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Coronavirus confronto Italia Germania. Terapie intensive e misure

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Coronavirus confronto Italia Germania. In Germania, pacchetto di restrizioni a due livelli di gravità. In Italia non si esclude più un nuovo lockdown.

Coronavirus confronto Italia Germania. In Germania, pacchetto di restrizioni a due livelli di gravità. In Italia non si esclude più un nuovo lockdown. Con la seconda ondata di contagi Italia e Germania presentano scenari simili e tentano di rallentare l’avanzata della pandemia, sperando di non dover affrontare numeri vicini a quelli della Francia. Sono oltre 6.600 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore nei sedici Länder tedeschi. È il dato più alto dall’inizio della pandemia, i dati attuali però non sono comparabili con quelli di primavera, poiché in questa fase vengono effettuati molti più test rispetto ad allora e quindi vengono scoperti più contagi: dalla fine di agosto, il numero di tamponi e test sierologici oscilla infatti tra 1,1 e 1,2 milioni la settimana. Il tasso di mortalità rimane basso: i morti sono 33 nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da Covid-19 da febbraio a oggi a 9.710.  Nonostante l’aumento dei contagi, il sistema ospedaliero tedesco non è però ancora sotto stress. Attualmente secondo sono 620 i pazienti con Covid-19 ricoverati in terapia intensiva. Ma negli ospedali e nelle cliniche della Germania ci sono ancora 9 mila posti di terapia intensiva ancora non occupati. La Merkel non ha nascosto grande preoccupazione per lo sviluppo della pandemia e ha criticato apertamente le divisioni e la linea morbida di alcuni ministri-presidenti sulle misure da adottare, pressati da Merkel e dal ministro della Sanità Jens Spahn, i premier hanno concordato un pacchetto di misure a due livelli di gravità della pandemia.

Coronavirus confronto Italia Germania, in Italia sono 8.804. i nuovi casi di positivi 

In Italia sono 8.804. i nuovi casi di positivi registrati dal bollettino del 15 ottobre, giorno in cui l’Italia ha segnato il record di contagiati rispetto alla prima ondata del virus, i tampono eseguiti il 15 ottobre ne sono stati 162.932.  Oggi invece la situazione delle terapie intensive secondo il governo, è sotto controllo. Il premier Giuseppe Conte mercoledì da Capri ha tranquillizzato gli italiani spiegando che il sistema sanitario nazionale è stato molto rafforzato e promettendo che sarà aumentato il numero di medici sul territorio. Nonostante tutti gli sforzi però il governo è stato sorpreso dall’accelerazione quasi improvvisa del virus, che era attesa fra un paio di settimane. L’ipotesi di sospendere la scuola in presenza per gli ultimi due anni di liceo e tornare alla didattica a distanza è stata respinta in prima linea con forza dalla ministra Lucia Azzolina  Si parla di nuove chiusure, dello stop agli sport di base, a palestre, centri ricreativi e culturali e forse anche ai ristoranti. E si ragiona sulla necessità di un nuovo lockdown generale, di due settimane per far respirare gli ospedali. Ma sono tutte ipotesi che al momento non trovano riscontro. La mascherina è obbligatoria all’aperto su tutto il territorio nazionale, tranne che per le persone disabili e i bambini sotto i sei anni.

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Miriana Meffe

19 anni, diplomata al liceo delle Scienze Umane-Economico Sociale. Attualmente impegnata come volontaria nel servizio civile universale. Amo la natura e la libertà. Mi sono appassionata alla scrittura grazie all’esperienza nella redazione del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani.