno della sede del Cantiere civico troppo spesso polemiche sterili e dentro il consiglio c’è chi ha ammesso di non essere mai stato convinto circa la necessità dell’accordo. Insomma è così che alla fine il “gioco” si è rotto”.


Non sono il giocattolo di nessuno!

“Mi preme dire – rincara l’assessore – che io non sono il giocattolo di nessuno e nella vita professionale e civile, così come nell’agone politico, sono sempre stata donna autonoma, che si assume oneri, onori e fallimenti. E non consento a nessuno di strumentalizzare la mia persona. All’accordo avevo personalmente creduto tanto da spendermi con lealtà in questi 10 mesi, convinta che la città capoluogo dovesse essere un baluardo dentro il panorama sia regionale che nazionale a chiara conduzione di destra, evidentemente però per altri la logica è stata diversa.

“Conclusione. Dunque, con la schiettezza che mi appartiene – conclude Adele Fraracci –  sottolineo che:

1) mi sono dimessa da assessore, praticando sul campo il non attaccamento alla poltrona, convinta che la poltrona debba servire non a me, ma alla comunità e se non ci sono le condizioni per ben operare è cosa giusta fare il passo indietro;

2) La questione rifiuti era un punto dell’accordo, uno dei cardini del programma del cantiere civico, con l’impegno di metterci mano e di assicurare discontinuità. Invece il campo largo ha deciso di andare in senso opposto, dando continuità alla gestione, disattendendo alla fine gli accordi e le rassicurazioni; l’assenza di un riscontro da parte della sindaca quantomeno al vicesindaco in merito alla Sea è stata la cosa deflagrante sul piano politico e mortificante sul piano umano;

3) nell’augurare buon lavoro ai consiglieri, tutti, lascio il cantiere civico, a cui sono legata per orizzonti di valori, ma da cui oramai mi separano taluni comportamenti e i loro futuri percorsi politici”.


“Rivolgendomi ai miei elettori, – prosegue la nota della Fraracci – mi spiace che sia andata così, ma assicuro che in questi 10 mesi di assessorato ho lavorato con lealtà e impegno. La programmazione culturale non è stata ridotta a eventificio o passerella, ma a iniziative inserite dentro un progetto di crescita da realizzare secondo logica e prospettiva”.

Sonni tranquilli fino al Corpus Domini

“A Campobassocontinua la Fraracciavevo intenzione di dare il carburante per essere vissuta e riconosciuta come città capoluogo, nel segno di una sua caratterizzazione forte sotto più versanti. Tante iniziative sono partite e stanno per partire, i capitoli di spesa sono stati messi in sicurezza almeno fino al Corpus Domini, altri passeranno al vaglio del consiglio comunale a giugno per poter realizzare quanto programmato sino alla fine dell’anno o, a questo punto, far trovare a chi mi succederà fondi disponibili per la propria programmazione.

Mi corre l’obbligo di sottolineare che sul piano culturale la Sindaca ha condiviso ogni mia proposta e le varie attività, così come per il centro storico c’è stata sinergia sul sabato al borgo.

A proposito del centro storico , mi corre l’obbligo di esaltare il raccordo con l’assessore Colucci, con riferimento in particolare, a mo’ di semplice esempio, al progetto di recupero di un edificio comunale che attraverso un protocollo di intesa con la scuola edile, la Dante Alighieri, la Prefettura e altri attori del territorio condurrà un gruppo-classe di immigrati a apprendere la nostra lingua e un mestiere , convinta come sono che l’inclusione non sia una parola di cui riempirsi la bocca ma azione concreta.

Così come concrete sono state le azioni a favore della diversabilità percorse con l’assessore Marcheggiani. Mi fermo qui perché elencare tutto ciò che ho fatto risulterebbe noioso e finanche stucchevole. Un ringraziamento però voglio rivolgerlo agli operatori culturali e alle associazioni del nostro territorio, attraverso cui tante iniziative si realizzano”.

Picchiate e vi sarà aperto

“La porta dell’assessorato – conclude l’ex assessore – è stata aperta a tutti, senza preclusioni o barriere partitiche, nella idea che tutti possono apportare un contributo prezioso alla città per il bene comune. Mi auguro che si possa continuare a lavorare sui bandi per attrarre i fondi della cultura che mi sono premurata di avviare o di segnalare, proprio anche al fine di supportare associazioni e operatori. Insomma, tanto è.

La esperienza, nonostante l’epilogo, l’ho trovata bella e istruttiva, ho lavorato con una struttura amministrativa che mi ha sempre supportato con diligenza e pazienza, da cui molto ho appreso. In commissione cultura, a parte i primi momenti di certo sospetto reciproco, si è lavorato con spirito collaborativo e sereno.

Ora ritorno alla bellezza della scuola e dei miei studi”.

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E ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

http://www.minacappussiartista.it/

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