COVID-19. Quarantena per i laureati in medicina che non possono fare i medici. Rinviato l’esame di Stato

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Il Coronavirus tocca anche i medici. Allo stato attuale un laureato in medicina e chirurgia non può iscriversi dopo la laurea ad un Ordine dei Medici

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Rinvio a data da destinarsi della prova scritta di abilitazione alla professione medica, che avrebbe dovuta svolgersi il 28 febbraio. “Tra le molte conseguenze dovute all’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha portato a misure urgenti di contenimento e gestione – scrivono i membri del Direttivo Nazionale degli specializzandi in medicina ALS-Fattore2A in una nota – vi è il Allo stato attuale, diverse migliaia di laureati in medicina che hanno svolto il tirocinio pratico-valutativo saranno impossibilitati a svolgere la professione medica perché non potranno iscriversi ad un Ordine dei Medici. L’ultimo step per poter fare “il medico” è una prova scritta di domande che vengono estrapolate da un database noto e che ha una percentuale di idoneità nelle ultime sessioni abilitative di poco superiore al novantanove per cento. Tralasciando la necessità di avere nel nostro Paese una “laurea veramente abilitante” come avviene in molti Paesi Europei, ovvero la possibilità da parte del laureato in medicina e chirurgia di potersi iscrivere già il giorno dopo la laurea ad un Ordine dei Medici, l’Associazione ALS ritiene che I Ministeri competenti debbano attuare delle misure emergenziali per rendere l’ingresso di questi laureati in medicina nel Sistema Sanitario Nazionale. Abbiamo chiesto ai ministeri competenti di individuare, entro giorni 5 dalla data odierna, una Ordinanza Ministeriale che individui una nuova data di svolgimento della prova scritta e di predisporre, se i motivi del D.L del 23 febbraio 2020 n°6 “Misure Urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” perdurassero, una modalità straordinaria di svolgimento della prova scritta dell’Abilitazione alla professione medica. Tale modalità straordinaria da noi individuate sono lo svolgimento della prova scritta con procedura telematica mediante piattaforma certificata attraverso il sistema Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)”.

“Inoltre – prosegue – abbiamo chiesto formalmente di attuare verifiche legislative urgenti sull’eventualità di far conseguire l’abilitazione attraverso la sola idoneità ai tirocini pratico-valutativi, a patto che non ci siano problemi legali futuri di riconoscimento dell’abilitazione alla professione medica nel territorio Italiano e nei Paesi dell’Unione Europea e di conflitto con l’Art. 348 codice penale (Esercizio Abusivo esercizio di una professione). Infine, diverse centinaia di laureati in medicina risultati vincitori al recente concorso MMG rischiano di decadere poiché impossibilitati a iniziare il corso, previsto per marzo, poiché non saranno per tale data abilitati alla professione medica, requisito fondamentale come sancito dal bando di concorso. La situazione di “emergenza epidemiologica da COVID-19” come viene definita dal Governo, impone a nostro avviso uno sforzo da parte di quest’ultimo; avere migliaia di laureati medicina “in quarantena medica” per via di una prova scritta non ci sembra opportuno”.

CHI SONO GLI ALS FATTORE 2A

L’Associazione Liberi Specializzandi – Fattore 2a nasce nel 2017 grazie ad una community che dialogava e si scambiava informazioni su un gruppo Facebook. La prima parte del nome A.L.S. richiama in modo volutamente ambiguo l’acronimo di Advanced Life Support. Come se ci fosse bisogno, per la categoria dei giovani medici, di un certo risveglio. La seconda parte, Fattore 2a, invece richiama l’enzima cruciale della coagulazione, che trasforma il fibrinogeno in fibrina. Fuor di metafora, l’Associazione vuole coagulare le vitali energie presenti tra i giovani medici per fare in modo di renderle operative e foriere di risultati.

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